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Saturday, February 23, 2008

Un altro pozzo alla Gagliarda?



Martedi' 26 Febbraio si riunisce il consiglio regionale dell'Abruzzo per discutere vari interventi (la maggior parte scempi) sul nostro territorio. Fra i punti all'ordine del giorno, c'e' l'opportunita' o meno di trivellare nella contrada Gagliarda per scoprire se c'e' del petrolio anche li.

Io voterei no a questa opzione, e a molte altre a dire il vero. Se il petrolio non c'e' e' soltanto una inutile offesa alle nostre campagne. I pozzi gia' esistenti del Feudo occupano una superficie di un centinaio di metri quadri, sono brutti da vedere e non c'azzeccano niente con ulivi e vigneti. Se il petrolio c'e', la questione si allarga ad altre domande, una piu' inquietante dell'altra:

1) Fino a dove vogliamo arrivare? Trivelliamo poi, che so, San Leonardo? Caldari? Tollo, Poggio Fiorito? Francavilla? (Li no, che magari hanno un sindaco piu' sensato di Ortona), San Vito? La carta mineraria dell'ENI parla chiaro: questi vogliono trivellare tutta la costa abruzzese. L'ho vista bene, dalle Marche fino a Vasto hanno tutta una serie di permessi di ricerca, accordati gia' o in via di approvazione. Ripeto: dove vogliamo arrivare? La Basilicata ha il 60% del terreno in qualche modo interessato dall'attivita' estrattiva. Vogliamo anche noi finire cosi?

2) Se questo petrolio si estrae, come lo si porta al centro di desolforizzazione del Feudo? Via oleodotto presumo - a meno di costruirne un altro piu' vicino, e' l'unico modo possibile. Ora, io credo che fra la Gagliarda e il Feudo ci siano almeno 10 chilometri di distanza. Le due contrade sono diametralmente opposte. Tutta Ortona sara' attraversata da tubature petrolifere, e tutta la citta' correra' rischi ancora piu' ravvicinati di scoppi di tubature, perdite ed emissioni varie. Ricordo che fessure di pochi millimetri di diametro sono difficili da controllare e possono rilasciare gas a lungo, indisturbati. L'ENI non e' una compagnia seria nella protezione dell'ambiente, quelli non controlleranno niente.

3) In Basilicata vogliono aprire un nuovo centro petroli a Potenza, a circa venti chilometri di distanza da quello gia' esistente di Viggiano. Per l'ENI e' piu' conveniente costruire un nuovo centro petroli piuttosto che creare una nuova rete di oleodotti. Venti chilometri! Io temo che e' qui che si arrivera' se non diciamo no. Come un lento cancro, inizieranno a trivellare anche da noi in maniera sempre piu' allaragata, finche' vorranno costruirne un altro di centro petrolifero, e poi ancora, con un dilagare di tubi, pozzi, puzze e morte del creato.

Sindaci, consiglieri provinciali. Nella vita ogni nostra azione ha delle conseguenze. A volte e' facile capirle, altre no. Qui e' tutto chiaro. Votare si ai pozzi della Gagliarda e' come invitare l'ENI a nozze per poi violentare la sposa.

Bocciamo i pozzi della Gagliarda.

PS: Ho linkato la lista di punti all'ordine del giorno: 18 cave. Diciotto!! Due discariche. Un pozzo di petrolio. Un solo progetto, su trenta, di un parco eolico. Questi sono veramente folli.

27 comments:

Tatone Massimo said...

Carissima amica mi permetto di usare questo termine..e inutile girarci intorno io vivo a c.da Villa Torre esattamente a 1/5km dalla Gagliarda...noi possiamo fare tutte le lotte che vogliamo, ma tanto i signori hanno già deciso questo centro oli secondo me si farà...perché quando si tratta di soldi i politici non guardano in faccia a nessuno, vedremo quindi morire il nostro verde, oscurare i nostri cieli,morire persone giovani per tumore,cosa potrò assicurare al futuro dei miei figli?? di vivere in una nube tossica...solo perché i SIGNORI DELLA MORTE HANNO DETTO SI AL CENTRO OLI....secondo me vedremo morire la nostra Ortona, la nostra regione, e quindi e giunta l'ora di pensare a trasferirsi ad almeno 40km da Ortona...questi signori vogliono che Ortona arrivi a 50.000 abitanti ma secondo me...si ridurrà a meno di 12mila abitanti....
Siamo Ormai giunti alla fine della nostra città...

Anonymous said...

