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Monday, May 19, 2008

ma noi siamo piu' cocciuti di lui


Ottaviano del Turco non ha mai risposto ai miei numerosi email e lettere, per cui non ho mai avuto l'onore di sapere direttamente da lui cosa ne pensa del centro petrolifero di Ortona, e quali siano gli elementi che glielo fanno cosi' fortemente desiderare. Approffitto di una intervista su "Commerciare", il periodico del commercio e dei commercianti d'Abruzzo, edizione del mese di Maggio, per commentare le sue idee. Questo articolo mi e' stato segnalato dai ragazzi del meetup di Beppe Grillo di Lanciano che ringrazio.

Ottaviano dice - copio parola per parola:

"Se le ricerche scientifiche, mediche, insieme alle verifiche che saranno effettuate ci diranno che chi ha proposto il blocco della legge ha ragione, ne prenderemo atto e ci tireremo indietro."

Ottaviano, sono mesi che le ricerche scientifiche INDIPENDENTI dicono che chi vuole il centro petrolifero ha torto. L'unico a dire si e' un ingegnere di Pisa pagato dall'ENI per venti anni - Paolo Andreussi. Non ce ne sono altri che io sappia. Il centro di ricerca Mario Negri ha detto che fa male e che i dati ENI sono sottostimati. Ottantotto medici hanno detto no. Sono scemi quelli? E a chi le fa fare lei le "verifiche mediche e scientifiche"? Agli stessi che per 20 anni hanno dato l'acqua avvelenata a Bussi e a tutto il pescarese? Si risparmi quei soldi, che l'Abruzzo gia' vacilla in fatto di finanze e lei ha gia' fatto un sacco di disastri. Basta solo che con un po' di intelligenza lei si legga qualcuno della miriade di articoli scientifici dove da decenni si dice che l'H2S fa male. E' tutto su internet, coraggio.

Ottaviano dice:

"Tutte le inziative della regione relative all'ENI e al centro oli sono state prese dopo che su questo argomento si erano espressi tutti i soggetti del territorio e tutti a favore. Non c'e' stata alcuna presa di posizione da parte di comuni, provincia associazioni, sindacati. Poi alcuni di questi come spesso accade nella nostra regione e non solo, hanno dato il via e guidato la protesta con una serie di argomentazioni che trovo grottesche."

Ottaviano, non reciti la parte della bella addormentata nel bosco. Hanno detto si perche' hanno visto il verde del denaro, perche' i poltici, lei incluso, paiono non avere a cuore il bene del popolo ma solo di se stessi e della poltrona. E' piu' facile dire si, superficialmente e fare finta di niente piuttosto che informarsi e capire le questioni a fondo e far valere i diritti dei cittadini. Al popolo non e' stato detto nulla, ne da lei ne dai suoi amici all'ENI, ne da quei due pseudo amministratori di Ortona. In sede decisionale, tutti gli enti hanno sollevato questioni, come riportato da Prima da Noi, verbali alla mano: dai vigili del fuoco, alla ASL di Chieti, all'ente parchi, ma poi, per paura, superficialita' e ignoranza, hanno tutti detto si, come se l'ENI fosse Dio sceso in terra. Grazie al cielo che e' sorto il Comitato Natura Verde! Lei e' intitolato alla sua opinione che le nostre argomentazioni sono grottesche, ma le rammento che lei ha solo la terza media, e che dunque dovrebbe forse essere un po piu' umile e accettare l'opinione di gente che al contrario fa dello studio la propria professione.

Ottaviano dice:

"Per saperne di piu' avevo proposto un giro in pullman per una visita al centro oli della Basilicata per renderci conto da vicino e direttamente come e se e' cambiata l'agricoltura, cosa e' successo allo sviluppo, come il territorio ha reagito allo presenza del centro e se e' vero che strumenti statistici tradizionali hanno affermato, com'e' stato sbandierato vergognosamente che in Basilicata sono tutti ammalati di cancro"

E' perche' non c'e' andato? Non mi dica per risparmiare. Lei e' stato battuto sul tempo (e alla grande) dai ragazzi del comitato natura verde, che non hanno solo proposto, ci SONO ANDATI per davvero! L'agricoltura non e' cambiata a Viggiano: e' scomparsa. La gente e' emigrata. Dica ai tuoi amici dell'ENI che e' dal 2006 che la Basilicata e' al di sopra della media nazionale per tumori a causa anche delle emissioni in aria di inquinanti del centro oli. E visto che voleva andare a Viggiano, vada pure a Manfredonia, a Falconara, a Gela, a Priolo, vada e poi ci dica se sono tutti ammalati di cancro o no. Le nostre vite hanno un valore, caro Del Turco, e non le permettiamo di giocarci cosi' alla leggera mentre lei a casa sua si fa installare i tuoi bei pannellini fotovoltaici. Non ha visto il servizio televisivo di Annozero su Viggiano? O sono grotteschi anche i giornalisti Rai?

