.

.

Thursday, June 21, 2012

La Conferenza Episcopale d'Abruzzo: non trivellate Bomba!

Il giorno 23 Giugno 2012 - conferenza sul petrolio e sul territorio a Carpignano Sesia (Novara). 
Ne stiamo programmando altre per il Nord Italia a Settembre/Ottobre. Chi fosse interessato, mi contatti.


--------------


Esce in questi giorni un nuovo comunicato da parte della Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana, scritto da don Carmine Miccoli, rappresentante della Pastorale Sociale della Chiesa d'Abruzzo.

Inanto grazie mille e con affetto alla CEAM, ai suoi vescovi e a don Miccoli per la sensibilita e la vicinanza a noi, persone normali. E' questo il cristianesimo di cui abbiamo oggi bisogno nel mondo.
Questo e' un comunicato eccellente, perche' non lascia spazio ad ambiguita', e' chiaro, e' trasparente, e'
un dare pane al pane e vino al vino.

Well done.

Tre i temi trattati dalla CEAM, che non e' nuova ai problemi petroliferi e che a suo tempo si e' espressa anche contro il Centro Oli di Ortona:


1. Il lago di Bomba e le trivelle proposte dalla Forest Oil Corporation. La Conferenza Episcopale della regione Abruzzo e del Molise esprime soddisfazione per la bocciatura da parte della commissione VIA
delle trivelle e della raffineria proposta da Mr. Giorgio Mazzenga, e si augura che questa decisione venga difesa, mantenuta e rispettata, nonostante le inevetabili pressioni da parte dei petrolieri fra cui il ricorso al TAR. Si riportano anche le parole del papa, e il supporto al "no", e' forte e chiaro.

Bisogna avere il coraggio di dire "no" a chi considera il profitto più importante della persona: è lo stesso magistero sociale della Chiesa ad insegnarlo, indicando questa come strada da seguire, aperta alla partecipazione di tutti.

Grazie. Sono commossa di questa solida presa di posizione. Spero che il tutto arrivi anche a Mr. Mazzenga e a Mr. Clark, a Denver.

Giorgio Mazzenga ci senti?

La Chiesa d'Abruzzo ti sta dicendo che forse e' meglio se abbandoni i tuoi progetti trivellanti per Bomba e che lasci perdere con il ricorso al TAR contro il WWF e contro la Commissione VIA.


2. Il Parco della Costa Teatina, e l'accelerazione della sua istituzione. Cosi' dice il comunicato della CEAM:


Ancora una volta si vuol alzare forte la voce per chiedere l'istituzione di questo nuovo Parco, senza ulteriori e immotivate proroghe, senza accomodamenti interessati e ipocriti. 


Ci sentite cari politici?

Da Di Giuseppantonio, presidente della Provincia di Chieti, fino al sindaco di San Vito, Rocco Catenaro: senza accomodamenti interessati e ipocriti.

Senza accomodamenti interessati e ipocriti.


3. La responsabilita' individuale di ciascuno

Rimane dovere di tutti i cittadini, e in particolar modo dei credenti, sostenere la difesa del Creato dalle terribili minacce che vi incombono, come gli impianti petroliferi.


E' qui il nocciolo di tutto: occore che tutti si sentano protagonisti in prima persona per quel che possono, per quel sanno fare, per il tempo che hanno, della democrazia. La res publica e' publica, di tutti, e tutti devono interessarsene.


Ecco qui il testo completo - grazie ancora a don Miccoli, e a tutta la Confernnza Episcopale d'Abruzzo e di Molise per l'ottimo lavoro.




------




Ad un anno dal mio precedente intervento ("Parco Nazionale della Costa Teatina: un luogo per custodire in Abruzzo il futuro della creazione"), intendo ancora raccogliere sollecitazioni e riflessioni di tante persone, uomini e donne, che hanno a cuore la salvaguardia del Creato e cercano di prendersi cura della terra nella quale viviamo.

