pensate di cucinare sul camino
con la legna
o farvi la doccia con l'acqua fredda.
Rispetto ai benefici
e all'utilità che hanno per la nostra vita,
li riteniamo assolutamente
accettabili.
Dobbiamo scindere due ambiti: l'estrazione del petrolio,
contro la quale
la nostra posizione é netta
e lo abbiamo dimostrato con i nostri atti
in questi anni, e la
realizzazione di impianti per l'estrazione del gas,
verso la quale siamo favorevoli, ma solo
quando le condizioni ambientali sono ottimali e lo consentono.
Gianni Chiodi, 2013
Agli abruzzesi:
Non credete ad una sola parola di quello che dice Gianni Chiodi:
e' tutta PROPAGANDA e pure di basso livello.
Sono ormai sette anni che assieme a tante persone di buona volonta' cerco di informare gli abruzzesi sulle conseguenze delle estrazioni di petrolio e del gas, dei problemi collegati alla sismicita' indotta, alla reiniezione di materiale tossico nel sottosuolo, agli effetti nocivi di idrogeno solforato e degli altri inquinanti del petrolio, della bassa qualita' dei nostri idrocarburi, e in generale di quanto il petrolio d'Abruzzo sia poco conosono all'Abruzzo che conosciamo.
Ieri 23 Novembre 2013, il governatore Gianni Chiodi non si e' presentato ad un incontro con la cittadinanza nel teramano dove era stato invitato per parlare di petrolio, e per -- finalmente -- dire che ne pensa lui, teramano, governatore, del petrolio e del gas di Teramo.
Non si e' presentato all'incontro, e "rammaricato" della sua assenza, ha mandato una letterina di cui sotto, in cui dice -- in sostanza -- il petrolio no - giammai! - ma state tranquilli che invece il gas, gli "idrocarburi gassosi" si possono fare.
SONO TUTTE BALLE
non lasciatevi abbindolare.
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Io la conosco bene la "storia politica" di Gianni Chiodi sul tema petrolio.
La conosco bene perche' il petrolio d'Abruzzo e' stata la mia vita degli scorsi sei anni
e ho visto e ho vissuto tutto sulla mia pelle, dal primo giorno.
La conosco dai tempi in cui disse "Contrasteremo ogni forma di trivellazioni" ma poi dal governatore Gianni Chiodi non venne fuori una sola azione concreta fatta senza le pressioni popolari su Ombrina, su Mazzarosa, su Elsa, sulla Forest Oil a Bomba.
Ogni forma di trivellazione - ben inteso - include gas e petrolio!
Ogni forma di trivellazione - ben inteso - include gas e petrolio!
La conosco abbastanza per sapere che questo e' un uomo di cui non fidarsi.
La conosco abbastanza per sapere che tutto quello che e' stato fatto e' stato fatto per merito della gente normale e di nessun politico.
Nessuno.
Il merito e' di noi, che abbiamo sempre rotto le scatole e messo pressione a chicchessia
che qui neanche l'odore delle trivelle dobbiamo sentire, che sia gas o che sia petrolio
Capito Gianni Chiodi?
---E conosco abbastanza l'operato passato di Gianni Chiodi per sapere che la sua opinione cambia come cambia il vento, e che uno che AMA la sua terra non dice il petrolio no, il gas si.
Cosa significa il petrolio si e il gas no?
Gas o petrolio, sempre attivita' invasive sono, e le tecniche e i pericoli sono del tutto simili.
O che uno dice: il cancro lo voglio ai polmoni ma non al colon?
O che uno dice: voglio tenermi il braccio destro ma non il sinistro?
O che uno dice: la strictinina no, il cianuro si?
Suvvia.
Uno che dice il petrolio si e il gas no, non si rende conto delle assurdita' che dice e non sa niente di niente di petrolio, di gas, di geologia, di fisica, di statistica, di probabilita'.
Gianni Chiodi non lo sa forse, ma l'idrogeno solforato e' normalmente presente in maggiori quantita' nei giacimenti di gas naturale rispetto a quelli di petrolio.
Gianni Chiodi non lo sa forse, ma nel sottosuolo ci sono sempre misture di gas e petrolio assieme.
Gianni Chiodi non lo sa forse, ma i fluidi e i fanghi di trivellazione si usano in egual misura per il gas come per il petrolio.
Gianni Chiodi non lo sa forse, ma la monnezza che si produce e' uguale che sia petrolio o che sia gas.
Gianni Chiodi non lo sa forse, ma le attivita' di reiniezione sono pericolose uguale, che gli scarti vengano da petrolio che da gas.
Gianni Chiodi non lo sa forse, ma gli impianti di raffinazione sono ugualmente necessari per togliere l'idrogeno solforato dal petrolio e dal gas allo stesso modo.