E NO, CARO MASSIMO, PERCHè QUESTI SIGNORI DEI QUALI TU PARLI CHI LI HA VOTATI? CHI PAGA LORO STIPENDI E PRIVILEGI? NOI, EBBENE NOI, NON C'ARRENDEREMO.
PERCHè NON LI ABBIAMO VOTATI PER ROVINARCI!!! ALMENO IO NO!!! COSì SE LE COSE NON CAMBIERANNO, PRIMA CHE CI ROVININO, LI MANDEREMO A CASA. SIAMO IL POPOLO IN UN PAESE DEMOCRATICO, O NO ? è DITTATURA QUESTA??? SE I SUDDETTI SIGNORI CREDONO QUESTO HANNO SBAGLIATO EPOCA, O MEGLIO ANCORA PAESE. PREGO, TOLGANO IL DISTURBO, PERCHè CI STANNO DISTURBANDO, E NON POCO!!! SIAMO IL POPOLO, E LORO 4 GATTI.
LOTTA CON NOI!!!!!

Tatone Massimo said...

parole sante...paese democratico...solo su carta...io parlo tanto di questo progetto o trovato materiale su internet li ho conservati...li faccio vedere ma spesso le persone non capiscono io sarò con voi...ma spero tanto che questo progetto no vada avanti se sta in mano al Tar ora la cosa e ancora più preoccupante perché sappiamo bene che il TAR e facilmente corruttibile....Dobbiamo fare di più....molto di più dobbiamo scendere tutti in piazza ma tutti....e con i sindaci i chi va contro oli..anche se io sono un piccolo politico di un gruppo e sono contrario a questo progetto scenderò in piazza con voi...e se bisogna marciare su Roma come fece qualcuno molti anni fa...io ci sarò...

maria rita said...

Massimo, io voglio credere veramente che siamo Davide in questa storia, e che saremo un Davide vittorioso contro il Golia dell'ENI-Fratino-di Martino-del Turco. Gente che non vale un quattrino e di cui, da abruzzese, mi vergogno.

Non possiamo arrenderci, dobbiamo lottare, senza perdere la speranza. Per rispetto verso quelli che sono venuti prima di noi, per i morti di guerra, per i nostri nonni che hanno hanno fatto mille sacrifici per portarci a dove siamo adesso, con la miseria e la fame e i bombardamenti e le macerie. Per i nostri figli che meritano una Ortona, un Abruzzo, un'Italia sana.

Siamo noi gli adulti adesso. Abbiamo veramente la responsabilita' di fare tutto, senza stancarci e senza
pensare che tanto e' impossibile vincere. A noi non tocca difendere la terra contro una potenza straniera, ci tocca difenderla contro i petrolieri. C'e' della gente che ha dato la vita per noi, il minimo che possiamo fare e' di lottare.

E poi dove si fermeranno questi? Siamo sicuri che a 40 kilometri da Ortona il pericolo sara' scampato?
Questi vogliono trivellare tutto l'Abruzzo!

Forse direte che per me e' facile parlare, visto che abito cosi lontano. Ma vi giuro che penso a questa storia tutti i santi giorni, e che vorrei solo mettere in testa
a tutti gli Ortonesi che se ci mobilitiamo davvero, senza tregua, senza sosta, senza sparagno di energia e di forze, vinciamo! Non puo' che essere cosi. Flora ha ragione: noi siamo il popolo e chi governa, sotto sotto, ne ha sempre paura.

Coraggio! Appendiamo gli striscioni, i volantini, dobbiamo diventare l'incubo di Fratino!

Tatone Massimo said...

voglio dirle solo una cosa e poi tolgo il disturbo perché lei avrà sicuramente tanto da fare...proprio sugli ortonesi senza offesa..io seguo la politica locale dal 1994 e mi creda più le cose sono andate male agli Ortonesi e più gli Ortonesi rivotano le stesse persone e gruppi politici...hanno un mentalità un po chiusa ...ma io dico non solo che parlano gli esperti, i medici, gli oncologi, e nel comune ci sono dirigenti che non sanno cos'è un tratturo come possono fare questa cosa???secondo lei...cosa succederà se questo progetto di morta si farà??? carissima amica e ora che lei con tutta la sua squadra vada su tutte le contrade a speigare cosè questa bomba atomica così la chiamo io che vogliono fare a Ortona..solo così possiamo vincere un passaggio a tappeto....grazie per tutto quello che lei sta facendo per noi e pregando il Signore che questo non accada qui in Abruzzo qui a Ortona...

