Il messaggio di Paul
Interessante
articolo, io abito vicino a Belluno da 40 anni a 385 metri slm ed ho
visto in questi anni grandi cambiamenti, quando avevo 13-18 anni nel
1974-79 era abitudine andare a sciare o con la slitta sotto casa mia,
la domenica si andava la mattina
rientravo a mezzogiorno per mangiare con gli sci ai piedi e ritornavo
il pomeriggio sulla nostra pista.C'era un prato all'ombra poco piu in su che permetteva lo sci o la slitta fino a fine marzo perchà se anche non c'era neve c'era la brina .. ma mio padre mi diceva che quando era ragazzo lui la neve a Belluno cadeva moltio piu copiosa.
Poi dagli anni '80 il livello delle nevi sciabili si è progressivamente inalzato fino a mille metri ed oltre rendendo impossibile ai ragazzi d'oggi i nostri sani divertimenti fuori casa e nel contempo tutte le stazioni di sci minori che si trovavano sui 1000-1300 metri si sono sciolte come la neve al sole.
Altro segno di cambiamento climatico nelle mie zone è che le imprese di scavo si fermavano di lavorare nei mesi di dicembre fino a marzo a causa del terreno gelato che faceva rompere le pale delle ruspe.
Ora mi pare lavorino tranquillamente tutto l'anno almeno nella parte bassa della provincia ,i terreni non si ghiacciano quasi piu se non nei mesi piu freddi e per un stratto sempre piu sottile e non è raro vedere le talpe buttare fuori terra nei mesi invernali.
Altro caso è che l'orto mio che nel passato aveva molti mesi di innativià ne periodo invernale ora da verdura fino a novembre e a marzo si può già iniziare a mettere giu le prime verdure con una serra minimale a tunnel per le brine residue...
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C'e' un omonimo di Paul Walker di Fast and Furious alla ribalta delle cronache questi giorni.
Si tratta di un geologo calforniano 25-enne morto nel 1959 che aveva seppellito una bottiglia con un messaggio per i posteri. Non era un messaggio di amore, o gettato nel mare per vedere dove lo portavo le correnti.
La bottiglia era stata fissata sotto alcuni sassi a circa cinquanta metri da un ghiacciaio nell'Artico. Il messaggio all'interno chiedeva a chi lo trovava di misurare la distanza della bottiglia dal ghiacciaio ai tempi del ritrovamento e di fare un paragone.
Gia' da allora si sospettava infatti che la temperatura del pianeta andava innalzandosi e che i ghiacciai si scioglievano.
Passano quasi 55 anni e la bottiglia viene trovata l'estate scorsa da un biologo canadese, Warwick Vincent.
Il risultato? Il ghiacciaio e' ora a 120 metri dalla bottiglia.
Il ghiacciaio e' indietreggiato di settanta metri in 55 anni.
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E ovviamente non ci sono solo le nostre Alpi o l'Artico. E' un fenomeno globale. Qui invece il Pakistan e le previsoni che entro il 2035, il ghiacciaio piu' grande del Pakistan, il Siachen Glacier si sciogliera'.
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