"La scelta di un processo di industrializzazione e' una scelta che non ha alternative - sarebbe sciocco immaginare un ritorno all'Abruzzo rurale."

Ma chi dice che dobbiamo essere rurali? Ma lei ha mai sentito parlare dell'era dell'informazione? Dei servizi? Del sapere? Delle nuove bio e nano tecnologie? Chi l'ha detto che il lavoro deve essere per forza una fabbrica sputa veleni con la maschera antigas? Dei ragazzi di Arezzo, trentenni, hanno messo su un sistema di approvigionamento di idrogeno nelle case. Perche' noi no? Perche' lei non puo' invece incoraggiare la piccola imprenditoria, il pensare, l'innovazione scientifica? Io la mia risposta ce l'ho: perche' credo che lei non sappia nemmeno che queste cose esistano e possano portare sviluppo sano. In piu' se uno sul turismo non ci investe, certo non ci ricavera' niente. Come dico sempre, si raccoglie cio' che si semina, caro presidente. Guardi la Toscana, e se posso azzardare questo paragone, la California. Qui non ci basiamo sulle fabbriche che sono tutte in Cina ormai, ma sull'high-tech, sulla ricerca, sull'innovazione. Anche a livello mondiale, non vinceremo mai la sfida coi il mondo globalizzato se non ci inventiamo qualcosa di nuovo, moderno, lungimirante. E continueremo ad alimentare l'emigrazione giovanile di gente istruita che va via perche' in Italia non ci sono possibilita' occupazionali adeguate agli studi che la gente fa con tanta fatica.

Ancora Ottaviano continua:

"Prima di dire di no e di sbattere la porta in faccia all'ENI come se fossimo una regione ricca di lavoro, come se ci potessimo permettere senza batter ciglio di buttare via 300 posti oppure il lavoro dell'indotto, voglio essere certo e convinto."

Quei trecento posti sono temporanei, il periodo che serve per costruire il centro oli. Poi ci saranno al massimo 30 operai. Che indotto possono portare 30 persone di fronte agli ettolitri di vino che rimarranno invenduti? La vede la foto lassu' in cima? Quella e' Trecate, vicino Novara. Il nero e' il rigetto del pozzo di petrolio che esplose in quelle terre che fino al 1994 erano dedite all'agricoltura. Tutta l'area circostante di circa 100 chilometri quadrati, fu resa impraticabile. Trenta posti di operaio ne valgono la pena?



Non vedo l'ora che ci sia un ricambio al vertice di questa regione e che a governare vada qualcuno che sia un po piu' aperto di mente, che abbia visto il mondo, che abbia coraggio, che cerchi soluzioni creative e innovative, invece che ancorarsi a modelli di sviluppo fermi agli anni sessanta.

Fonti: Commerciare

18 comments:

wanadobee said...

" a cussu' ni jarrive proprie"

niente da fare, pensa che lo sviluppo sia quello di 20 anni fa: grandi ciminiere che sputano fumo nero e piu' ne hai piu' sei sviluppato. Questa e' la sua idea di progresso.

La California ? Non sa nemmeno dove si trova

Anonymous said...

ciao maria rita
ma non puoi mandare tutto quello che hai scritto in questo nuovo posted direttamente a del turco?
purtroppo l'italia è destinata a morire con gente così..
ha solo la terza media, dico tutto...
avanti tutta siamo tutti con te...

Anonymous said...

Ha solo la terza media ed è abituato ad altro tipo di affari, come potrebbe capire queste cose difficili, poverino, dovrebbe chiamare degli scienziati..

quiss capisc sol l quatren:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=194475

Mo' ci sono quelli dell'eni...

Michele Ladogana said...