Anonymous said...

sono lieto di sentire le persone che hanno voglia di non arrendersi a questa tragedia che ci attende, è la nostra vita, il nostro futuro. è nostro dovere difenderlo con il massimo impegno. Per me è diventata la mia ragione di vita, mi alzo il mattino e lavoro per questo e vado a letto con il pensiero cosa possa fare l'indomani per impedire che questo accada.Vorrei però che ci fosse maggiore paqrtecipazione "reale" di più persone, non solo a parole. Perchè io non credo che il TAR ci toglie le castagne dal fuoco, dipende solo ed eslusivamente da noi,i politici fanno finta di aiutarci, se solo loro volessereo, se hanno amore per la nostra terra, i sugnori assessori dovrebbero da domani sfiduciare il "monarca" d'Abruzzo, ma non lo fanno. Ha loro preme la loro poltrona, l'auto blu, l'autista e i 12.000 mensili(e altri appannaggi)...a questo non vogliono rinunciare...però vengono alle nostre assemblee a fare solo vetrina. Pertanto, se vogliamo salvare la nostra vita, unitevi alla nostra lotta, mettetevi in contatto con il comitato, lasciate i vostri recapiti, così parteciperete alle nostre manifestazioni, così che la politica e le istituzioni capiscono che non ci possono passare sopra impunemente. Un consiglio da domani, inondate la regione(del turco) di telegrammi di protesta contro il centro oli, devono essere migliaia, così capiranno che noi non scherziamo, che siamo pronti allo scontro, alla rivolta popolare, d'altronde non abbiamo niente da perdere. Se tutto ciò passa, chi può deve scappare, se ha voglia di sopravvivere. Pertanto vi esorto ad essere pronti alla difesa della vostra esistenza. Uniti vinceremo.

Anonymous said...

maria rita, abbiamo tanto bisogno di te, tu ci hai portato una grande linfa vitale. sentiamo che la battaglia la possiamo vincere, ma se tu facci sentire costantemente la tua vcinanza,la tua grande passione coinvolgerà nella lotta migliaia di persone, il tuo candore e la tua grande sensibilità ci aiuterà tantissimo. Ci manchi molto.

maria rita said...

Massimo, a me fa piacere che parliamo. Io sono stata ad Ortona per tre settimane - in un giro incessante di conferenze, interviste televisive etc etc. Mi e' dispiaciuto ripartire e so che se fossi rimasta piu' a lungo avremmo potuto far anche meglio.
Cerco di fare del mio meglio anche da qui. Spero di venire in Abruzzo in estate per continuare l'opera. Di piu' non posso fare.

Dobbiamo fare della lotta al centro oli un movimento popolare forte. Mandiamo gli email a del Turco,
io gliene ho scritti cinque e ho deciso che da oggi in poi tutte le sante mattine glielo rispediro' finche' non mi risponde. E' proprio maleducato quell'uomo.

Sto uscendo - tornero' fra qualche ora. Ciao!

wanadobee said...

Basta con il pessimismo cosmico di massimo075, si sembrano grandi, grossi, brutti e cattivi quelli che si riparano dietro lo stemma dell'Eni... ma se tutti dicono che tanto e' inutile perche' comunque si fa allora non cambiera' ma nulla.

Eni trivella la villa di Paolo Scaroni !

Tatone Massimo said...

Io non sono pessimista ma se mi permetti mi preoccupo perché quando girano soldi politica e industria vanno d'accordo...quello che non mi riesco a spiegare e: ci sono dei dati scientifici, cause confermate,dati confermati , e possibile che gli amministratori locali non capiscono??? allora o sono accecati dai soldi che a promesso l'eni (buona ipotesi) o sono ignoranti in materia (altra buona ipotesi) quindi i dati ci sono, gli esperti hanno detto la lor, il comitato del no cresce...allora perché il comune di Ortona non molla??? forse perché l'eni a già dato qualche soldino??? ditemi voi..porto un piccolo esempio datosi che dici che sono pessimista...ad Ortona ci sono due distilleria che hanno rovinato completamente il fiume moro..una delle 2 fu messa anche sotto sequestro che e durato poco ma continuano a lavorare una puzza tremenda specie quando c'e vento alcuni contadini che avevano dei terreni si sono lamentati per la essiccazione di mucosa...niente di fatto ci sono ancora...per carità non ti sto attaccando ma dico quello che vedo da anni..

@enio said...

