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Monday, June 1, 2009

La deriva petrolifera nelle Marche


E' strabiliante come la deriva petrolfiera italiana vada avanti nel silenzio piu' generale. Quando questa storia e' iniziata per me - circa due anni fa - ero convinta che si trattasse solo di un problema della citta' abruzzese di Ortona. Invece piu' passa il tempo e piu' mi rendo conto di quanto estesa e capillare sia la problematica petrolfiera. Praticamente e' tutto il teritorio italiano ad essere interessato dalle trivelle. Alcuni, per caso o per merito lo sanno, altri no.

Un paio di settimane fa Allegria di Naufragi ci ricordo' delle estrazioni petrolifere nella Brianza. Qualche giorno fa gli amici del Comitato Abruzzese dei Beni Comuni che opera nel Teramano mi hanno segnalato la mappa dei permessi petroliferi delle Marche, che ho messo sopra e di cui sapevo poco.

Il loro mare presto si riempira' di trivelle senza che nessuno abbia fatto niente. La mappa mostra aree tutte rosse. Li i petrolieri hanno gia' i permessi di coltivazione. Li potranno sorgere piattaforme come i petrolieri meglio credono. Ricordo che in Italia non esiste nessun limite per le trivelle in mare. Negli USA, sulle coste est e ovest il limite e' di 160km dalla spiaggia. In Alaska le nuove trivelle dorvranno rispettare il limite dei 250km. In California e' del 1969 che non sono piu state messe piattaforme in mare.

Dunque, l'Italia presto diventera' il paradiso dei petrolieri, non solo nelle parole, come hanno detto piu e piu volte in tutti i loro comunicati, ma anche dei fatti. Di nuovo, trovo strabiliante che tutto proceda nell'ignoranza e nel disinteresse piu' totale, della politica e della gente.

Questo e' il dramma di una popolazione, quella italiana, poco attenta, poco sensibile, in generale, ai temi ambientali, ma anche di mille altri risvolti della vera vita democratica. Di una popolazione non abituata a farsi domande, a mettere assieme i tasselli, a guardare avanti alle conseguenze per il domani dei comportamenti dell'oggi. Se per tradizione, storia, o per scarsa voglia, il fatto resta che stiamo distruggendo la nostra penisola da soli.

Intanto The Independent denuncia che siamo il paese piu' inquinato d'Europa. Domenica scorsa il papa ha pure condannato l'inquinamento morale e ambientale della nostra societa'. Chissa se l'ENI e tutti i suoi tentacoli erano li ad ascoltare.

Dopo la conferenza dell'anno scorso a Pescara, in cui ho dibattuto l'ENI, Roberto Poli, il suo presidente, ando' con la coda fra le gambe a dire al vescovo di Ortona che lui era un bravo crisitano, e che le informazioni che io avevo portato sia a lui che al popolo abruzzese erano sbagliate. Per fortuna il vescovo non gli credette.

Chissa' se ora Roberto Poli si comportera da bravo cristiano e decidera' di seguire le indicazioni del papa. L'ENI ha solo l'imbarazzo della scelta nel cambio del suo modo di fare, per le molte nefandezze, sia morali che ambientali che accompagnano la sua storia e il suo presente.

Io posso solo continuare ad urlare il mio no ad Ortona, all'Abruzzo e all'Italia intera petrolizzate senza spostare le mie posizioni di un millimetro.

A chi interessa, gli effetti sulla pesca delle piattaforme in mare, come riportati da uno studio federale americano per il mare ed i pesci del Texas, sono qui elencati.

9 comments:

giosuè said...

infatti maria rita quando vado "in giro" per il sito del UNMIG mi accorgo che è tutta l'italia è invasa da queste metastasi petrolifere e che prima o poi ci uccideranno!
infatti hanno dato un'altra concessione di stoccaggio su terra ferma
e altre due istanse di permesso di ricerca in mare
- Istanze di Permesso di Ricerca in Mare (44) prima era (42)
- Istanze di Concessione di Stoccaggio in Terraferma (16) prima era 17, vuol dire che da istanza di concessione di stoccaggio ora si è passati a Concessioni di Stoccaggio in terraferma (13) che prima era 12.

tutto all'insaputa di noi cittadini!!!

giosuè said...

