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Wednesday, March 18, 2009

Federparchi o federpetrolio?


Gianfranco Giuliante e' il presidente (?) del Parco Nazionale della Majella. E' anche stato appena eletto all'unanimita' come vicepresidente nazionale di Federparchi.

Questo e' quello che Patrizio Schiappa, il segretario regionale di Ambiente e Vita (mai sentiti nominare!) dice di lui a Prima da Noi. Secondo Schiappa l'elezione di Giuliante rappresenta:

"il riconoscimento più evidente dell’eccellente lavoro svolto da Giuliante sia come dirigente apicale di “Ambiente e/è Vita” sia come Presidente del Parco Nazionale della Majella".

Notare l'uso di parole arzigorose e auliche. Un dirigente apicale mi fa pensare al lavoro diuturno del buon vecchio Remo Di Martino. Comunque, Schiazza continua dicendo che l'attivita' di Giuliante e' da sempre

"caratterizzata per l’attenzione rivolta ai criteri di gestione e salvaguardia delle aree protette."

Ah si? E dov'e' Giuliante nella lotta all'Abruzzo petrolizzato? E dov'e' la Federparchi, Ambiente e Vita, o Mr. Patrizio Schiazza a sporcarsi le mani con il popolo? Qualcuno li ha mai visti? Qualcuno li ha mai sentiti? Dov'e' e' l'attenzione di Giulinate per quella meta' d'Abruzzo che rischia di essere ingoiata dal petrolio? Ha mai aperto bocca per promuovere la salvezza della costa teatina? Per farsi promotore dell'instaurazione, perimetrazione sia di quel parco che di quello marino, a Cerrano, vicino a Pineto?

Ma lo sa Giuliante che la Shell sta cercando di andare a trivellare LettoManoppello? Lo sa che molti permessi estrattivi ricadono anche dentro il parco Nazionale della Majella? C'e' mai stato lui in Baslicata dove i pozzidi petrolio hanno inquinato le falde acquifere del Parco Nazionale della Val D'Agri?

Cosa fa Federparchi oltre alle belle parole e all'autocelebrazione di quanto siamo bravi e belli?

Ma Giuliante sa benissimo cosa fa: tace perche' non gliene importa un fico secco della natura e dell'Abruzzo. La poltrona e' l'unico ambiente che ama. In questa intervista infatti dice:

"Bisogna fare una scelta intelligente - che non soffra di un pregiudizio "ecologico" - e non si deve negare la necessità che i "pozzetti" vadano messi da qualche parte per poter vivere e lavorare tutti quanti".


Questo qui non sa cosa dice! La parola SCELTA significa che non puoi seguire due strade in conteporanea: o fai l'Abruzzo verde o fai l'Abruzzo minerario. Non ci sono alterantive. O vuoi la salute del parco o vuoi ci i 'pozzetti' dentro.

Caro Giuliante, non abbiamo necessita' di pozzetti o di scelte petrolfiere intelligenti. Abbiamo invece necessita' di amministratori istruiti, lungimiranti, innamorati della terra, della gente, della verita'. Abbiamo biosgno di uomini liberi, e non di gente ignorante. Abbiamo bisogno di gente che invece di rincorrere le ultime goccie di petrolio del pianeta, sappia guardare al futuro liberi dai giochi di potere, di politica e che sappia dire no ai tarallucci con petrolieri, cementificatori e affaristi di ogni genere. Il petrolio non porta lavoro, ma solo malattie e distruizione.

Arrivera' la fine di questa gente, e' inevitabile. Sono vecchi nelle apparenze, nei modi di fare, nelle idee. Sono vecchi e inutili. Gianfranco Giuliante, Nicola Fratino, Remo Di Martino, Daniela Stati, Mauro Febbo, Gianni Chiodi, Daniele Toto. A modo loro questa gente ha dimostrato nei fatti di volere l'Abruzzo petrolifero. Non meritano l'Abruzzo, sta a noi farglielo capire.

