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Saturday, October 12, 2013

La Francia dice no al fracking, per la seconda volta



 No gazaran! Ni ici, ni ailleurs!
 To my friend Francoise.



Che dire, in questo momento non posso che essere felice non tanto per l'idea astratta del no,per la seconda volta, al fracking in Francia, quanto per la mia amica Francoise Lienhard che da tanto tempo lavora a questo risultato.

Bravissimi i nostri amici di Francia!

Oggi infatti il consiglio costituzionale della Francia ha deciso che la legge del 13 Luglio 2011 che vieta il fracking in Francia e' costituzionale e che quindi resta in vigore il no alle trivelle da fracking.

La vittoria dei cittadini, del buonsenso, dell'ambiente e' allo stesso tempo una sconfitta per la Schuepbach Energy, ditta americana con sede a Dallas, che ha intrapreso la strada dell'incostituzionalita' della legge, dicendo che l'industria del petrolio era stata presa ingiustamente di mira.

La corte ha detto che era tutto legale e costituzionale.

Il verdetto si puo' leggere qui.

Ecco qui gli articoli finali.
Chiaro e semplice.

Article 1er.- Les articles 1er et 3 de la loi n° 2011-835 du 13 juillet 2011 visant à interdire l'exploration et l'exploitation des mines d'hydrocarbures liquides ou gazeux par fracturation hydraulique et à abroger les permis exclusifs de recherches comportant des projets ayant recours à cette technique sont conformes à la Constitution.

Article 2.- La présente décision sera publiée au Journal officiel de la République française et notifiée dans les conditions prévues à l'article 23-11 de l'ordonnance du 7 novembre 1958 susvisée.

Jean-Louis Schilansky, presidente dell'Union Française des Industries Pétrolières, una lobby di petrolieri dice che non e' possibilie continuare la lotta in tribunale e che occorre accettare che hanno perso.

“The moment the highest court says it’s constitutional, it’s constitutional.”



Non ci puo' fare niente!



E in Italia?


Beh, il nostro beneamato ministro Zanonato proprio oggi dice davanti alla commissionze Territorio ed Ambiente del Senato:

In Italia lo shale gas ''non si può estrarre, punto, quindi non lo consentiamo. Non si capisce perché  deve continuare la polemica su una cosa che non si può fare''. Tra l'altro non c'è lo shale gas in Italia in misure significative per poterlo estrarre e vendere, quindi il problema proprio non si pone''. 

Bisognerebbe sgombrare la discussione da argomenti di carattere suggestivo che creano confusione.

Io credo che invece la confusione la crei lui perche' evidentemente il nostro ministro non sa che ci sono almeno una manciata di casi in cui il fracking si e' fatto o in cui ci sono progetti per farlo in Italia - Ribolla, Foggia, Latera, Parma, la Val D'Agri, il mare Adriatico, e chissa' quanti altri posti di cui noi non conosciamo i fatti.

Ma poi, se veramente non ci sono le condizioni per far fracking in Italia, e allora cosa costa VIETARLO?

E' facilissimo, ed evita qualsiasi tipo di malinteso, o di gente che magari fara' degli esperimentini come fatto gia' in varie parti d'Italia.

Pensa Zanonato che il vuoto legislativo e' meglio che dire di no?

Perche' invece non fare come la Francia, e copiare le cose giuste degli altri per una volta?

Una volta soltanto.












F

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