.

.

Friday, February 29, 2008

L'ENI ha paura, noi no


Lamberto Quarta, il segretario di Ottaviano del Turco, riporta che l'ENI ha intenzione di portare avanti un "contenzioso con la regione".

In poche parole vogliono far causa alla regione Abruzzo per avere perso soldi e tempo da noi, visto che avevano tutte le autorizzazioni necessarie per trivellare. L'ENI si dichiara anche aperta a dialogare con il Mario Negri Sud, che secondo loro "esprime posizioni molto meno contrarie a quanto detto". Propongono un ridimensionamento, riaffermando una "piena compatibilita' con la tutela della salute e dell'ambiente".

L'ENI inizia ad avere paura, ad essere nervosa e a tirare fuori le unghie. E sapete perche'? Loro non vogliono che queste cose si sappiano in giro ed hanno prima iniziato con le buone, pensando che "tanto cosa vuoi che contino quei quattro gatti di Ortona" ora invece che siamo tanti e ci facciamo sentire, alzano i toni della discussione, e mostrano un po' piu' di prepotenza.

Molte delle loro affermazioni non sono vere. Ricordo che il Mario Negri Sud stimo' che le emissioni potevano essere anche di venti volte superiori rispetto ai dati forniti dall'ENI. Un fattore di ordine VENTI sugli stessi dati, nel mio dizionario, sono conclusioni
CONTRARIE a quelle dell'ENI, e non si possono taroccare con parole e riattoppamenti vari. Per la salute dell'ambiente e dell'uomo, ho solo da dire: VIAGGIO A VIGGIANO. Le immagini parlano da sole.

Fratino, Di Martino: avete anche questo sulla coscienza, se ve n'e' rimasta una. Ripeto: assieme a Del Turco, la responsabilita' di questo disastro e' vostra e dovreste veramente chiedere scusa alla gente, impegnarvi a trovare una soluzione adesso, e pensare seriamente a offrire la guida dell'elettorato a qualcuno che abbia piu' lungimiranza e buonsenso di voi.

E' anche vero che l'ENI non si e' comportata bene - hanno mentito alla gente, hanno omesso varie documentazioni (vedi la valutazione d'impatto ambientale), non si sono preoccupati mai di informarci e dunque angeli non sono. A me il responsabile per la trivellazione del centro sud, Lorenzo Fiorillo, disse "noi vogliamo venire in Abruzzo bussando alla porta, perche' questa non e' casa nostra." Denunciarci e' proprio un modo elegante di venire in casa nostra!

Noi cosa possiamo fare? Come popolo NON DOBBIAMO MOLLARE di fronte a queste considerazioni. Non dobbiamo avere paura ora. Noi il centro petroli non lo vogliamo ne' ora ne' mai, ne' piccolo ne' grande. Lo sappiamo che l'ENI opera cosi': con l'inganno, la prepotenza. Fanno cosi dappertutto, in Nigeria, in Kazakistan, ma anche in Italia. Ricordo che a Viggiano si e' partito con 5 ettari e ora ne sono 15. Ricordo che hanno intenzione di chiudere Falconara e trasferire tutto in Abruzzo. Ricordo che a Gela nascono bimbi deformi. Ricordo che l'idrogeno solforato causa tumori. Ricordo che l'ENI ha piu' di venti permessi per trivellare in tutto l'Abruzzo. Questi non si accontenteranno. Hanno progetti in grande, e in peggio, per la nostra terra.

Come popolo, siamo veramente investiti di una lotta piu' grande che Ortona, che abbraccia tutto il modo di vivere e di essere della regione Abruzzo. Non molliamo. Che l'ENI faccia tutto quello che vuole fare, anzi se ci denunciano e' anche meglio: avremo risonanza internazionale. L'ENI si fregia tanto di essere una compagnia
che protegge e ama l'ambiente. Ma ve l'immaginate la stampa straniera che annuncia, e gli azionisti stanieri che leggono: "L'ENI porta in causa i cittadini d'Abruzzo perche' vuole costruire una raffineria in mezzo ai vigneti?". Faranno veramente una figuraccia e li si che avranno paura.

Non molliamo ed andiamo avanti senza paura, vi prego.

10 comments:

Anonymous said...

L'Eni minaccia contenziosi solo per sollecitare, spaventandoli, quei tre politici di merda a sbrigarsi a prendere una decisione. Ognuno ha il governo che si merita e noi purtroppo abbiamo questi, oggi. Se non si decide una buona volta di mandarli a casa a calci in culo, sarà sempre così. Questi signori ci hanno venduto per una barca di milioni di euro, non per i soliti 12 denari e adesso non sanno cosa fare. Tacciarli di "dilettantismo" è offendere i dilettanti della politica nazionale italiana.