Ringrazio con affetto ed amicizia Lorenzo del blog Allegria di Naufragi che mi ha segnalato l'esistenza di questo personaggio e del suo amore per l'Abruzzo. Ecco il video del Presidente (?) del Parco Nazionale della Majella:

8 comments:

Anonymous said...

l'unico pozzetto che serve all'abruzzo e' quello di un maxi scarico fognario dove buttare certi personaggi.

1 - chi crea questi enti inutili
2 chici mette certa gente al comando ?

wanadobee said...

Mandiamo una mail di protesta al parco della majella:

info@parcomajella.it

Anonymous said...

Scusatemi, ma la scelta di Giulinte l'ha fatta Berlusconi , visto che la maggioranza degli italiani gli ha dato la maggioranza assoluta in Parlamento. Forse non è poi così vero che sinistra e destra sono uguali nei programmi e nelle persone, qualche distinzione bisogna farla. E comunque non è davvero consolante far notare certi errori di valutazione. La situazione è seria e vi segnalo l'incontro che si terrà sabato ore 16 a Nereto presso la Sala Allende organizzato da Nuovo Senso Civico. Anche secondo me siamo in molti, l'importante è finalmente coordinarsi. Viviana

Anonymous said...

Ma che intervista "illuminante" !!
Sembra di sentir parlare don circostanza di siloniana memoria.
Ma per favore un minimo di coraggio, un minimo di rispetto verso i cittadini. Possibile che ci siano ancora così tanti politicanti e loro amici a non voler capire che la misura è ormai colma ?????
Ancora a tentare di far passare sotto traccia uno scempio con la scusa dell'energia, del lavoro ed altre SCUSE simili???? Si dica chiaramente che le leggi, gli interessi diffusi, la salute tutelata dall'art. 32 della Costituzione, il futuro dei nostri ragazzi NON FREGANO A NESSUNO. NOI IL PREGIUDIZIO E L'IDEOLOGIA ECOLOGIA, NON SAPPIAMO COSA SIANO.......MA SAPPIAMO PER CERTO CHE DIFENDEREMO A COSTO DELLA NOSTRA STESSA VITA LA NOSTRA AMATA REGIONE E I NOSTRI FIGLI DA COLORO CHE VOGLIONO PORTARE IL PEGGIO CHE POSSA ESISTERE IN AMBITO ENERGETICO, L'INVOLUZIONE RAPPRESENTATA DAL PETROLIO CONTRAPPOSTA ALL'EVOLUZIONE RAPPRESENTATA DA FOTOVOLTAICO, EOLICO, GEOTERMIA, BIOMASSE, CORRENTI MARINE, MICROIDROELETTRICO ECC.ECC. !!!
SinceraMente siamo stufi di chiacchiere sterili noi non tentenniamo affatto, sappiamo di avere dei diritti sacrosanti e sappiamo anche che ci vengono negati ripetutamente ad es. BASTA a dire che in materia di energia decide tutto il govermo centrale.
Art. 117 della Costituzione: ....... " Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: ....... produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia......". Questo significa che se al governo della Regione ci sono Politici, e non politicanti, a cui sta a cuore il proprio territorio e i propri corregionali, questi si batteranno affinchè anche per l'Abruzzo come per la Toscana ed altri luoghi ( es. Paderno D'Adda ), si decida di VIETARE ALMENO PER 30 ANNI LA TRIVELLAZIONE DI POZZI SENZA NEPPURE UN PIANO OMOGENEO, OLTRETUTTO IN UN TERRITORIO AD ELEVATO RISCHIO SISMICO OLTRE CHE A RISCHIO SUBSIDENZA. Come potete ben vedere di motivi per lottare ce ne sono a iosa.
Salute a tutti.

Anonymous said...