Gianni Chiodi non lo sa forse, ma la sismicita' indotta la inducono le estrazioni di petrolio come di gas.
E poi continua con la propaganda piu' bassa che si possa fare: mettendo alla gente la paura di restare al freddo e al gelo senza il gas.
Ma crede che siamo scemi veramente?
Il gas e il petrolio d'Abruzzo non risolveranno niente di niente, dal punto di vista energetico, e le vostre bollette rimarranno tal quali. E questo perche' il gas e' poco, perche' chi lo estraerra' lo vendera' al miglior offerente a prezzo di mercato, e perche' ci vorranno almeno dieci anni per arrivare alla produzione se mai il tutto verra' realizzato. O che in Emilia Romagna il gas costa meno? O in Basilicata la benzina e' piu' a buon mercato? No!
E quindi, non credetegli.
Mi fa ridere quando dice: noi non ci possiamo fare niente di quello che fara' la regione Marche. E invece si, caro Chiodi. Se ci tieni, vai da quelli delle Marche e GLI SPIEGHI perche' e' male tutto questo. Diventi tu stesso un attivista, fai per questa causa quello che va oltre il tuo ruolo istituzionale perche' ci credi da CITTADINO e non da calcolatore politico.
Capisci? Ti impegni veramente e questo vale per le Marche tanto quanto per Ombrina e per i ministeri romani.
Io non voglio poltrone, non voglio la vanagloria, non voglio niente di niente. Anzi, voglio solo tornare alla mia vita normale. Per me non ci sarebbe niente di piu' facile che fare finta di niente e lasciargli fare tutta questa propaganda.
E' domenica sera. E come sempre sono stanca morta e l'ultima cosa che voglio fare e' stare qui a farmi venire il sangue amaro a leggere tutte questa stupidita' ed ignoranza.
Ma non riesco a star zitta. Non ci riesco proprio a fare finta di niente di fronte ad uno che vuole venire qui a fare il lavaggio del cervello alle persone e nella mia regione.
E' piu' forte di me.
E spero solo che chi legga voglia credermi.
Gianni Chiodi dice: Dacchè io sono governatore non è stata impiantata alcuna trivella, ne sono state concesse intese per la ricerca o la coltivazione di idrocarburi liquidi.
E' tutto vero, ma questo e' un testamento a quanto forte siano state le proteste, le azioni collettive, il nostro potere di cittadini.
Le trivelle non sono state impiantate perche' era lui il governatore.
Le trivelle non sono state impiantate perche' NOI CITTADINI non glielo abbiamo permesso, e questo sarebbe successo a prescindere dal governatore Gianni Chiodi o Mimmo Martelli o Peppe Cacciavite.
NOI CITTADINI siamo stati.
E quindi, come popolo occorre non avere paura, occorre continuare a dire NO, sempre, ogni giorno, non lasciarci abbindolare e non accettare nessun compromesso, perche' il compromesso inizia sempre con la parola si.
E quindi, continuiamo cosi, rompiamo le scatole, mettiamogli la paura addosso di perdere le elezioni, mettiamogli pressioni. Dobbiamo solo volerlo, ed alla fine anche Colle Dei Nidi morira'.
Eccola qui la letterina di Gianni Chiodi
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Buonasera a tutti i partecipanti,
vi ringrazio per l'invito ricevuto, e mi rammarico per non poter essere con voi a questo interessante confronto che auspico, alla sua conclusione, possa servire a chiarire, una volta per tutte, la mia posizione e quella del Governo regionale, riguardo il delicatissimo tema della salvaguardia e difesa del nostro territorio dalla attività di ricerca e coltura degli idrocarburi liquidi.
Chi mi conosce, chi conosce la mia storia politica, sa quanto sia sensibile a queste problematiche. Io sono abruzzese e da abruzzese vero non vorrei mai veder violata l'integrità della mia terra con le sue enormi potenzialità naturali. Sin dal giorno del mio insediamento alla guida di questo Esecutivo regionale, e ancor prima in campagna elettorale, mi sono convintamente impegnato a “salvare” l'Abruzzo dalla minaccia delle trivelle e del Centro oli; minaccia che pure il centrosinistra locale, regionale e nazionale, aveva scientemente autorizzato attraverso 24, sottolineo 24, atti amministrativi autorizzativi.
E' stato il mio governo che, con determinazione, è riuscito a scongiurare l'insediamento del Centro oli. Di più. Per impedire in maniera definitiva qualsiasi tipo di attività estrattiva sulla terraferma, siamo stati la prima Regione, ad aver approvato una legge (LR 48/2010) che di fatto vincola tutte le aree a rischio sismico, parchi, riserve naturalistiche, suoli adibiti a coltura di prodotti di qualità (olio e vino ad esempio). Come dire, abbiamo dichiarato “intoccabile”, su questo fronte, la quasi totalità del territorio abruzzese, che rientra in questa casistica. Ma non basta ancora. Nonostante le Regioni non abbiano competenza sulle attività che si esercitano in mare, abbiamo proposto e sostenuto, con il governo di centrodestra, il decreto legislativo 128/2010 dall'allora ministro Prestigiacomo che indicava il rispetto di 12 miglia per estrazione in mare, in presenza di oasi naturalistiche. Ciò allora ci permise di bloccare il progetto “Ombrina mare 2”, poi sappiamo, purtroppo, come è andato a finire col “decreto del Fare”.