Istanza di Permesso di Ricerca in mare

d 66 F.R-.NP
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/mappa.asp?cod=299

Data di presentazione 04/05/2009
BUIG di pubblicazione LIII-6
Superficie 711,6 Kmq
Fogli IIM 921
Ubicazione
Richiedenti: NORTHERN PETROLEUM

-.-

fonte:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/mappa.asp?cod=300

Nome istanza d 65 F.R-.NP
Tipo di istanza Permesso di Ricerca in Mare
Data di presentazione 04/05/2009
BUIG di pubblicazione LIII-6
Superficie 729,3 Kmq
Fogli IIM 921
Tavola Visualizza tavola
Ubicazione
Richiedenti: NORTHERN PETROLEUM

-.-

Concessione di Stoccaggio
SAN POTITO E COTIGNOLA STOCCAGGIO
descrizione titolo:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/dettaglio.asp?cod=2924
mappa titolo:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/mappa.asp?cod=2924

Anonymous said...

esiste gia' una associazione nazionale contro la petrolizzazione italiana ?
se ci fosse maria rita ne potrebbe a pieno titolo essere la presidente. ed io con grande onore sarei un associato.carlo ciccioni.
p.s. mauro febbo,daniele toto ecc. stanno in questi giorni onorando con la loro presenza e belle parole tutto il circondario del centro oli di ortona.parlando ai contadini come fosse un eroe che tiene alle loro campagne. si muove sull'ignoranza del popolo e al popolo ben gli sta' visto che manco se glielo dici mille volte ci sente. è tutta gente assetata di potere e denaro non c'è da fare.

maria rita said...

carlo, non mi risulta nemmeno che la gente lo sappia.

il ministero ha messo su cartine dettagliate per tutta l´Italia, ci sono delle regioni messe ancora peggio che l'Abruzzo, (Emilia Romagna) ma nessuno lo sa!

Il solo pensiero di Mauro Febbo mi fa solo raccapponare la pelle. Ma quando la gente e' ignorante questo gli spetta.

La democrazia e'una responsabilita', tutti i santi giorni, anche quella di non farsi ingannare da Mauro Febbo.

giosuè said...

bisogna pensare a qualche progetto a livello nazionale per quanto riguarda la deriva petrolifera dell'Italia, forse bisogna chiedere al wwf o a lega ambiente se loro hanno qualche progetto che noi non conosciamo, a me sembra molto strano vedere la cartina dell'Italia ridotta a macchia di leopardo dagli interessi dei petrolieri e che le varie associazioni siano rimaste a guardare o comunque abbiano fatto poca opposizione alla deriva petrolifera che è in atto in Italia.
vi posto Carta dei titoli aggiornata al 31 dicembre 2008 dal sito Ministero dello sviluppo economico UNMIG
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig
/cartografia/cartatitoli.pdf
fate copia-incolla sulla barra degli indirizzi e scaricate la cartina in formato pdf.
la cartina rende meglio di mille parole.

supertramp said...

Mediterranean Oil and Gas raises £4.25 mln for Ombrina Mare development

fonte:
http://proactiveinvestors.co.uk/companies/news/5915/mediterranean-oil-and-gas-raises-425-mln-for-ombrina-mare-development-5915.html

-.-

Trivelle nello Jonio?
Incubo per il turismo

fonte:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=243180&IDCategoria=1

giosuè said...

qui parlano di maria rita

Pozzi di petrolio in Brianza Il comitato ai candidati: «Dovete salvare il Parco»

fonte:
http://ilgiorno.ilsole24ore.com/lecco/2009/06/02/185875-pozzi_petrolio_brianza_comitato_candidati_dovete_salvare_parco.shtml

Lorenzo said...

E tutto questo per spostare in avanti di 12 giorni la fine del sistema in cui viviamo.

Link a un mio postProbabilmente la terra sopravviverà a noi: l'uomo è infatti un animale come tutti gli altri, solo più stupido!

mario franco basiico said...

Per Lorenzo;
Da secoli i popoli evoluti hanno ucciso sempre le persone più equilibrate, si sono riprodotti gli indecisi e gli ignoranti-prepotenti; come faranno a mettersi d’accordo per imboccare la strada giusta se escludono a tutte le decisioni le persone sagge?