Luis Tosar e Penelope Cruz (attori), Julio Médem (regista)
contro le trivelle alle Canarie
Matteo Renzi mostra di essere uguale a tutti gli altri - avanti con il vecchio, con una patina scintillante di nuovo sopra e senza lungimiranza, senza amore per questo paese. E' infatti di qualche giorno fa la sua infelice battuta (ma diceva sul serio!)
"È impossibile andare a parlare di energia e ambiente in Europa se nel frattempo non sfrutti l’energia e l’ambiente che hai in Sicilia e in Basilicata. Io mi vergogno di andare a parlare delle interconnessioni tra Francia e Spagna, dell’accordo Gazprom o diSouth Stream, quando potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia e dare lavoro a 40 mila persone e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini"
Vorrei dire tante cose, ma vengo quasi assalita dalla sensazione di parlare a gente' di mentalita' cosi piccola che mai potra' capire e guardare ai problemi in modo intelligente e completo - da un lato in grande e dall'altro calandosi nei particolari.
E allora inziamo dai particolari. Si e' mai chiesto il nostro amico Matteo Renzi perche' in Basilicata o in Sicilia ci sono "tre, quattro comitatini" opposti al petrolio? Beh, intanto e' irrispettoso parlare cosi di gente che l'ha anche votato, e che gli ha dato fiducia. E a prescindere dal numero e dalla qualita' dei membri di questi comitati, c'e' il fatto che per mettersi li a contrastare ENI, Shell, affaristi e lobbisti di ogni genere che hanno molto piu tempo e piu soldi di noi, ci vuole un sacco, ma proprio un sacco di energia, di dedizione, di sacrifici, di tempo sottratto alle proprie famiglie e ai propri interessi. Specie in Italia dove ciascuno pensa al suo orticello.
Uno non si mette a fare la guerra alle estrazioni di petrolio perche' non c'ha niente da fare. E questo vale per la Basilicata come per la Lombardia. Posso dirlo per esperienza pluriannuale che tutto questo e' stancante, porta a delle rinuncie anche importanti, e che ci vuole veramente pazienza ed coraggio e thick skin nel saper ricevere attacchi e insulti gratuiti ed andare avanti lo stesso. E se uno fa tutto questo e' perche' e' animato da un ideale grande, perche' ci crede davvero e perche' vuole lasciare alle generazioni future qualcosa di meglio di quello che e' stato dato a noi.
Per me la Basilicata sono quei due vecchietti che piangevano mentre mi raccontavano dei risparmi di una vita svaniti con i veleni del Centro Oli di Viggiano, e' l'allevatore di mucche che mi racconta dei suoi vitellini deformi o abortiti e che pochi giornalista d'inchiesta hanno avuto l'ardire di interpellare. La Basilicata per me e' la regione che nonostante tutte queste supposte royalties e questi 40,000 posti di lavoro, non riesce a frenare la piaga dell'emigrazione, della poverta', della disoccupazione. Per me la Basilicata sono quei venti anni di rifiuti petrolfieri gettati dalla Total fra i campi di ortaggi di Corleto Perticara senza che nessuno si ponesse problemi, e' il lago Pertusillo che da' da bere alla Puglia inquinato da idrocarburi, e' il petrolio nel miele delle api.
Io di queste cose qui mi vergognerei e prima ancora che con l'Europa, con i lucani, che non hanno fatto niente di male per meritarsi tutto questo, se non essere accondiscendenti 15, 20 anni fa ed accettare tutte le balle petrolifere che venivano loro propinate senza che nessuno fiatasse per ignoranza o per malafede.
E allora uno dice, ma come dobbiamo fare? Beh, visto che si parla di Europa, guardiamo ai tedeschi, guardiamo in grande. La Germania ha la sua Energiewende che continua a portare record su record in termini di energia rinnovabile, la Germania ha appena approvato una moratoria sul fracking fino al 2021, la Germania non fa tagli retroattivi sulle rinnovabili, attirandosi l'ira degli investori resa pubblica dalle pagine del Wall Street Journal, la Germania nel 2012-2013 aveva circa 370,000 impiegati nel settore delle rinnovabili, senza esporre nessuno a fumi tossici di raffinerie e pozzi di petrolio.
