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Sunday, April 1, 2012

La politica energetica d'Italia: affossare il sole, trivellare monnezza.



Bene, inziamo da casa sua, caro Claudio De Vincenti.


Il 28 Marzo del 2012 il Rapporto Statistico del 2011 del Gestore Servizi Energetici d'Italia riporta che, per l'anno 2011, in Italia, il 24.5% dell'energia elettrica prodotta e' derivante da fonti rinnovabili.

Per il fotovoltaico da solo la crescita e' stata vertiginosa: siamo passati da circa 3,500 MegaWatt a quasi 13 GigaWatt. L'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici nel 2011 e' aumentata dunque di cinque volte rispetto al 2010, grazie agli incentivi, grazie al calo dei costi.

Non siamo ai vertici delle classifiche europee ancora, questo primato spetta alla Germania - quella che il governo Monti vuole ricopiare! - che produce il doppio di noi. Per il 2011 infatti, la Germania ha prodotto quasi 25 Giga Watt di energia fotovoltaica.

Abbiamo molto da fare ancora. Ci saranno sicuramente, come in tutte le cose italiche, problemi di dove li mettiamo questi pannelli, consumo di suolo, e brutture visive. Ma io penso che con tutti i suoi piccoli e grandi problemi, e cercando di riempire con i pannelli solari i tetti delle case e delle fabbriche e magari usando vecchi siti industriali dismessi e non i campi, sia questa la strada da perseguire.

Specie quando l'alternativa e' ... trivellare!

E quello che dovrebbe essere un piccolo vanto per noi, diventa invece un occasione di sciacallaggio da parte dei soliti noti: Passera, Scaroni, l'ENEL, tutti quelli che vogliono continuare lo status quo, perche' hanno da perderci con le rinnovabili.

Iniziamo con Paolo Colombo, presidente dell'ENEL che dice che

"Lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e il conseguente aumento della pressione competitiva, unito alla perdurante stagnazione della domanda di energia elettrica, sta rendendo difficile la copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali, mettendo a rischio la possibilita' di tali impianti di rimanere in esercizio".

Ma cosa dice questo! Era proprio questo lo scopo delle rinnovabili, far uscire di scena "gli impianti convenzionali": il carbone, il petrolio, perche' inquinano, perche' portano ai cambiamenti climatici, perche' chi ci vive vicino ci si ammala.

Paolo Colombo avrebbe dovuto capirlo 10,20 anni fa: decideva l'ENEL di essere pioniere in questo settore e avrebbe visto che neanche lui li avrebbe voluti piu' gli impianti convenzionali.

E invece no, qui ci si aggrappa allo status quo, perche' e' troppo difficile rnnovarsi, mettersi in gioco, iniziare. E cosi dobbiamo difendere l'indifendibile, vero Colombo?

Cosa, sovvenzioniamo il carbone perche' produciamo troppa energia pulita? Ma non faccia ridere i polli!

Passiamo al nemico dell'ambiente Corrado Passera che dice che

le bollette degli italiani sono troppo alte, l’esecutivo studia un piano per diminuirle. Un piano che è fatto soprattutto di meno aiuti all’energia pulita, più trivelle e più liberalizzazioni.

Claudio De Vincenti invece, il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, dice che si deve puntare al

rilancio della produzione nazionale di idrocarburi

perche' si puo'

quasi raddoppiare la produzione nazionale di idrocarburi.

Dice che pero' ci vuole una

grande attenzione alla tutela ambientale.

Della serie, voglio la botte piena, la moglie ubriaca. Ma mi faccia il piacere!

Si faccia un giro in Basilciata, e poi mi dica di che tutela ambientale siamo capaci. Mi dica e poi si vergogni di parlare a vanvera.

Ma perche' poi questo assalto alle trivelle? Per il beneficio di chi? Come?

Ci le rinnovabili ci danno un quarto dell'elettricita' che ci serve, senza creare, tutto sommato, problemi di inquinamento, di malattie dei residenti, e noi vogliamo affossare il sole per metterci a scavare lo schifoso petrolio italico?

Ma questi o sono fuori di testa, o hanno interessi nascosti!

Come possono dire delle balle di questo genere? Sono questi i professori che devono guidarci?

E perche' non chiedono, che so io, a Rubbia? Certo piu' esperto di questi "professori" in tema.

Lo sapevo che prima o poi se ne sarebbero usciti che per uscire dalla crisi si deve trivellare l'Italia da capo a fondo! Lo sapevo, che avrebbero usato lo sciacallaggio e il lavaggio del cervello alla gente.

Non credetegli.

Trivellare l'Italia, caro Passera, caro De Vicenti, caro Colombo, caro Scaroni, non portera' niente di buono: ce ne abbiamo troppo poco di petrolio, fa schifo, e lo devi andare a trivellare fra i campi, le case, la vita della gente!

Come gia' detto, se volete fare, iniziate a dare l'esempio, e trivelliamo a casa vostra!