@massimo

mai arrendersi, e quello che i signori del petrolio vogliono. Far sapere che loro faranno, ma che la popolazione è contraria, questo aiuta e incoraggia quelli che vanno il 26 a Pescara a manifestare anche per te altrimenti la loro azione potrebbe sembrare fine a se stessa e voluta da quattro deficienti che ce l'hano con l'Eni. Fate sapere a del Turco che non è amato in Abruzzo e che se ne deve andare insieme a tutti quelli che vogliono il male dell'Abruzzo, in primis il sindaco di Ortona che baratta l'ecologia di una vasta aria di entroterra fertilissimo per qualche posto di lavoro ( come dice lui poveretto ). Fategli sapere ce i sindacipassano e che la salute è numero uno, via quella dei soldi non ce ne farete niente!

Melina2811 said...

la ricerca di energia è sempre una cosa buona ma va sempre valutata e a mio parere chiesto anche il parere di chi abita da quelle parti prima di prendere determinati provvedimeti. Maria

Tatone Massimo said...

giusto melina ma a quando pare la vita umana non a valore.....grazie a anche a te Enio noi c'è la metteremo tutta...poi tutto sta a noi amministratori a decidere...speriamo bene......un grazie a tutti coloro che ci sono vicini alla cara dottoressa Maria Rita ieri a trovato la tua intervista su tv6 e lo fatta vedere a una decina di persone e sono rimasti senza fiato e alcune donne hanno pianto per il futuro dei loro figli

Tatone Massimo said...

ULTIMA NOTIZIA: DAL SITO ORTONAVIGGIANO
Quello che si sta consumando tra il popolo del No al centro oli da una parte e il governatore Del Turco e il sindaco Fratino dall'altra, è molto più che una semplice divergenza di vedute su una questione strategica. Si tratta di un vero e proprio scontro generazionale tra la "vecchia politica oligarchica" e la "nuova politica partecipata", tra quella che vede nelle opinioni della gente una zavorra e quella che ci vede una risorsa. Da una parte il potere acquisito, dall'altra l'informazione. Da una parte l'anacronistico conservatorismo e dall'altra la spinta innovativa. Da una parte la carta stampata, dall'altra la rete. Da una parte l'energia fossile, dall'altra le energie rinnovabili.
Al di là degli schieramenti politici, si tratta delle "idee del passato" che tentano di resistere alla propulsione delle "idee del futuro". In mezzo ci sono le figure di transizione, D'Alfonso, Evangelisti, Angelucci ed altri, proiettati al futuro, ma, ahimè, ancora incapaci di dare un taglio netto con il passato. Vorrebbero ma.. hanno ancora paura di svoltare. La nostra battaglia, proprio perchè rappresenta il futuro, è destinata certamente a prevalere. E' la consapevolezza che la storia non può tornare indietro.

Anonymous said...

chi c'ha le palle le battaglie le fa e le vince.noi non abbiamo nessuna paura dell'Eni e se vogliono forzare la mano, troveranno pane per i loro denti...
CHE UOMINI SONO QUELLI CHE PARTONO BATTUTI?

MARTEDI MATTINA DAVANTI AL COMUNE DI PESCARA ALLE 10.IL NOSTRO GRUPPETTO PARTE DA PORTA CALDARI ALLE 9.
IL CENTRO OLI NON SI FARA' MAI

ATTENZIONE CHE LA MAGISTRATURA NON CI METTA LO ZAMPINO...VERO AMMINISTRATORI DI ORTONA?

saluti alla grande maria rita...

Tatone Massimo said...

Mi sorge un dubbio su contrada Gagliarda...negli ultimi giorni alcuni operai stanno recintando una zona che se non erro ti proprietà del comune...un terreno in pianura senza piante case ecc....non vorrei che gia l'eni sta picchettando quella zona in attesa del si del comune...e meglio tenere d'occhio quella zona e lo farò volentieri e se vedrò dei tecnici dell'eni vi dirò....

maria rita said...

grazie massimo,
ho visto che hai firmato la petizione e sono contenta che tu abbia mostrato i filmini alle persone. spero che le loro emozioni possano essere incanalate verso l'attivismo, corretto, legale ed onesto, ma forte e sicuro di se.
e' solo cosi, persona dopo persona, uniti e vigili che riusciremo a vincere.

dimmi cosa scopri alla gagliarda - mia mamma e' di san leonardo.

ciao!

Anonymous said...

E' N'Imbroglio...tutta questa storia...

Ma confidiamo nella magistratura così che i distruttori di ortona paghino se hanno commesso qualcosa...

Tatone Massimo said...

