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Thursday, September 6, 2012

Ouarzazate e la solarizzazione del Marocco



 Ouarzazate stesso sito dove hanno girato Lawrence of Arabia e Gladiator
adesso e' la casa di Ouarzazate: il piu' grande impianto a concentrazione solare del mondo
nel deserto

Energia ad un milione di case entro il 2018, taglio di CO2 di 760,000 tonnellate l'anno. 

La tecnologia e' quella del concentrated solar power (CSP), piu' costosa dei pannelli solari normali che permettera' maggiore stoccaggio per la notte e per i giorni nuvolosi.

Il sole riscaldera' un liquido acquoso a 400 gradi. Il vapore alimentera' turbine che genereranno elettricita'. Il fabbisogno energetico del Marocco in questo momento e' per il 97% coperto da fonti fossili importate. 


La citta' di Ouarzazate ha 583,000 persone ed e' povera. L'idea e' che finalmente ci sara' elettrivita' per tutti e che sopratutto gli ospedali non debbano piu' sottostare a improvvisi tagli alla corrente.
Come segno di riconoscimento al Marocco per la pianficazione di Ouarzazate, l'ONU ha deciso di organizzare il prossimo summit sul clima il COP 22 proprio in Marocco. 








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Morocco has emerged as an early leader in developing low carbon, 
sustainable energy on a large scale, and we are proud to support their drive.
 Lessons learned from these projects will inform efforts going forward 
in the country, region and around the world.



Developing solar power is an irreversible choice for us





E cosi, mentre "Federpetroli" se la piglia con Vendola cercando di difendere l'indifendibile, mentre Passera e Clini sotterrano il cervello nella melma petrolifera,  mentre le rinnovabili in Italia sono un mostro da esorcizzare secondo Assomineraria, ENI, e le lobby trivellanti, il resto del mondo corre, senza fermarsi, e non si tratta dei soliti noti.

Il Marocco ha deciso di puntare alla grande sul sole:  pianificano di arrivare al 42% del fabbisogno nazionale di energia dal sole entro il 2020 e di diventare "leader" del settore dell'energia rinnovabile.

E non lo dicono a casaccio. Hanno i progetti e i soldi - pubblici e stranieri - per farlo.

La banca per lo sviluppo dell'Africa - la AfDB African Development Bank - ha gia' stanziato 800 milioni di dollari per incentivare investimenti privati in Marocco, fra cui un impianto di solare concentrato in localita' Ouarzazate e un programma di elettricita' integrata fra eolico e idroelettrico per portare corrente nelle zone piu' remote del paese.

L'impianto di Ouarzazate sara' il piu' grande del mondo nel suo genere, e operera' a 500 MegaWatt a pieno regime nel 2015. Gli investimenti coinvolgono anche enti tedeschi e francesi, europei e la banca mondiale, tutti interessati ad investire in Marocco.

Il solare concentrato si basa sull'uso di pannelli parabolici per catturare maggiore quantita' di energia, come gia' in atto in varie localita' del mondo ma a scala piu' piccola. Oltre ad Ouarzazate ci saranno altre centrali a Ain Bni Mathar, Foum Al Oued, Boujdour and Sebkhat Tah.

La cosa interessante pero' e' il ragionamento che fanno alla base in Marocco: i prezzi sono alti, e per eseguire questi progetti - nuovi e ambiziosi - ci vogliono piu' soldi che per una centrale convenzionale a fonti fossili, quasi il doppio.

Ma si ricorda che questi investimenti saranno utili per fare aumentare competenze e conoscenza, che i costi saranno ridotti sul lungo termine, man mano che le tecnologie diventano diffuse. Ci si aspetta che altri piccoli e medi investitori locali seguano l'esempio. Infatti in Marocco e' gia' tutto un pullulare di piccoli impianti alimentati dal sole in tutto il paese.

In Marocco gia' nel 2007 producevano il 10% dell'energia da fonti rinnovabili e hanno deciso di lanciarcisi in maniera cosciente e decisa qualche anno fa.

Il "Solar Plan" del Marocco infatti e' un progetto ambizioso che risale alla fine del 2009 e dove si punta tutto sul sole. Il ministro dell'energia Amina Benkhadra a suo tempo disse che il governo avrebbe fatto di tutto affinche' il programma avesse successo tramite investimenti interni e capitali stranieri.

Dicono che intendono diminuire le loro importazioni di petrolio e di emissioni di anidride carbonica e che vogliono usare in Marocco le migliori e piu' avanzate tecnologie dal resto del mondo.

Per celebrare, nel giugno del 2012 il primo volo senza petrolio in Africa e' atterrato a Rabat dalla Svizzera, sponsorizzato dall'agenzia marocchina per l'energia solare. L'aereo era guidato dall'avventuriere Bertrand Piccard che dice:

We came here out of admiration for Morocco’s pioneering solar energy program. It was perhaps the most beautiful flight of my life. I have dreamed since I was a child of flying without using fuel.

Proprio come Passera e Clini, eh!

Non male per un paese del terzo mondo, no?  Ma che tristezza pensare che in anni recenti io almeno non ho sentito mai l'Italia dire di voler essere leader di niente e poi mettere un piano in programma.

Ecco invece, leggere di queste cose - dal Marocco addirittura - porta speranza. Magari non ci riusciranno a fare tutto, ma sono partiti, ci provano, ci credono. Iniziano, senza paura. Usando quello che hanno - il deserto.

E noi?  Noi no. Noi avremmo distese intere di tetti di condomini e di capannoni scoperti da riempire di pannelli solari, portando lavoro, progresso, ed energia. Ma no, noi vogliamo le trivelle e non il sole: mica siamo la Germania, mica siamo il Marocco.

A noi ci piace essere petrolizzati e non solarizzati.



2 comments:

Anonymous said...

Forse perché la Germania ed il Marocco non hanno una goccia di petrolio, mentrecl'Italia ha le più grosse riserve di idrocarburi dell'Europa continentale, ed e' veramente aberrante e demagogico continuare a sostenere che ne possiamo fare a meno....

davide said...

se pensiamo che il pd auspica una nuova candidatura di passera per il prossimo governo,
capiamo il livello di lungimiranza della nostra classe politica..
siamo alla frutta!