Finalmente ce l'abbiamo fatta e il merito e' tutto di noi persone "normali"
Appena vista la pagina dei petrolieri su il Centro in data 3 Agosto, c'e' venuta incredulita' e rabbia di fronte a tante bugie e tentativi di farci il lavaggio del cervello. La pagina dei petrolieri e' qui a fianco e la Confindustria ne ha mandato copia elettronica a tutte le aziende d'Abruzzo. Pensavano che dal fondo delle loro tasche sarebbero riusciti a scalfire la nostra determinazione e il nostro essere persone e non sudditi.
Si sbagliavano!
Per tre settimane c'e' stato un intensissimo coordinamento fra tutti noi attivisti d'Abruzzo - Stefano, Claudio, Fabrizio e Gemma da Teramo, Assunta da San Vito, Barbara, Antonio, Giosue' e Nino da Francavilla, Ilaria da Pescara, Fabrizia e Pasquale da Ortona, Ludovica e Rocco Bat da Giulianova, Lulu', Roberto e Silvia da Lanciano, Danilo da Boston. Ciascuno ha messo il suo piccolo contributo che fosse contattare il proprio sindaco, fornire aiuto grafico, contattare cantine o altri enti.
E cosi' oggi 28 Agosto esce su Il Centro d'Abruzzo una pagina in cui rispondiamo a lor signori con tutta la forza dell'Abruzzo civile.
Ci sono le province di Pescara, Chieti e Teramo, oltre 30 comuni, ditte, e associazioni di categoria che hanno dato logo ed approvazione. Il vero lavoro l'hanno fatto pero' fatto tutte le persone di cui sopra che hanno dato l'anima.
Grazie a tutti!
Ecco qui il comunicato stampa che ho mandato sulla questione proprio adesso. Per non-Abruzzesi, il perche' di questa pagina informativa su Il Centro e' spiegato nel comunicato seguente.
ALLA PETROCELTIC, ALL'ENI, ALLA BUONEFRA, ALLA HALLIBURTON, ALLA MEDITERRANEAN OIL AND GAS, ALL'ASSOMINERARIA, ALLA CONFINDUSTRIA:
TORNATEVENE A CASA VOSTRA!
TORNATEVENE A CASA VOSTRA!
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Comunicato stampa:
In data 3 Agosto 2010, le ditte petrolifere che programmano di trivellare l’Abruzzo, fra cui Petroceltic, Forest Oil Corporation, Halliburton e Mediterranean Oil and Gas, hanno acquistato una pagina pubblicitaria su Il Centro d’Abruzzo, il Tempo ed il Messaggero, spiegando le proprie `ragioni’ e chiedendo un ‘dialogo’ con la popolazione, senza il quale, secondo loro, ‘sviluppo e progresso’ non sono possibili.
Queste ditte sono per la maggior parte straniere, di cui quasi nessuno aveva mai sentito parlare prima in Abruzzo. Altri firmatari sono la Confindustria e la sua associata Assomineraria, che rappresenta gli interessi dei petrolieri operanti in Italia, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, e la Buonefra.
Gli abruzzesi, cittadini e amministratori, non credono alle 'ragioni' di pura propaganda del petrolio e del gas, ma a quelle sincere della salute e della qualita’ della vita, come ricordato piu’ volte dall’intera Conferenza Episcopale d’Abruzzo e del Molise.
Gli Abruzzesi lo ribadiscono ora forte e chiaro, in sei punti illustrati in una pagina che comparira’ su Il Centro d’Abruzzo il 28 Agosto 2010.
Gia’ in data 8 Agosto 2010 Legambiente, WWF, Agesci ed altri gruppi ambientalisti e civici hanno risposto per le rime ai petrolieri.
Ora lo fanno all'unisono 34 comuni, le province di Chieti, Teramo e Pescara, la Confcommercio, Assoturismo, la Confesercenti, la Federazione Autonoma Balneatori, la Cantina Tollo, la Confederazione Italiana Agricoltori, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, e il Consorzio di Tutela del Montepulciano d’Abruzzo e il Consorzio della Costa dei Parchi.