Mmh.

Ma chi ci guadagna con i pannelli? Il piccolo imprenditore che li installa.

E chi guadagna con le trivelle e gli "impianti convenzionali"?

Gli speculatori, i petrolieri. L'ENI, l'ENEL, Scaroni, Descalzi, la Saras, i Moratti.

La cricca dei soliti noti, a cui i soldi gia' escono dalle orecchie. Una cricca di gente a cui non importa niente dell'Italia vera e che pensa solo al proprio portafoglio.

Queste povere rinnovabili hanno solo fatto il loro dovere, gli Italiani le hanno installate e loro ci hanno portato a circa il 25% del fabbisogno nazionale. E' un ottima percentale.

E' cosi difficile immaginare il 100% per l'Italia? E' cosi difficile pensare che ogni condominio se le possa installare da se, ogni fabbrica, ogni edificio non storico?

E cosi invece di sentirci fieri, da sadici, decidiamo di affossare queste rinnovabili che non portano quattrini a Scaroni, Passera, Colombo, De Vincenti, Descalzi e compagnia.

Non credetegli.

6 comments:

Anonymous said...

Il problema, cara Maria Rita, e' che non credono più a te... L'Italia di petrolio ne ha per i prossimi 20 anni e sufficiente per coprire il 20% del fabbisogno energetico senza doverlo importare dagli USA o da altri paesi finanche peggiori... Useremo questi 20 anni per completare il fotovoltaico ma per intanto tiriamo fuori il nostro petrolio in maniera autarchica, senza ascoltare i deliri di chi dice che e' amaro o in scarse quantità per difendere interessi stranieri a casa nostra!

Davide said...

Allibito da queste dichiarazioni. Anche io ho sentito la notizia al tg a ora di pranzo (fra l'altro i telegiornali sono ormai delle patetiche casse di risonanza degli interessi forti: pensa, Maria Rita, che il maggior polo dell'informazione sarda è sotto il diretto controllo dell'editore, che detta la linea e crea una realtà virtuale che la gente si ciuccia da cima a fondo). Anche io non riesco a cogliere il nesso tra il costo attuale delle bollette e la necessità di spingere sui combustibili fossili..qualcuno me lo può spiegare? Roba da matti..

Anonymous said...

stiamo regredendo, invece di evolverci! o meglio ci stanno regredendo, la gente di buon senso sa che sono solo manovre per far guadagnare qualcuno e sprofondare tutti

Lionello said...

Cara Maria Rita, solamente il fatto quotidiano.it parla dei disastri ambientali e sanitari in Basilicata e soprattutto grazie a te sono a conoscenza della macelleria causata dalle prospezioni, dalle estrazioni e/o dalla raffinazione in Sicilia ed in Sardegna. Nel mio piccolo cerco di portare al massimo il risparmio energetico: dai muri perimetrali al tetto coibentati, illuminazione di bassa potenza e tutte lampade a basso consumo, piu' avanti utilizzero' lampade a led, tripli vetri alle finestre, riscaldamento ai minimi termini ecc. ecc. Dal 2009 sul tetto di casa c'e' l'impianto fotovoltaico che genera, mediamente 4000 Kwh l'anno, ma che mi e' costato un botto: 22.000 euro. So bene che non rientrero' mai di questa spesa, troppo elevata, anche se ricevo l'incentivo per le rinnovabili. Adesso Passera, ex banchiere, ma ancora tale nella mente e nelle dichiarazioni, vuole riabbassare gli incentivi per le fonti energetiche rinnovabili. ASSOLUTAMENTE DEMENZIALE. Ho ascoltato alcune dichiarazioni di Clini, ministro dell'ambiente, da una parte concorda con Passera, dall'altra ci racconta che l'ENEL, a fronte di una produzione da fonti rinnovabili, non ha ridotto le importazioni di petrolio, carbone o gas per generare energia elettrica. Assurdo! E contemporaneamente L'Enel costruisce centrali nucleari in Slovacchia dove possiede gia' il 66% del massimo ente elettrico slovacco, e ne gestisce gli impianti; altre 2 centrali nucleari sono in costruzione con le nostre bollette energetiche.

Anonymous said...

ma chi abbiamo messo in questo governo?

Anonymous said...

Lionello,non so quale conto energia tu abbia sottoscritto con il gse,nè a che latitudune tu l'abbia installato, tuttavia considerando la produzione annuale, e quello che hai speso,
dovresti essere avere un impianto di 3kW , e avere un contratto del primo semestre2010,cioè incassare circa 0,53 euro per ogni kWh ceduto in rete, quindi in un anno sono 2'000e tondi!
dunque, nel in 11 anni ti ripaghi l'impianto, e gli altri 9 anni incassi soldini.
per aumentare l'efficienza, prova a dare una pulita ai moduli, controlla sul data-logger ed inverter se i dati sono congrui, e magari controlla l'angolazione dei pannelli f v.
buon sole