Cara Maria Rita, si sente che il suo stile non è di una persona che vive in Italia. Nessun italiano (o pochissimi) si schiererebbe così apertamente contro il potere da dire a chiare lettere "Non vedo l'ora che ci sia un ricambio al vertice di questa regione e che a governare vada qualcuno che sia un po piu' aperto di mente, che abbia visto il mondo, che abbia coraggio, che cerchi soluzioni creative e innovative, invece che ancorarsi a modelli di sviluppo fermi agli anni sessanta.". Credo che con un'azione insistita riusciremo ad evitare che la nostra terra venga violentata in questo modo becero. Credo anche che una delle priorità in Abruzzo sia di liberarci, come lei scrive, di questa classe politica retriva e ignorante, che costitiusce il primo ostacolo allo sviluppo della nostra magnifica regione.

P.S. la invito ad inserire tra i link il nostro blog http://pescaracittaperta.blogspot.com/ . Noi abbiamo già fatto altrettanto col suo.

maria rita said...

ho messo il sito di pescara citta aperta

non credo di avere detto niente di male, no? io sono un cittadino privato, ho delle opinioni e le dico. se abbiamo paura noi giovani (beh, io non sono neppure piu' cosi tanto giovane), allora e' la fine in questo paese.

chiara - io ho scritto tantissime volte a del turco, ma quello mi ignora. che altro posso fare?

ma noi andiamo avanti, ora ce pure la stampa nazionale a darci una voce.

nel frattempo sapete se il vescovo valentinetti ha detto qualcosa in merito? ho avuto una corrispondenza con lui e attendo che faccia una qualche dichiarazione pubblica.

Michele Ladogana said...

Grazie per il link

Forse dal tono non si capiva, ma la mia considerazione era assolutamente elogiativa! Intendevo dire che Italia ci si rivolge sempre in un modo servile verso i potenti, e fa piacere ogni tanto sentire qualcuno che dice le cose come vanno dette.

maria rita said...

si l'avevo capito michele, grazie,
intanto l'ENI ci spia! guardate qui

www.apocalisseitalia.blogspot.com

ciao - mr

Anonymous said...

Ciao Maria Rita. Mi permetto di "correggerti". Quando l'ENI dice che i posti di lavoro "a regime" saranno 27, sta dicendo semplicemente che all'interno del Centro Oli dovrebbero lavorare quel numero di persone. Ma non verrebbe assunto assolutamente nessuno! Mi ha dato un senso di disagio vedere le foto della manifestazione dei sindacati ENI (se così si può chiamare quella formata da 200 dipendenti "precettati" a Ortona prima del Consiglio comunale del 4 ottobre). Bene, fra i lavoratori ho riconosciuto un mio vecchio amico, sbattuto in giro per il mondo a fare questo sporco lavoro. La lusinga è solo quella di farlo tornare a lavorare vicino casa. Sempre di sporco lavoro si tratterebbe, però. CONCLUSIONE: I POSTI DI LAVORO OFFERTI DAL CENTRO OLI SONO UGUALI A ZERO! Forse, come evidenziato nel vecchio servizio di Report del 2001 (andatevelo a rivedere sul sito del CNV)potremmo sperare in qualche posto di spazzino del cortile...
Ciao. Giorgio

Anonymous said...

Cara dottoressa, e da tempo che ti seguo e leggo i vari blog sul no al centro,e vedo che crescono in continuazione,e come per sorpresa scopro su badoo un ragazzo di ortona che ha messo dei video contro il centro oli questo e il lik http://0101569724.badoo.com/e92785
e non solo datosi che siamo registrati su netlog ha messo un annuncio su dei gruppi avvisando vari carabinieri di inviargli del materia sui centri oli in Italia.Bello no Ciao dott.e in bocca a lupo

Anonymous said...

ciao Angelo.....conosco anche io questo link e il ragazzo....che a convinto alcune persone politiche a cambiare strada....sta lavorando per il no, lo so non si espone datosi che sta preparando un gruppo politico di cui fanno parte varie persone di destra e sinistra contro questo centro di cui anche alcuni consiglieri che ricevendo del materiale dato da lui hanno iniziato a riflettere....speriamo bene.

Anonymous said...

cara d.ssa Maria Rita,
innanzitutto grazie!
ogni volta che vado sul suo blog imparo qualcosa... mi viene in mente un'idea forse stupida: sarebbe possibile fare in modo che i nuovi post da lei fatti siano spediti via email ad una lista di distribuzione a cui aderire? lo scopo sarebbe quello di aqggiornare anche chi va poco sul web, e inoltre potremmo facilmente diffondere queste idee forwardando questa sorta di newsletter.
Ripeto, forse è un'idea stupida, ma nasce dal fatto che mi domando a volte cosa posso fare anch'io per dare una mano...
cordiali saluti
Giustino

nonno enio said...

