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Sunday, October 13, 2013

Il tuttapposto ENI in Basilicata e i sindaci rompiscatole

Il tour del tuttapposto dell'ENI 
Viggiano, 7 Ottobre 2013


L’incontro si è svolto in un clima di 
collaborazione e trasparenza
Gli indicatori ambientali mostrano 
una diminuzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera 

7 Ottobre 2013


"Non è come ve la stanno raccontando"

Sindaci Lucani intervenuti in estemporanea 
all'incontro con la Commissione Ambiente.

Priceless.


Se uno guarda a tutto quello che l'ENI propaganda ed ha propagandato sulla Val D'Agri scopre quello che secondo me e' un grande insulto delle parole ambiente, salute, lavoro, rispetto.

A Dicembre del 2012 per esempio, la nostra beneamata pubblica direttamente dalle sue pagine questo bellissimo rapporto "Eni in Basilicata, Local Report 2012", un rapporto "rivolto alle comunità lucane interessate dalle attività petrolifere" ma intriso di inglesismi, e di parole come stakeholders, local content, local report, FAQ.

Ma parlate come mangiate!

Ma poi che significa che l'ENI fornisce un rapporto alle comuita' interessate?

Che loro non lo sanno da se cosa accade fra le loro case, e alla loro gente?

L'ENI dice di avere "l’ambizione di fornire informazioni documentate e puntuali su temi cruciali", appunto il lavoro, lo sviluppo locale, l’ambiente, la salute e la sicurezza delle persone.

Cioe' vogliono dire a chi vive li che e' tuttapposto.

Non vi piace? Non ci credete? Beh, stiamo sicuri perche' il tutto e' stato verificato dalla Ernst & Young, che ha verificato la "conformità e l’attendibilità" di questo fantomatico report.

Come dire, quelli della Ernst & Young dai loro uffici parigini e milanesi mettono lo stampo a Viggiano che e' tuttapposto.

Ma che ne sanno quelli della Ernst & Young?

Tutto questo per dire che si, quello che vedete e' uno schifo, ma siete voi che non capite. Noi con le nostre cravatte ed il logo Ernst &Young vi certifichiamo che e' tutto luccicante e perfetto, siete voi che non capite che questo e' progresso!

Ma piu' ancora che con le comuita' locali vogliono parlare con

"chi crede che in questa regione sia possibile realizzare un modello innovativo di sviluppo sostenibile, nel pieno rispetto dell’ambiente, delle identità e delle specificità locali."

Eh?

E chi e' quel fesso che crede a queste cose?


Ma che significa tutto questo? Qual'e' il modello "innovativo" di sviluppo?

Cosa c'e' di innovativo nel petrolio?

Fare buchi a piu non posso? Inquinare le falde acquifere? Costruire pozzi dietro l'ospedale?
Prendersela con chi vuole solo dare aria pulita ai propri figli?

E poi dicono che loro  illustrano le modalità con cui ENI stringe e coltiva relazioni con gli stakeholder, incluso il percorso degli accordi per lo sviluppo locale.

Per quel che mi riguarda alla fine di tutto all'ENI interessa solo stringere il portafoglio pieno di soldi.


E poi passano ai numeri.

Secondo l'ENI sono 291 i lavoratori direttamente impiegati nel Distretto Meridionale di Viggiano di cui "piu' della meta' e' residente a Viggiano".

Ma occorre stare attenti perche' "l'impatto occupazionale totale" è molto più ampio: i dipendenti che lavorano presso le imprese fornitrici ENI sono ben 2.146, di cui il 47% proviene dalla Basilicata e il 31% dalla Val d’Agri.

E tutto quello che hanno distrutto? E quello che non si sviluppera' mai perche' hanno inquinato e reso puzzolente tutto il resto? Quello dove compare nel conto?

E poi, un’ampia sezione del documento approfondisce le ricadute ambientali delle attività petrolifere e affronta il tema dei monitoraggi che tanto rilievo hanno al fine di salvaguardare la salute e della sicurezza delle persone.

