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Saturday, February 2, 2008

Incontro con l'ENI


"We believe in technological development that respects the
individual and the environment " - www.eni.it

Il 18 Gennaio del 2008, su invito del direttore dell'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente (l'ARTA) di Pescara,
ho incontrato per la prima volta alcuni dirigenti e consulenti ENI per confrontarci sul tema Centro Oli. L'ENI si e' presentata con quattro rapresentanti ufficiali, fra cui:

Paolo Andreussi - consulente ENI, professore di Ingegneria Ambientale
Lorenzo Fiorillo - dirigente del reparto Exploration and Production (E&P) ENI
Giusto Manfredi - dirigente del reparto E&P ENI
Gianni Morale - ingegnere della TEA sistemi SpA.

La TEA e' un'azienda che fa capo al Consorzio Ricerche di Pisa di cui Andreussi e' direttore. Il Prof. Andreussi e' consulente ENI da 20 anni. Oltre alla sottoscritta c'era anche un rappresentante del Mario Negri Sud (MNSud), Tommaso Pagliani ed altri rappresentanti dell'ARTA. Ecco cosa ho sentito e contro cui ho spesso protestato.

1) Come tutti sappiamo ormai, fra i dati dell'ENI e quelli del MNSud ci sono delle discrepanze. Il MNSud stima che i gas nocivi emessi dal proposto centro petroli possono essere anche 20 volte superiori a quelli stimati dall'ENI. Il Prof. Andreussi sa perche' ci sono queste discrepanze. E' molto semplice: il Mario Negri Sud ha usato un modello vecchio e sbagliato. L'ENI invece ne usa uno molto migliore e sofisticato. Il magnanime prof. Andreussi ha poi invitato una delegazione del MNSud a fargli visita a Pisa cosi' potra' insegnargli lui come si fanno questi studi per bene. Condiscendenza senza fine.

2) Successivamente il Prof. Andreussi ha anche affermato che loro hanno basato le loro analisi su un solo punto di emissione di gas, invece che di quelli effettivi che possono variare da quattro a quattordici. Gli inquinanti, dice lui, erano cosi bassi, che non valeva la pena di sprecare tempo ed energia per fare un' analisi globale. La mia mente di scienziato e' andata in fibrillazione davanti a tanta superficialita'.

3) Il Sig. Fiorillo ha detto che forse un po' di agricoltura verra' persa, ma questo e' il prezzo da pagare per avere energia nelle case. Senza questo centro, ci potrebbe venire a mancare il riscaldamento d'inverno. La puzza secondo Fiorillo non c'e'. A Viggiano c'e' solo qualcuno che ha l'odorato un po' piu' fine. La Gazzetta del Mezzogiorno che riporta un articolo sulla puzza costante, dice bugie. A Falconara ci sono le sirene che squillano per avvertire la gente quando non e' piu' sicuro restare al mare, ma questo e' per il beneficio del popolo e poi, alla fine, a parte un po di paura, non e' successo mai niente di grave. L'agricoltura e' fiorente, sia a Viggiano che a Trecate. I bimbi di Gela continuano a nascere deformi, ma quelli erano altri tempi, ora le cose stanno cambiando. Mancava solo da dire che l'idrogeno solforato fa bene alla salute.

4) Non e' compito dell'ENI informare la gente, secondo Fiorillo. Io invece, secondo Andreussi, faccio terrorismo. E siccome sono "cosi' giovane", mi danno un consiglio per la mia carriera: "signorina, cerchi di avere la mente un po' piu' aperta." Devo davvero commentare?

5) Non bisogna guardare all'America, secondo Fiorillo, dove gli impianti di Viggiano sarebbero fuoriliegge per le alte emissioni e dove centrali petrolchimiche non si costruiscono da oltre trent'anni. Perche' la loro e' una realta' diversa. Si, ma i polmoni degli Americani sono uguali ai nostri o forse quelli degli Abruzzesi sono speciali?

Sono uscita da questo incontro di cinque ore distrutta emotivamente. Questa era gente che secondo me non c'e' stata mai ne' ad Ortona ne' al Feudo e che non ha la minima idea di cosa distruggeranno. Parlavano in modo cordiale ed affabile, ma con distacco, un forte senso di superiorita', e spesso in cattiva fede, almeno secondo me. Non hanno mai mostrato un minimo di amore o di conoscenza vera dell'Abruzzo, della nostra realta'.

Di rispetto per l'individuo e per l'ambiente, cosi' bellamente decantato nel sito web ENI, io quel giorno ne ho visto ben poco.