Gli inglesi, è sul messaggero di oggi, sembra abbiano trovato un "tesoro" di petrolio di fronte a Punta Penne e sono smaniosi di incominciare a trivellare.

maria rita said...

Nonno Enio quelli sono la Mediterranean Oil and Gas, MOG. Tutti i loro capi sono italiani (ex ENI/AGIP). Occorrebbe indagare perche' l'ENI ha costituito questa societa' (a cui ha praticamente regalato le proprie concessioni nel nostro mare). Motivi fiscali? Motivi politici? Chilosa.

Giustino, sei il benvenuto a mandare i link a questo blog dove vuoi - io sono veramente oberata di lavoro e ho a malapena il tempo di indagare e poi mettere su le cose.

Intanto siamo sulla stampa nazionale, anche l'unita' ha un articolo su noi e Beppe Grillo ha messo su il filmino del ritorno di Attila. Oddio, chi l'avrebbe mai detto che sarei finita lassu'!!

Stasera ad Annozero si parla di Bussi. Ne abbiamo di strada da fare in Abruzzo...

Anonymous said...

Ciao Maria Rita, si è vero di strada da fare ce n'è tanta e quasi tutta in salita ma la cosa non ci spaventa, siamo abituati a lavorare duro, sotto Il sole d'agosto, sotto la pioggia primaverile ed autunnale con il vento, hanno lavorato durissimo e lo stiamo facendo anche noi per migliorare. Noi siamo abruzzesi FORTI E GENTILI con chi è gentile con noi ( infatti Ti saremo per sempre riconoscenti per quello che fai con immenso amore e abnegazione per la nostra amata Terra ) ma siamo CUCCIUT, DETERMINATI, INCAZZATI......INSOMMA......
NON ABBIAMO PAURA DI NESSUNO ...
" Chi ha paura muore ogni giorno; chi non ha paura muore una volta sola " P. Borsellino ( martire della nostra amata Patria ),
non abbiamo paura di nessuno perchè, abbiamo le leggi, i nostri avi, i nostri padri, i nostri figli dalla nostra parte.......... che ci danno immensa forza e granitica convinzione ... SIAMO NEL GIUSTO!
NON CI FATE PAURA CON LE VOSTRE MINACCE, OH FACCENDIERI E POLITICANTI COLLUSI !!!!!!
NOI, DI CERTO NON MORIAMO TUTTI I GIORNI QUESTO "PRIVILEGIO" LO LASCIAMO A VOI, CAMERIERI DEI POTENTI E PREPOTENTI, COLONIZZATORI SUBDOLI E PAVIDI; LASCIAMO A VOI IL "PRIVILEGIO" DI STARE A 90° SEMPRE PROSTRATI ! NOI ABBIAMO LA SCHIENA DRITTA E L'AVREMO SOPRATTUTTO SE E QUANDO DECIDERETE DI PORTARE I BULLDOZER AL FEUDO.... DIO NON VOGLIA... PER IL BENE DI TUTTI, ANCHE PER CHI NON LO MERITA!

SinceraMente.

Anonymous said...

PERICOLO
C'è Petrolio. Nuova scoperta al largo di Punta Aderci



VASTO. C'e' il petrolio al largo della spiaggia di Punta Penna, a Vasto (Chieti). Lo conferma un
comunicato della Mog, Mediterranean oil and gas, società londinese specializzata nella ricerca dell'oro nero, che ha sede anche a Roma.

