Update: 18 Maggio 2017
Ci sono arrivati con tre anni di anticipo
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Il potere della protesta e della gente e' incommensurato, specie quando ci sono soldi da perdere.
Nel 2014 la LEGO venne fortemente criticata per avere fatto dei set sulle trivelle in Artico.
Impararono la lezione, ripudiarono la partnership con la Shell e decisero di puntare alla grande sulle rinnovabili.
Ed eccoci qui, tre anni dopo: sono diventati al 100% rinnovabili in poco tempo, grazie all'eolico.
La LEGO e' di proprieta' della famiglia Kirk Kristiansen tramite il gruppo KIRKBI al 75%; il restante 25% e' della LEGO Foundation.
In questo caso, una joint venture fra DONG energy, gestore di elettricita' danese, e Kirkbi di circa 1.2 miliardi di dollari ha permesso di arrivare all'obiettivo del 100% rinnovabile con l'acquisto di due mega turbine a vento nel cosidetto Burbo Bank Extension a Liverpool, nel Regno Unito che dara' energia a circa 230mila case.
Funziona cosi: la LEGO nel corso degli scorsi ha investito nella costruzione di impianti rinnovabili in vari paesi, fino ad arrivare alla parita' e poi a superarla: cioe' tutto quello che usa in termini di energia nei suoi impianti a livello mondiale, e' di meno dell'energia rinnovabile che produce.
Nel 2016, circa 360 gigawatt ore di energia sono state usate dalla LEGO per produrre circa 75 miliardi di pezzettini.
Per celebrare, la LEGO ha creato la piu' grande turbina a vento in mattocini ed e' pure finita nel Guinness World Record: 146,000 pezzetti di LEGO con la sua mascotte, Batman.
Dicono che non si fermeranno qui.
Cari Trump, Descalzi, Pittella e tutti i politici e petrolieri fossilizzati del mondo: potete restare nel vostro mondo dei petrol-sogni, ma non si torna indietro.
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** Dopo aver mollato la Shell, la Lego diventa green con una partnership con il WWF **
Investimento da un miliardo di dollari.
Tutto questo dopo le proteste da mezzo mondo contro
i set Lego dell'Artico e la Shell.
Il CEO della Lego Joergen Vig Knudstorp ha detto che la protesta "ha causato confusione agli azionisti" e che loro non vogliono essere parte di controversie ambientali. Emerge anche in alcuni paesi se metti almeno 30 litri di benzina ti regalavano un set Lego.
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La nuova campagna di Greenpeace e’ indirizzata alla LEGO e alla partnership fra una delle aziende di giocattoli piu’ famose del mondo e la Shell Oil.
Greenpeace chiede alla LEGO di rescindere qualsiasi accordo con la Shell, specie in vista dei tentativi di trivellare l’Artico alla ricerca di petrolio: e’ dal 2008 che la Shell cerca di trivellare l’artico - comprando le concessioni prima e dopo con trivelle vere e proprie - portantdo ad una mobilitazione che va avanti da anni. La Shell non e' mai riuscita a portare a casa il petrolio a causa di enormi problemi tecnici, e di condizioni climatiche avverse.
Nel contempo, dal 2012 ad oggi sono stati venduti oltre 16 milioni di set Lego-Shell in 26 paesi. Secondo la Shell, la promozione del suo marchio fra bambini e gentiori le e’ valsa circa 116 milioni di dollari, e ha portato ad un aumento delle vendite del 7.5%. La LEGO ha ribadito che l’accordo con la Shell e’ stato rinnovato anche per il 2014.
Ed ecco come hanno risposto quelli di Greenpeace, con un video diretto alla LEGO e ai suoi legami con la Shell Oil e chiedendo a tutti di firmare contro le trivelle in Artico:
Tell LEGO to stop its partnership with Shell TODAY.
"I'm really disappointed to learn that you are helping Shell, a company that wants to drill in the Arctic, to clean up its image. When you help build Shell's brand and allow Shell into the playrooms of millions of kids, you take a stand for Arctic destruction.
The Arctic is a beautiful place with a unique wildlife of polar bears, narwhals, walruses, and many other species that are completely dependent on the Arctic sea ice. It's a fragile environment and an oil spill would be devastating.
Further, the ice is melting. With three quarters of the ice gone, it's time to hear the alarm clock ring and put an immediate halt to climate change. The oil companies with Shell in the foreground are not listening. Instead, they see opportunities to exploit this vulnerable and pristine place and drill for more of the oil that caused the problem in the first place.
I'm asking you, LEGO, to take a stand against Arctic destruction. Don't let yourself and your good name be used to legitimize what cannot be legitimized. I kindly ask you to cut ties with Shell. "
Shell is using LEGO to build a happy, carefree image, but behind the scenes it is mobilizing giant oil rigs to drill in the Arctic — putting the lives of polar bears, beluga whales, and more at risk of deadly oil spills. Just one misstep by Shell could doom this fragile habitat.
By allowing Shell to nestle itself into our children’s toyboxes, LEGO is legitimizing the destruction of the Arctic to children and families. We know LEGO can do better.
Activists and supporters around the world have already helped delay Shell’s plans in the Arctic. Now, Shell is desperately trying to rebuild its reputation by partnering with beloved brands like Lego.
With your voice speaking up for the Arctic, we can kick Shell out of our children’s playrooms — and move one step forward to kicking Shell out of the Arctic.
Don’t let Shell sneak its way into our children’s toyboxes.
Tell LEGO to stop its partnership with Shell TODAY.
Everyone loves to play with LEGOs, but no one wants to see you play with Shell.
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