Farò tutto il possibile per difendere la nostra costa, statene certi. Mi sono da tempo attivato per portare la problematica all'attenzione della Conferenza dei Presidenti di Regione, in modo da esercitare una forza congiunta nei confronti del Governo nazionale per la tutela e la salvaguardia del Mare Adriatico. Voglio in questa importante occasione, ribadire, e suggerire, quanto siano sterile se non controproducenti, polemiche e strumentalizzazioni sull'argomento "petrolizzazione" che generano solo tanta confusione nell'opinione pubblica. E' bene che la comunità abruzzese sia informata con trasparenza, onestà intellettuale, chiarezza, e cognizione di causa.
Dobbiamo scindere due ambiti: l'estrazione del petrolio, contro la quale la nostra posizione é netta e lo abbiamo dimostrato con i nostri atti in questi anni, e la realizzazione di impianti per l'estrazione del gas, verso la quale siamo favorevoli, ma solo quando le condizioni ambientali sono ottimali e lo consentono. Solo pochi giorni fa abbiamo bocciato in commissione VIA regionale l'impianto di Bomba perché non è un semplice impianto di estrazione gas ma anche di stoccaggio e lavorazione. I piccoli pozzi di estrazione del gas esistenti ad oggi non creano nessun impatto e nessun danno al territorio e alle popolazioni che vivono nei pressi, in questi quattro anni non ho ricevuto una sola istanza in merito. Vi invito ad andare a vederli per rendervi conto di persona di cosa si parla. Gli impianti a cui siamo favorevoli non producono inquinamento bensì rappresentano la fonte di una risorsa indispensabile per tutti noi. Provate a pensare di affrontare l'inverno senza riscaldamento, pensate di cucinare sul camino con la legna o farvi la doccia con l'acqua fredda. Rispetto ai benefici e all'utilità che hanno per la nostra vita, li riteniamo assolutamente accettabili.
Allora cerchiamo di riflettere e non induciamo i cittadini in confusione, differenziamo quelle che sono le attività relative alla ricerca e coltivazione del petrolio rispetto al gas. Per l'intesa che abbiamo concesso e che ci viene criticata per le attività di ricerca in località "Colle dei Nidi", tengo a precisare che per quanto riguarda l'area del territorio ricadente in Abruzzo, la Regione ha confermato l'intesa a due condizioni: solo ricerca di GAS come specificato nella richiesta della ditta e senza interventi sul territorio (sostanzialmente si tratta di acquisto di indagini già svolte da altre ditte che vanno rinnovati con un nuovo permesso di ricerca). In regione Marche, ma questo non dipende da noi, la concessione invece riguarda anche idrocarburi liquidi, così come era la precedente intesa rilasciata dal governo di centrosinistra della nostra Regione nel 2008. Cari abruzzesi, state certi, continuerò a lavorare, senza mai perdere d'occhio la nostra mission nel dare sostegno e valorizzazione ai comparti agroalimentare e turistico che rappresentano due punti cardine della nostra economia e verso i quali convogliamo quotidianamente attenzione e risorse. I risultati ci danno ragione, se è vero che l'export dei nostri prodotti tipici è in costante crescita. Siamo convinti che il sistema industriale vada incentivato ma che esso stesso debba accettare di convivere con il primato delle eccellenze della natura. Le nostre scelte, del resto, sono sempre state lineari e coerenti. Dacchè io sono governatore non è stata impiantata alcuna trivella, ne sono state concesse intese per la ricerca o la coltivazione di idrocarburi liquidi. Per contro sono state varate importanti misure proprio a tutela del nostro patrimonio ambientale.
E questo dato di fatto la dice tutta.
Molto più di mille parole. Chi dice il contrario provi a dimostrarlo con argomenti della medesima validità. Noi la nostra bella regione l'abbiamo difesa, la difendiamo e la difenderemo, potete starne certi.
Gianni Chiodi
3 comments:
La coerenza non è una virtù dei politici italiani. Che non hanno neanche un'idea politica sensata dello sviluppo del territorio! :-(
vivo all'estero. leggere la lettera del politico di turno mi fa rabbrividire, ma leggere il tuo blog mi fa sperare.
VERAMENTE QUEST'UOMO NON NHA SENSO.
Ma ci si è incollato alla poltrona? sono 5 anni che lo sopportiamo!
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