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Monday, June 18, 2012

La Forest Oil chiede 142 mila euro al WWF. A New York invece le presentano una Class Action per menzogne.



Class Action a New York contro la Forest Oil e la sua sussidiaria Lone Pine per avere dato informazioni false ai suoi investitori su incendi ed oleodotti rotti.


Un altra magnifica quanto folle idea della Forest Oil Corporation di Denver che ha preso di mira Bomba, un paesino d'Abruzzo di 900 anime che vorrebbe trivellare e il cui gas saturo di idrogeno solforato vorrebbe raffinare in loco.

Siccome non ci riescono, ecco allora l'ultima idea per spaventarci : mandare ricorsi al WWF per 142 milioni di euro - cosi' a casaccio!

E evidente che non sanno cosa altro fare e sono disperati.

Questo "ricorso-delirio" arriva dopo che 19 sindaci, la provicia di Chieti, la Commissione Ambientale VIA d'Abruzzo, la Confcomercio, i Vescovi della Chiesa Cattolica d'Abruzzo, docenti universitari, associazioni ambientali, culturali, sportive e dunque tutta la collettivita' si sono compattamente espressi contro il progetto di morte di Giorgio Mazzenga e del suo capo di Denver, Craig Clark.

Adesso c'e' anche la Commissione Europea per il rispetto di Aarhus che sta indagando sul tema, considerate le molte ombre sulla questione.

Cari Craig Clark, Caro Giorgio Mazzenga - no vuol dire no, non avete ancora capito?

Non siete benvenuti, prendete ed andatevene, basta con questi assurdi tentativi di rigirare la frittata.

Come detto mille volte, la diga vostra e' a rischio Vajont  - l'avete detto voi e non io - la vostra raffineria manderebbe fumi tossici direttamente nelle case delle persone, il territorio e' sismico, instabile, densamente abitato, e tutte le riserve di Bomba, se tutto va bene, daranno gas all'Italia per una settimana, secondo i vostri calcoli.

E' tutta speculazione - soldi, soldi, soldi - e niente per gli abruzzesi, o per gli italiani se e' per questo - se non il miraggio-ricatto dei posto di lavoro, molti dei quali immaginari.

E infatti, questo tasto del lavoro la Forest Oil Corporation l'aveva gia' sperimentato qualche giorno fa quando, da Milano, o da Denver che potrebbero essere la luna per quanto distaccati siano Clark e Mazzenga dalla realta' abruzzese, i nostri eroi hanno fatto la conta dei si e dei no.

Hanno detto che in modo del tutto "sorprendente" gli sono arrivati


1009 curricula, dei quali 855 provenienti da residenti nella regione Abruzzo

di cui

237 inviati da persone residenti nei 19 Comuni i cui rappresentanti istituzionali hanno espresso la propria contrarietà politica al progetto

e questo per fare il  

capo centrale, al vice-capo centrale fino agli addetti alla segreteria e alla gestione della contabilità

Hanno parlato di 

54 aziende e di "un conto totale di 4038" addetti.

Hanno contato fino all'ultimo uomo! Ricordo che per il centro oli di Ortona si parlavano cdi 30 unita' lavorative.

Ovviamente questa "notizia" della conta della Forest Oil cosi' come e' arrivata, cosi' se n'e' andata.

La provincia di Chieti ha oltre 100,000 abitati, e la regione Abruzzo un milione. Per cui questi numeri sparati a casaccio secondo me da Mazzenga e Clark fanno solo ridere i polli.

La gente ha di meglio da fare che leggere questi piagnistei di chi non ci vuole stare al gioco della democrazia. Avete perso, avete perso. Amen. 

Ma siccome non sono contenti, i signori della Forest Oil hanno deciso di tornare all'attacco mandando il ricorso al WWF.

E perche' mai al WWF? 

Perche' il WWF ha mandato comunicati stampa? Perche' il WWF ha scritto osservazioni? Per mettergli paura? Perche' sarebbe stato ridicolo prendersela con le associazioni locali, o con me, o con il vescovo? Perche' sarebbe stato ridicolo prendersela con il presidente della provincia di Chieti o con Ronald Brown, impiegato della Forest Oil, che e' quello che ha parlato per primo del rischio Vajont? 

Perche', cari Mazzenga e caro Clark, non parlate invece della gente del fatto che, ad esempio, a fine Maggio 2012 e' arrivata una bella class action nello stato di New York contro la Forest Oil Corporation e la sua sussidiaria Lone Pine, con sede in Calgary, Alberta, per "untrue statements" e cioe' "affermazioni non veritiere" fatte agli investitori in borsa su incendi e rotture di oleodotti in Alberta nell'Aprile del 2011? 

La risposta e' semplice: perche' e' piu' facile prendersela con il WWF - una associazione senza scopo di lucro che intende difendere il pianeta e suoi abitanti - piuttosto che con la Corte Suprema di New York.

Ci vorrebbe una maschera e non anti gas, ma per la vergogna.

Grazie a Paul Giangiordano e a Randi Cecchine per la segnalazione New Yorkese e a Augusto De Sanctis per la condivisione abruzzese del fattaccio

Franco Caramanico ha qualcosa da dire? 

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