La Merkel ha detto che il suo governo "rejects the application of toxic substances" nelle estrazioni di petrolio e di gas. Mica lei si vergogna di questo? Si' e' vero in Germania hanno le potenti coalizioni di produttori di birra che assieme agli ambientalisti e ai verdi hanno messo pressione al proprio governo contro il fracking, ma questo e' un limite dell'Italia in cui le lotte per il bene comune sono lasciate ai volontari, mentre tutti gli altri portatori di interessi, spesso tacciono.
Ecco, io mi vergognerei con l'Europa di avere un paese con infinita' potenzialita' in termini energetici, di sole, di vento, di intelligenza umana, e di stare ancora qui ad insistere con quel poco e scadente petrolio di Basilicata avvelenandone le genti.
E visto che ci siamo: vogliamo continuare con le cose di cui vergognarci con l'Europa? Io mi vergognerei di quel flusso sfrenato di giovani che ogni anno parte dall'Italia con biglietto di sola andata per crearsi una vita migliore che in Italia, mi vergognerei di una nazione che si fa comandare da Genny La Carogna, mi vergognerei di una nazione dove la corruzione e' normale, o che dopo 150 anni di unita' nazionale non e' riuscita a sollevare le sorti del mezzogiorno, a differenza di quanto fatto con la Germania Est in 25 anni dalla riunificazione. Mi vergognerei di una nazione che non sa liberarsi di mafia e camorra, di una nazione che non e' stata capace di affrontare la globalizzazione in modo intelligente creando opportunita' e progresso per tutti, a differenza della Germania che ci lascia tutti a bocca aperta con tutti i suoi centri di ricerca, le sue industrie specializzate e i suoi progressi nella tecnologia che vanno di pari passo con la ricchezza diffusa.
Vuole fare Matteo Renzi qualcosa di cui essere fieri invece? Crei una supercommissione sull'Italia rinnovabile che non guardi in faccia a nessuno -- ENI, ENEL e investitori petroliferi -- e che studi invece come fare per sfruttare al meglio sole e vento dell'Italia. E poi vada in Europa e dica: noi qui invece di fare affidamento su South Stream e Gazprom, abbiamo deciso di fare una Energiewende italiana, con programmazione pluriannuale, con interventi studiati e precisi, con risparmio energetico e educazione del cittadino, e secondo la nostra strategia e le nostre previsioni abbiamo in programma di superare la Germania.
Cosi' si dovrebbe fare. Ma lo so, questo prevede coraggio e voglia di fare e programmazione e contrasti con i poteri forti, cose che Matteo Renzi non mi pare abbia nel suo DNA. E' molto piu' facile dare la colpa a quegli sventurati uomini e donne di Basilicata -- e di Abruzzo, Sardegna, Lombardia, Sicilia, Veneto ed Emilia Romagna -- che devono eroicamente combattere per difendere quotidianamente i propri mari, la propria aria, le proprie vite, i propri figli.
Inclusi quelli di Matteo Renzi.
1 comment:
Bhe bisogna dire al signor Matteo Renzo che ci sono realtà diverse come quella dell azienda di mio padre dove 12 kW di pannelli solari sono costati sudore e tanto denaro per non parlare di circa due anni di burocrazia italiana...mi vergogno di fare parte di questo paese e di essere rappresentato da gente che ha mentalità e voglia di cambiare pari a zero...la Sicilia veniva visto dagli antichi come la terra del sole ma cpon le vostre riforme sprofonderà sempre più nel buio...Mio caro Renzo potevi cambiare tutto e invece come al solito non l hai fatto...facile vero????troppo facile.
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