Una bella notizia per la società che sta conducendo i lavori da alcuni mesi. Una cattiva notizia per chi dovrà rassegnarsi all'idea che la costa sia diventata zona da spremere per ricavarci petrolio.
Da tempo ormai sono visibili due piattaforme una al largo di San Vito ed una visibile da Vasto entrambe riconducibili alla stessa ricerca. Un giacimento che dai primi rilevamenti sembrerebbe imponente.
La notizia è arrivata proprio dalla Mog che ha spiegato i risultati ottenuti delle trivellazioni eseguite tramite la piattaforma Ombrina Mare 2 dinanzi alla spiaggia di Punta Penna, nella riserva naturale di Punta Aderci.
Il petrolio c'e' e l'obiettivo della societa' di Londra e' arrivare agli stessi livelli del pozzo gemello, denominato Ombrina Mare 1, ovvero 400 barili di greggio al giorno.
«E' un momento molto entusiasmante per la compagnia – ha commentato Sergio Morandi, amministratore delegato della Mog - e il coronamento di un duro lavoro».
La societa' ha adesso in programma test di produzione approssimativamente nelle 2- 3 settimane successive al completamento di un pozzo orizzontale.
Il tutto dovrebbe avvenire entro i primi giorni di giugno.
Il programma per l'Ombrina Mare 2, infatti, adesso prevede: l'esecuzione di test per il recupero di campioni di fluidi per analizzare le caratteristiche del petrolio presente nel pozzo, la creazione di un buco orizzontale, portare a termine un test di produzione completo attraverso il pozzo orizzontale.
Poi bisognerà proseguire con la valutazione del potenziale di flussi di produzione ottenibili attraverso il suddetto pozzo orizzontale come e' stato fatto nei casi di Rospo Mare e Val d'Agri.
Le riserve certificate per Ombrina 1 sono 5 milioni di barili.
Per Ombrina 2 la societa' stima tra i 23 e 60 milioni di barili.
Solo da pochi anni l’Abruzzo si è scoperto essere depositario dell’oro nero dopo che nel 2001 a pochi chilometri di distanza si è scoperto un altro giacimento in territorio ortonese denominato Miglianico 1 da parte dell’Eni. Proprio in quella zona la società costruirà un centro oli, già avversato dalla popolazione residente perché ritenuto in contrasto con la vocazione naturale di colture e turismo.
Resta ora da capire quale tipo di impatto sulla vita sociale abruzzese avrà questa ennesima scoperta in mare, se cioè il greggio sarà lavorato in Abruzzo o prenderà il largo direttamente senza passare da uno dei nostri porti.

ANDIAMO BENE RAGAZZI

Anonymous said...

Petrolio nel nostro mare, l'esercito contro la povera gente che non vuole gli ecomostri, il ritorno al nucleare mentre molti paesi europei stanno pensando di abbandornarlo...

Cara maria rita, lei che vive negli States, mi dica che effetto fa visto da fuori tutto questo, quale futuro c'è per gente che ha idee superate da almeno trent'anni di progresso tecnologico e dai quali, purtroppo, dipende il futuro di tuttin noi.

maria rita said...

in una parola: tristezza.

il paese piu' bello del mondo distrutto dai suoi stessi abitanti. ne pagheremo le conseguenze - in salute, in perdite economiche, in immagine.

l'italia dovrebbe piu degli altri paesi darsi da fare per incentivare la RICERCA e l'uso di fonti alternative. Siamo un paese densamente abitato, sismico, con meta' del patrimonio artistico del mondo.

In America sono piu o meno 20 anni che non si costruiscono piu centrali nucleari, anche se quelle esistenti danno il 20% dell'energia di questo paese. Le scorie le mettono in un deposito nel deserto dello Utah - super sicuro, super lontano dalla gente. Hanno un ente apposta che controlla (e vi assicuro che non ha niente a che vedere con i nostri enti di controllo..)

Bene, l'altro giorno e' uscita una notizia che anche l'Italia aveva mandato le sue vecchie scorie (pre Chernobyl) in questo deposito perche' in Italia non sappiamo dove metterle. Il governatore dello Utah ha detto: non siamo la pattumiera nucleare dell'Italia, e ce le ha rispedite indietro. Voglio vedere dove le mettono ora quelle scorie, e quelle nuove che verranno.

Io, in tutta umilta' non credo di avere studiato abbastanza il problema del nucleare in Italia per poter dire esattamente cosa penso, e mi stupisco che il governo decida in questa direzione dopo soli pochi giorni.
Cio' che trovo e che dovremmo invece puntare tutto il puntabile sulle energie nuove e pulite per i motivi di cui sopra. I deserti per le trivelle e le scorie nucleari noi non ce li abbiamo.

Cio' che manca in Italia e' la progettazione e la lungimiranza.

L'articolo sulle scorie italiane
(di cui naturalemtne la stampa italiana non parla!) e' qui:

http://www.latimes.com/news/nationworld/world/europe/la-na-waste9-2008may09,0,604997.story

Anonymous said...

Qui c'è un dottore che ha firmato sulla nostra salute...uno che non abita qui e che per qualche soldo ci vende come fossimo pacchi...questa gente sa da vergugnà!

andreussi vergugnt!