Anonymous said...

sono ca... loro....se ci hanno venduti ricaccino i soldi loro..

cmq secondo il prof . damiani il Via è nullo...quindi è come se l'eni non avesse le carte in regola..quindi quali soldi dovrebbe kiederci?

maria rita said...

Anche secondo me, fanno cosi solo per spaventarci - ma noi non siamo mica scemi! Guardate cosa disse l'ENI nel 2001 riguardo i pozzi abruzzesi:

"La scoperta è comunque una positiva ripresa per l'esplorazione di idrocarburi in Italia e soprattutto incoraggia a continuare la ricerca in quest'area relativamente poco esplorata."

Dunqye, Ortona e' solo l'inizio. Tutto il testo della dichiarazione ENI e' riportato qui:
www.apocalisseitalia.blogspot.com

Questi vogliono davvero trivellare tutto l'Abruzzo!

wanadobee said...

Se la loro ultima minaccia e' un contenzioso allora sono proprio messi male, questi hanno usato tutte le cartuccce e non ce ne sono piu'.

Del Turco - Fratino - Di Martino sparite per il bene dell'Abruzzo.

PS http://apocalisseitalia.blogspot.com e' senza www

Anonymous said...

pensate che ad ortona mandano in giro operai di queste ditte ( ben pagati...) a dire tranquilli che non fa niente...come hanno fatto a viggiano..usano sempre le stesse subdole tattiche...

STAVOLTA CON UN FINALE DIVERSO..

LA NUOVA BATTAGLIA DI ORTONA...

NOI NON MOLLIAMO..

E' N' I mbroglio...

Anonymous said...

il classico di ortona ha organizzato un sit in davanti al comune...ottima partecipazione considerando il numero degli iscritti...ne erano quasi 200...su nemmeno 300 studenti...direi ottima..cmq si vocifera che la prox settimana la consulta provinciale degli studenti dovrebbe scendere in piazza di nuvo...

E' N' Imbroglio..

Anonymous said...

la triade Eni-del turko-fratino è ormai alla frutta se minaccia denunce, ogni azienda sa che esiste il rischio d'impresa se in un investimento qualcosa va male.
e questa cosa si sta mettendo veramente molto male per Eni...
grazie a tutti noi...
l'Eni ha fatto risvegliare negli abruzzesi l'orgoglio per la propria terra, molto amata anche da chi abruzzese non è.
Diversi turisti stranieri(inglesi, svedesi, danesi, olandesi, tedeschi, scozzesi, americani ecc.) apprezzano il nostro territorio, investendo i propri risparmi per l'acquisto di terreni e rustici da destinare ad attività turistico recettive, nel solo mese di Febbraio ho avuto 178 richieste di immobili nella provincia di chieti...
Quindi se il resto dell'europa crede nel' Abruzzo Regione verde un motivo ci sarà.
non molliamo.
P.P. agente immobiliare

ps. naturalmente non lo faccio solo per il mio lavoro, chi mi conosce lo sa...

maria rita said...

Caro agente immobiliare (si lo so chi sei - e ti abbraccio affettuosamente),
la cosa triste di quello che dici e' che tutta questa bellezza cosi apprezzata all'estero, non e' coltivata. Mi spiego: anche io sento spesso dire il Montepulciano e' buono, l'Abruzzo e' bello, l'olio abruzzese e' dei migliori.
Ma tutto nasce quasi casualmente, con passaparola, o grazie alla curiosita' di qualche gionrnalista straniero che si ritrova in Abruzzo causlamente. Non c'e' una poltiica seria di promozione dell'Abruzzo - e' qui che occorre investire, e non sul petrolio!
Pensa, se comprassimo una pagina sul New York Times, o sul Times di Londra, a dire venite da noi che qui si vive e si mangia bene, quanto maggior influsso turistico potremmo avere? Se veramente creassimo delle strutture migliori per chi arriva - servizi in inglese, recupero di cittadine sperdute si montagna, valorizzazione della nostra storia e tradizioni, io credo che diventeremmo una nuova Toscana...

Buon lavoro. PS: sono contenta che al classico fossero in tanti. In generale sono davvero commossa dell'impegno dei giovani e questo mi da speranza per il futuro. Mr. Abruzzo No Triv e Mr. No centro oli sono davvero dei tesori. Ciao!

Anonymous said...

l'eni trema.....l'aquila stiamo arrivando...

Tatone Massimo said...

ok va bene l'eni chiederà i danni alla regione???noi chiederemo i danni morali all'eni, che hanno causato e migliaia di persone