CONTINUO A NON CAPIRE SE SIAMO IN UN BAR A FARE DUE CHIACCHIERE SUI PRONOSTICI DELLE PARTITE E SULLE SCELTE DEI DIRIGENTI DELLE SQUADRE.
QUESTA GENTE A NOI COME CI CALCOLA.
SIAMO IL POPOLO.SIAMO LORO SUDDITI.SERVI, IMMONDIZIA,SACRIFICI UMANI,STOLTI,CREDULONI SENZA SPERANZA.ECCO QULLO CHE PENSERA'OGNUNO DI QUESTI SIGNORI.
SIAMO VERAMENTE TANTI? E ALLORA FACCIAMOGLIELO VEDERE !?
CARLO CICCIONI

Anonymous said...

Centro Oli: tradimento elettorale

Non immaginavo, pero’, la possibilita’ che Chiodi si rendesse fino a questo punto complice dei progetti dell’Eni e di Berlusconi, addirittura rinnegando il suo stesso voto espresso in Consiglio Regionale.

Dopo i 45 giorni fissati dal Consiglio Regionale, sono scaduti inutilmente anche i termini processuali stabiliti per la valida costituzione in giudizio della Regione Abruzzo nel ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge "blocca centro oli", promosso dal Governo Berlusconi.

Evidentemente esistono poteri diversi da quelli di rappresentanza degli interessi del popolo abruzzese che lo condizionano pesantemente in alcune azioni o, come in questo caso, omissioni.

Con questa omissione Chiodi, oltre a tradire gli impegni assunti in campagna elettorale, ha anche violato l’art. 13 dello Statuto della Regione Abruzzo, che lo vincola nelle sue scelte alla attivita’ di indirizzo espressa dal Consiglio Regionale.

Ed il Consiglio Regionale, con il suo voto, aveva deciso all’unanimita’ che la Regione doveva costituirsi nel giudizio di fronte alla Corte Costituzionale per difendere l’unica legge che ad oggi impedisce la realizzazione del centro oli di c.da Feudo.

A questo punto il Presidente del Consiglio Pagano deve dire agli abruzzesi se intende sanzionare politicamente il comportamento del Presidente della Giunta o se intende consentire che il Consiglio Regionale, con quello che costa ai cittadini abruzzesi, possa anche in futuro permettersi di assumere decisioni che poi cadono nel vuoto.

fonte:http://www.carlocostantini.it/

Angelo said...

Concordo con Ciccioni. La megamanifestazione è assolutamente una necessità. Bisogna far tremare le fondamenta che reggono quelle poltrone immediatamente.

Anonymous said...

Bruxelles, 19 marzo 2009
Italia: la Commissione procede nei confronti dell’Italia per mancato rispetto della legislazione sull’ambiente
La Commissione europea procede contro l’Italia in relazione a due casi di violazione della legislazione UE per la tutela dell’ambiente. Nel primo caso lo Stato membro non si è pienamente conformato a una sentenza della Corte di giustizia europea che ha condannato l’Italia per non aver adottato la totalità delle disposizioni applicabili alle discariche di rifiuti. La Commissione si accinge quindi a inviare all’Italia un primo avvertimento scritto a norma dell’articolo 228 del trattato; in caso di inadempienza lo Stato membro potrebbe incorrere in un’ammenda. Nel secondo caso, riguardante le procedure di valutazione dell’impatto ambientale per alcune grandi opere, la Commissione si appresta ad inviare all’Italia un ultimo avvertimento scritto a norma dell’articolo 226 del trattato.

Il commissario europeo per l’ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato al riguardo: “Scopo della normativa ambientale dell’UE è prevenire i danni all’ambiente e ridurre al minimo i rischi per la salute dei cittadini europei. Per garantire ai cittadini la massima protezione sollecitiamo l’Italia a porre rapidamente rimedio alle carenze di alcune norme nazionali in materia ambientale, allineandole a quelle europee.”

fonte: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction
.do?reference=IP/09/419&format=
HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en