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Passano 10 mesi.

L'ENI e tutto l'apparato ufficiale ci riprova, questa volta invitando la commissione Ambiente della Camera dei deputati infatti a fare visita proprio a Viggiano.

Fanno un tour dentro il centro oli, l'ENI dice agli operai di prendersi un giorno di vacanza per far vedere che e' tutto perfetto.

Paura eh, che scappi una parolina? 

E cosi l'ENI, Shell, Total e Mitsui assieme a Franco Terlizzese mettono su il loro teatrino per dire 
che e' tuttapposto.

Ma questa volta ci sono i sindaci della zona a rompere le scatole e a smontare tutti gli sceneggiati dell'ENI.

Il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, infatti uno dei pochi ad avere avuto il suo bell'invito ufficiale decide di allertare gli altri sindaci non invitati allo show, i sindaci di Montemurro, Sarconi, Spinoso e Paterno, in rappresentanza anche di quelli di Moliterno, Marsicovetere, Marsico Nuovo, Tramutola e Grumento Nova.
Tutti d'accordo, come riporta il quotidiano della Calabria, i sindaci interrompono in massa il tuttapposto per dire alla commissione ambiente che

"Non è come ve la stanno raccontando" e che il petrolio poco altro ha portato se non inquinamento morte di agricoltura e turismo, tumori, morte e disoccupazione.

Ricchezza e progresso?

Quelli stanno dentro i film dell'ENI.

I sindaci hanno ricordato che il Pertusillo e' in uno stato di catalessi, che c'e' un nuovo costruendo Centro Oli della Total che chissa' se parte o non parte il monitoraggio dell'aria, che ci sono miasmi attorno agli impianti che trattano le "acque" di risulta del petrolio, che ci sono probabili fuoriuscite di monnezza dai pozzi di reiniezione che c'e' disoccupazione e carenza di infrastrutture, che ci sono rischi di sismicita' indotta.

A quelli dell'ENI sara' venuta una sincope.
Ben gli sta.

I tempi, cari miei sono cambiati e se fino a cinque sei anni fa potevano pensare di tirare tutto a lustro e "far vedere" ora tutto questo non si puo' piu' fare, perche' le cose si sanno, perche' non e' piu' tempo di coincidenze, perche' c'e' internet, perche' le balle e il silenzio non si possono piu' sostenere.

Bravi sindaci.

E L'ENI? L'ENI manda questo patetico comunicato stampa stile istituto Luce dove dicono che

.. i membri della Commissione Ambiente hanno visionato una delle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria adiacente al COVA e la sorgente di Tramutola, da cui fluiscono naturalmente acqua e petrolio.
 E certo, e' tutto naturale e fa bene alla salute.

L’incontro si è svolto in un clima di collaborazione e trasparenza.

Come i sindaci non invitati!


...gli indicatori ambientali mostrano una diminuzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera (in particolare SO2 e NOx), e del gas inviato alla torcia, descrivendo un quadro nel quale le attività produttive di Eni in Val d’Agri si integrano in modo sostenibile con l’ambiente circostante.

Hanno anche paura a scrivere la parola idrogeno solforato!


Il Sistema di Monitoraggio Ambientale del COVA è unico in Europa per la quantità delle componenti ambientali, dei fenomeni fisici e degli ecosistemi monitorati: aria (emissioni in atmosfera ai camini delle apparecchiature in impianto e qualità dell’aria all’esterno dello stabilimento), suolo, sottosuolo, acque superficiali, acque sotterranee, rumore, odore, attività microsismica, vegetazione, flora, fauna, biosensori e bioindicatori su un’area di 100 Km quadrati attorno al COVA.

Unico in tutta Europa? Peccato che e' sempre spento!

Il Sistema di Monitoraggio Ambientale è stato approvato dalla Regione Basilicata e dall’ARPAB e si avvale del continuo supporto di università e specialisti di prestigio.

Alla modica cifra di...?


Fanno ridere perche' tanto non gli crede piu' nessuno.







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