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Thursday, October 24, 2013

Valter Catarra, Teramo - un nome da non dimenticare




Eccoli qui i nostri novelli Ponzio Pilato: sono i membri del consiglio provinciale di Teramo sotto il presidente Valter Catarra che hanno deciso di non appoggiare i comuni di Bellante, Mosciano Sant'Angelo e Campli nel ricorso al TAR contro il governo centrale riguardante l'assegnazione del permesso di ricerca di petrolio "Colle dei Nidi" nel teramano:


VALTER CATARRA 
Presidente della Provincia di Teramo

 DAVIDE CALCEDONIO DI GIACINTO 
Assessore 

GIUSEPPE DI MICHELE 
Assessore

 VINCENZO FALASCA
Assessore

ELICIO ROMANDINI 
Assessore

 EZIO VANNUCCI
Assessore

Se ne sono tutti lavati le mani della questione petrolio nella provincia di Teramo.

Oltre a loro ci sono altri tre assessori assenti al momento della delibera, la cui posizione non e' nota:  RENATO RASICCI Vice Presidente,  EVA GUARDIANI Assessore  e FRANCESCO MARCONI Assessore.

E dunque la Provincia di Teramo resta a guardare, lasciando da soli tre piccoli comuni d'Abruzzo a lottare contro il mostro del petrolio.

Proprio degli amministratori illuminati e con a cuore il benessere dei loro cittadini.

Chissa'. Magari se uno li interpella diranno: oh si, siamo assolutamente contro la petrolizzazione, ma poi nei fatti... nei fatti non gliene importa un fico secco.

Nella nota, dicono che in data 10 ottobre i tre comuni di cui sopra hanno chiesto alla provincia  

“di voler rendere manifesto l’eventuale interesse di questa Provincia a resistere o meno
all’iniziativa intrapresa dalla parte ricorrente e, all’esito, a voler relazionare in merito alle
circostanze ed argomentazioni rappresentate dai Comuni di Bellante, Mosciano S. Angelo
e Campli nel suddetto ricorso"


La provincia ha allora interpellato il settore Emergenza - Alluvione - Viabilità - Urbanistica che comunica che:

si rileva che i ricorrenti non hanno contestato atti o provvedimenti adottati dallo scrivente Settore per cui si comunica il non interesse a resistere all’iniziativa dei ricorrenti" 

Poi hanno interpellato il settore Appalti – Turismo – Agricoltura che gli dice invece che:

“per quanto di competenza di questo Settore non vi è alcun interesse a costituirsi in giudizio in questo contenzioso”;

Cioe' che visto che i comuni di cui sopra non hanno contestato atti della provincia di Teramo, e che il settore agricoltura non ha competenza in tema di petrolio, la provincia non ha interesse a partecipare.

Votano all'unanimita'.   E chi si e' visto si e' visto.  Appunto, come Ponzio Pilato.

Arrangiatevi voi.  Noi non c'entriamo niente!

Agricoltura della provincia di Teramo? Il petrolio gli fara' bene!

Urbanistica? Sara' un vero spettacolo vedere camion e cisterne su e giu per le stradine di campagna, e se ci saranno riversamenti, e che vuoi che sia.

Ma perche' si sono tirati indietro? A parte tutto, ci avrebbero fatto un gran figurone dal punto di vista politico. Non che abbiano mai veramente fatto qualsiasi cosa per davvero contro le trivelle quelli che siedono alla provincia di Teramo. E ovviamente, non che abbia fatto grandi cose neanche il nostro lungimirante Gianni Chiodi.

Si sono tirati indietro per paura? Per comodita'? Per ignoranza? Per non mettere in imbarazzo il Cuor di Leone Gianni Chiodi?

Non lo so. So solo che dopo tutti questi anni e' inaccettabile una cosa di questo genere e che occorre non dimenticare e non fargliela passare liscia a questi pseudo-amministratori.

Occorre ricordarsi di questi nomi in tempo di elezioni e non votarli mai piu. Non meritano la nostra fiducia, i nostri soldi. Non meritano l'onore di rappresentare l'Abruzzo.

Meritano solo un pozzo di petrolio dritto dritto sotto le loro case.

Grazie al Prof. Enzo Di Salvatore che ha diffuso la nota che si puo' scaricare qui.




 


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