6 comments:

RicardoKakà said...

Grazie!
Grazie!
Grazie!

Lei ha capito male,non deve avere la testa un pò piu' aperta...ma la tasca!A questo si riferivano quei signori.

Poi non ho ben capito,i rilievi del MNSud sono obsoleti.Ok,magari sarà così rispetto a un colosso dell'energia come l'ENI.
Poi cosa leggo?Che nei loro calcoli hanno omesso quelli relativi ad alcune sostanze poichè le ritenevano irrilevanti?Questa è la(LORO) nuova tecnologia?
MERCENARI!

In merito ad un eventuale piano di sviluppo del centro,non hanno detto niente?Quale sarà il destino della struttura?Silenzio...di sicuro,dottoressa,lei avrà ricevuto silenzio in merito...

maria rita said...

Hanno solo detto che dal punto di vista ingeneristico (parole dell'ingegner Morale) il centro e' perfetto, e sicuro e che non dobbiamo aver timori. Hanno anche detto che per loro questo in Abruzzo e' un investimento importante.

Mi sono dimenticata di aggiungere che lorsignori hanno anche detto che c'e' una parte di popolo che li appoggia: coloro che gli hanno vendute le terre!

Si, gliele hanno vendute, ma con l'inganno. Sono arrivati a dire ad alcuni contadini che gli avrebbero lasciato gli ulivi e le vigne e che il loro era solo uno stoccaggio sotterraneo! Ma vi pare rispetto per gli individui questo?

wanadobee said...

Allucinante la montagnate di cretinate che hanno detto, vorrei solo che le avessero dette davanti a una telecamera cosi' potevamo ridere tutti...

Ti faccio un regalo, questa e' l'introduzione della tesi di laurea di uno studente del paraculato, si il super esperto, il superconsulente:

INTRODUZIONE
Nell’industria del petrolio con il termine “Blow-out” si indica la fuoriuscita
incontrollata di idrocarburi liquidi e di gas da un pozzo, sia in fase di
perforazione che di produzione.
La presente tesi si colloca nell’ambito del “progetto Blowout”, sviluppato da
ENI con il supporto tecnico-scientifico di TEA Sistemi. Il progetto ha come
obiettivo lo sviluppo di modelli matematici capaci di valutare le conseguenze
di questo tipo di incidente, sia per quanto riguarda le aree interessate dalla
dispersione dei gas esplosivi e tossici sia per quanto riguarda la ricaduta al
suolo delle eventuali piogge di idrocarburi liquidi.


Come dire, e' tutto ok ma intanto ricaviamo 2 equazioni che non si sa mai....

(fonte: etd.adm.unipi.it/theses/available/etd-06212004-165019/unrestricted/Indice_introduzione.PDF)

Unknown said...

Visto che i cari signori, vogliono fare il loro comodo sul nostro territorio, nonostante gli abbiamo fatto capire in tutte i modi che il centro oli non lo vogliamo, allora facciamogli capire una cosa molto importante: la sovranità territoriale è nostra.
Cominciamo d'ora in poi a non rifornirci più di gasolio e benzina dalle loro pompe: se ci vogliono avvelenare l'aria, non li faremo certo lucrare contemporaneamente con i nostri rifornimenti.

STOP ai rifornimenti presso pompe AGIP!

Pietro Palma said...

ciao Maria Rita,
adesso che comincerà a girare il video del viaggio a Viggiano, finalmente TUTTI capiranno come si vive in una raeltà come quella.
Finalmente è pronto il video, contiamo, per la prossima settimana, di proiettarlo a crecchio, pescara, lanciano, ortona, francavilla, miglianico e tutti i comuni che ce lo richiederanno, anche Rete8 ci ha fatto richiesta, quindi a breve sarà visto da migliaia di persone.
Voglio proprio vedere il 18 febbraio a Pescara in via Passolanciano alle 17:00 quante persone saranno presenti a "consigliare" a chi di dovere di tutelare i cittadini.
Nei prossimi giorni sul sito del CNV sarà possibile visionare il filmato e ci sarà il calendario con tutte le date e orari delle proiezione nei vari comuni.
ti saluto e ti ringrazio di cuore per tutto quello che hai fatto e che farai per questa splendida regione.
Pietro Palma
Comitato Natura Verde

ABRUZZONOTRIV said...

ciao maria rita , qui si continua a combattere...vorrei copiare alcune cose dal tuo articolo..