Le ditte petrolifere sono state le prime a sottrarsi al dialogo, tenendo nascosti i loro progetti ai cittadini mentre venivano spiegati nei minimi dettagli agli azionisti oltreoceano, propagandando il centro oli di Ortona come fosse un frantoio, e rifiutando il confronto diretto con gli esperti veri sui temi della salute, dell'inquinamento e dei danni economici che l'industria petrolifera inevetabilmente portera' con se.
L’Abruzzo non vuole diventare un campo di petrolio, ed e’ ben conscio che aprire ad un solo progetto minerario significhera’ iniziare una progressiva trasformazione verso la sua irreversibile petrolizzazione, come gia’ accaduto in Basilicata.
Proprio in questi giorni dal suo centro di Erice, il pluripremiato e notissimo fisico Antonino Zichichi si e’ espresso duramente contro le trivellazioni petrolifere perche’ troppe le incognite del sottosuolo terrestre e dei fondali marini.
Duole ancora una volta notare il silenzio dell’amministrazione regionale, guidata da Gianni Chiodi, che non ha ancora saputo o voluto trovare una soluzione definitiva al problema della petrolizzazione di tutto l’Abruzzo, ne’ farsi interprete della volonta’ popolare presso i vari uffici ministeriali. Volere e’ potere.
La pagina e’ stata acquistata con fondi messi a disposizione da cittadini, amministrazioni, associazioni di categoria ed aziende coscienziose e lungimiranti che ringraziamo.
L’Abruzzo ha bisogno di abbracciare il futuro con coraggio e non di trivellare il cuore verde d’Europa.
MRD
11 comments:
però....
bravi!
ps il volantino delle ragioni balorde dei petrolieri non si apre. se fosse possibile, sarei curioso di leggerlo. giusto per ridere un po'!
nb povero chiodo: da roma gli hanno detto che se si avventa a dire una sola parola contro il petrolio,perde la poltrona(nel cassetto feltri ha un dossier anche per lui!).
funziona così tra mr.b ed i miserabili sudditi del pdl..
ho lo scan del comunicato da qualche parte - appena lo trovo lo carico, ora vado a dormire - stanca morta, giornata lunga.... ciao!
siamo noi a ringraziare te MR, che ci dai esempio di instancabilità. e grazie anche tanto a Ines e inesauribile Fabrizia, Ludovica e tutti gli altri incredibili e disinteressati amanti della propria terra. Ilaria
le ragioni dei petrolieri:
http://apocalisseitalia.blogspot.com/2010/08/le-ragioni-dei-petrolieri.html
merci.
rivaluto la figura degli anonimi!!!
NB il 1° settembre 2010 è la V GIORNATA DELLA SALVAGUARDIA DEL CREATO
considerando che l'apartheid in sudafrica è stata dichiarato ufficialmente dalla chiesa sistema di peccato solo circa 20 anni fa,
con l'ambiente ci è andata di culo!
una chicca.
tra le aziende sottoscriventi volantino petrolieri c'è anche il logo della
si-eco-service, ed il suo motto:
Sieco Service Srl, sicurezza, ecologia e misura.
Sieco Service, safety, environment and measure.
AH AH AH AHHH AAAHH
davide, se ora clicchi sulla figura dei signori di Oil and Gas dovresti vedere la pagina grande, sui link qui a destra.
vogliamo parlare della Eco-petroli? In Abruzzo si puo', basta chiedere a Lucio Petrocco....
-oui,oui,merci. je demande.
in effetti, ogni giorno non c'è pubblicità in cui non vengano usati termini come bio,eco,green,verde, e pure e "pulito"(?), in maniera del tutto impropria.
però usare eco con il petrolio è veramente da sfacciati !!
-tg:a causa dell'ultimo sciame sismico(fino a 3 ML) gli amici abruzzesi, giustamente allarmati,cercavano di denunciare ai giornalisti ritardi e mancanze, mentre chiodo continuava a ripetere agli stessi giornalisti che c'è una barca di soldi a disposizione...(?)
speriamo almeno non si areni in qualche paradiso fiscale.. :-(
ecco qui
qui
e poi qui
non ho parole.
rabbia tanta,ma sana.
o quasi.
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