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Friday, November 22, 2013

Le balle elettorali di Vincenzo D'Ottavio e Roberto Serafini

Dopo Fratino e Di Martino
ecco i nuovi pro-petrolieri d'Abruzzo

Vincenzo D'Ottavio (PD)
Roberto Serafini (PD)

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Partito Democratico


"Non consentiremo insediamenti di attività produttive
che possano compromettere un equilibrato sviluppo 
della nostra comunità, come il Centro
Oli e ogni altra attività di trasformazione dei prodotti petroliferi
Favoriremo, invece, insediamenti di attività produttive compatibili con le vocazioni agricole, commerciali e
turistiche del nostro territorio."


Erano tutte balle elettorali!


Il sindaco di Ortona si chiama Vincenzo d'Ottavio, e' del Partito Democratico.

Vincenzo d'Ottavio fu eletto nella primavera del 2012, dopo la ignobile fine del suo precedessore, Nicola Fratino che coi petrolieri ci andava a colazione, a pranzo e a cena. Fratino infatti era uber favorevole alla costruzione del Centro Oli della zona, visti anche i suoi personali affari che ne avrebbero tratto vantaggio.

Arrivate le elezioni, sarebbe stato chiarissimo che il petrolio avrebbe giocato un ruolo importante, e cosi' D'Ottavio e Serafini hanno scritto le frasi di cui sopra nel loro bel programma elettorale.

Io sono sempre stata un po scettica di gente che si sveglia alla mattina e che si improvvisa no-oli: questi due qui infatti io non li avevo mai sentiti nominare prima, segno che proprio attivisti, o persone preoccupate del petrolio non erano.

Solo che suonava bene in campagna elettorale, dire di essere contro le trivelle e a favore dell'agricoltura-vino-turismo-mare.

Ma sono i fatti che contano e non le chiacchere.

Ed infatti, una volta votati, d'Ottavio e Serafini si sono improvvisamente ammutoliti.

Sotto d'Ottavio e Serafini, il comune di Ortona, nonostante sia il cuore di diversi progetti petroliferi -- centro oli, stoccaggio di petcoke, Ombrina Mare -- non ha mai organizzato dibattiti o manifestazioni, e non ha mai portato avanti iniziative per diffondere informazione sulla questione petrolio in Abruzzo.

Mai.

Sotto d'Ottavio e Serafini, il comune di Ortona non ha mai contribuito a ricorsi al TAR, o alla stesura di osservazioni o a chiedere di intervenire presso i ministeri romani per dire la loro su Ombrina.

Mai.

In una parola, sul tema petrolio il sindaco d'Ottavio e il vicesindaco Sabatini sono stati dei Ponzio Pilati, dei pappemolli come ce ne sono tanti in Abruzzo.

E adesso, adesso cambiano registro!

Vanno infatti in TV tutti belli e sorridenti a dire di essere "possibilisti" verso Ombrina Mare e che si potrebbe anche fare perche'

"Il punto principale e' la crisi"

Excuse me?

La crisi?

Ma questi non hanno capito niente!

Che c'entra la crisi con Ombrina?

O pensano che Ombrina Mare risolvera' la crisi?

E come, di grazia?

Con 20 milioni di barili cha bastano all'Italia - se dovessero essere regalati all'Italia - per una settimana?

Con 10 posti di lavoro creati?

Con la distruzione dell'agricoltura cosi possiamo farci altri campi di petrolio e magari resuscitare il Centro Oli?

Dopotutto se e' crisi, e crisi non solo in mare, ma anche in terraferma no?

E allora, torniamo indietro e che D'Ottavio e Serafini aprissero anche sul Centro oli, no?

Che differenza c'e' fra il Centro Oli ed Ombrina? 

Come vorrei essere stata la giornalista a fargli le domande difficili a questi due qui.

E ancora, la crisi c'era anche l'anno scorso o un mese fa.

Perche' vengono fuori con questo possibilismo adesso?

Proprio adesso?

Perche' vanno in televisione adesso a dire queste cose? 
 
Le affermazioni di D'Ottavio e di Serafini hanno qualcosa a che vedere con il fatto che la Medoil ha aperto un ufficio in citta' proprio adesso?

C'e' lo zampino di Sergio Morandi in tutto questo?

Io non so cosa dire, se non che il tutto mi fa veramente schifo e che non capisco con quale faccia fresca riescano a cambiare registro dopo un anno dalle elezioni.

Sono anche poco intelligenti secondo me. Cosa sperano di ottenere dicendo cose cosi' odiate dall'opinione pubblica? Pensano davvero di fare accettare alla gente il mostro Ombrina?

Ma alla fine, sono politici e questo sottolinea ancora una volta che non c'e da fidarsi di nessuno che siede nei gran palazzi.

Nessuno.

Vincenzo D'Ottavio e Roberto Serafini: non andrete troppo lontano.






2 comments:

Ilaria said...

D'Ottavio e Serafini .....degli uomini che non esistono...uomini NULLA

Anonymous said...

quello che non mi spiego chi pensasse di rappresentare in piazza quel sabato 13 aprile il dottore, il MEDICO D'Ottavio???? Neanche se stesso, a quanto pare. chissà se il medico D'Ottavio ha mai fatto del volontariato. credo di no. Credo che i veri medici non si riconoscano dalla laurea, ma sono quelli che non si fanno pagare, che amano e diffondono la verità che fanno le cose per la salute e il bene della collettività, come i medici dell'ISDE. Vergognati D'Ottavio, tu, Serafini, Ilario Cocciola, Coletti, e tutti quelli pro petrolio ma che ben sanno quanto sia un anacronistico abominio!