Più di un anno fa, il 7 maggio 2011, migliaia di persone si sono ritrovate a Termoli insieme al compianto Lucio Dalla, che come tanti ha prestato la sua voce e la sua persona con generosità e impegno, per difendere le coste abruzzesi e molisane dalla minaccia delle trivelle petrolifere. Da allora, varie sono state le occasioni e le speranze che, anche di recente, sono cresciute e che sembrano andare nella giusta direzione: uno sviluppo sostenibile che custodisca e valorizzi le nostre terre, i nostri mari, la nostra gente.

Pochi mesi fa, in Abruzzo, la Commissione Regionale sulla Valutazione d'Impatto Ambientale ha bocciato un impianto di estrazione della multinazionale Forest Oil sul lago di Bomba: una bocciatura che ha reso giustizia e ha coronato la mobilitazione, fatta in questi ultimi anni, di migliaia di cittadini, associazioni, movimenti e istituzioni, volta a salvare questo posto dalla distruzione. Auspico che la politica e coloro che hanno a cuore il bene comune s'impegnino a difendere questa importante vittoria della società civile e che in nessun modo possa essere sovvertita in alcuna sede la decisione delle istituzioni e il comune sentire della popolazione (come tenta di fare il recente ricorso amministrativo della stessa azienda). In un momento come questo, di gravissima crisi economica e sociale, non è più accettabile proseguire secondo un modello economico devastante a livello ambientale e sociale. Bisogna avere il coraggio di dire "no" a chi considera il profitto più importante della persona: è lo stesso magistero sociale della Chiesa ad insegnarlo, indicando questa come strada da seguire, aperta alla partecipazione di tutti: "L’esclusivo obiettivo del profitto, se mal prodotto e senza il bene comune come fine ultimo, rischia di distruggere ricchezza e creare povertà. Lo sviluppo economico che auspicava Paolo VI doveva essere tale da produrre una crescita reale, estensibile a tutti e concretamente sostenibile" (cf. Benedetto XVI, "Caritas in veritate", n. 21).

In un modello economico basato su equità e rispetto si inserisce la promozione di Parchi Naturali e Aree Protette: il turismo naturalistico, l'agricoltura biologica e sostenibile, i percorsi di valorizzazione di paesi e tradizioni locali, offrono tantissime possibilità per un'economia sana e capace di futuro. I Parchi sono anche l'alternativa più radicale e definitiva a quella che è stata definita la "deriva petrolifera" locale: lo dimostra, in Abruzzo, il fortissimo anelito della società civile e degli amministratori più lungimiranti e attenti verso l'istituzione, scandalosamente attesa da troppi anni e frenata dalla volontà di amministratori e politici centrati sugli interessi più egoistici e particolari, del Parco Nazionale della Costa Teatina. Ancora una volta si vuol alzare forte la voce per chiedere l'istituzione di questo nuovo Parco, senza ulteriori e immotivate proroghe, senza accomodamenti interessati e ipocriti.

Rimane dovere di tutti i cittadini, e in particolar modo dei credenti, sostenere la difesa del Creato dalle terribili minacce che vi incombono, come gli impianti petroliferi e, in generale, i vari progetti per l'estrazione, la lavorazione e lo stoccaggio di idrocarburi (l'ultimo allarme, al quale mi associo, della professoressa Maria Rita D'Orsogna è solo di qualche giorno fa...) che da anni hanno preso di mira le nostre Regioni. Per quanto mi compete, l'Ufficio Regionale di Pastorale Sociale si impegna a sostenere ogni azione della società civile volta a difendere e valorizzare realmente il nostro territorio, bene comune e condiviso, dono di Dio per l'umanità tutta e per le generazioni future.

d. Carmine Miccoli
Coordinatore Regionale dell'Ufficio di Pastorale Sociale CEAM

2 comments:

Anonymous said...

grazie don Miccoli! Ilaria

davide said...

Bene , molto bene.
"non mettera certo Dio le pezze al buco dell'ozono.."
mons. nicora