Carissima Dottoressa tranquilla io vivo a Villa Torre e il prossimo anno andrò a San Leonardo perché prossimo alle nozze con una ragazza di li, sicuramente tua madre la conosco...cmq tranquilla tengo d'occhio quella zona e mi sono messo in contatto con un consigliere comunale per saperne di più...a questo consigliere o consegnato del materiale trovato su viggiano e gli ho detto ecco quello che state per fare...
a presto e buon inizio di settimana ah!! quando tornerai dimmelo sarai mia ospite a cena...buon lavoro
e teniamo alta la guardia....

Anonymous said...

caro massimo, se ti affidi ancora al consigliere, che presumo sia quello di villa torre...stiamo freschi!

qui bisogna fare tutto da soli...

domani pescara ore 9.45 davanti al comune....bisogna muoversi

Anonymous said...

anzi...saresti in grado di organizzare una bella proiezione in qualche circolo di villa torre?

Anonymous said...

Dal Messaggero di oggi:
«L'Abruzzo è una regione privilegiata e può diventare un laboratorio d'avanguardia di sviluppo economico non in contraddizione con la salute ambientale. Di tutto ha bisogno fuorché di un agglomerato di raffinerie esteso per 12 ettari nel bel mezzo di un distretto di produzione vitivinicola». Così l'economista Marcello De Cecco, lancianese, docente alla Normale di Pisa, fra i più convinti oppositori al progetto per la realizzazione di un Centro Oli a Ortona. De Cecco è stato, recentemente, autore di un applaudito quanto "ruvido" intervento al convegno organizzato al Palazzo degli Studi di Lanciano dall'associazione "Ecovie", culminato nella dettagliata relazione di Maria Rita D'Orsogna, studiosa dell'università della California di origine lancianese, sulle nefaste conseguenze dell'immissione nell'aria dell'idrogeno solforato: un composto chimico che si sviluppa dagli impianti per la lavorazione del petrolio con ricadute su una vasta area. Sulla vicenda interviene anche Antonio Bianco, 28 anni, economista del gruppo di lavoro "Ecovie" del Pd di Lanciano, facendo riferimento alla protesta attuata nei giorni scorsi dagli operatori locali. «I lavoratori delle cantine hanno perfettamente ragione a parlare di "follia industriale": non sta in piedi alcun discorso che sostiene che una raffineria sia compatibile con l'agricoltura d'avanguardia, né che rinunciarvi vorrebbe dire perdere una possibilità di sviluppo. Con in tasca i denari dell'Eni ci troveremmo a parlare di recessione e di involuzione del territorio, di certo non di sviluppo. I pochi che avranno il coraggio di continuare a fare il vino faranno concorrenza al vino cinese, lasciando definitivamente la ruota degli chateaux dei terroirs francesi. La tutela del territorio è una scommessa economicamente vincente e non si capisce perché noi che abbiamo tutte le carte in regola per giocarci questa partita dovremmo invece abbandonare il tavolo sedotti da una fonte di energia che tra 20 anni sarà da archeologia industriale. Il tutto per una somma di 15 milioni di euro spalmati in un arco di 15-20 anni, equivalente ad un decimo del mercato annuale coperto dal vino prodotto nei soli dintorni della prevista raffineria. In Abruzzo ci vogliono infrastrutture come le Ecovie, non raffinerie e trivelle».

maria rita said...

purtroppo e' vero - se aspettiamo i politici, eh stiamo freschi... di quelli che ho incontrato io, pochissimi mi sono parsi veramente determinati a mettere la parola fine a questi pozzi. Molti hanno solo cavalcato l'onda popolare, e' per questo che come popolo dobbiamo farci sentire, e far tanto rumore. Spero che il 26 ci sia tanta gente. Dobbiamo essere il loro incubo e dobbiamo sforzarci di rendere questa storia nota a livello nazionale.

L'ENI ha redatto delle stime di resistenza locale ai pozzi. Cento vuol dire resistenza altissima, zero vuol dire resistenza nulla.
La Basilicata e' a 19. L'Abruzzo, secondo loro, 23. Noi dobbiamo
fargli capire che hanno si sono fatti male i conti, e che gli offriremo una resistenza senza tregua, senza sosta e che non ci pensassero neppure a trasformarci in regione petrolifera. Andiamo avanti.

Un abbraccio a tutti.

Tatone Massimo said...

e no mica so scemo non e quello di Villa Torre tranquillo...cmq mi hanno confermato oggi che in contrada gagliarda per il momento nulla in atto...
il circolo di Villa Torre caro mio bisogna chiedere al presidente e purtroppo il presidente e il consigliere di Villa Torre.
e il paese e piccolo e quello e l'unico circolo a villa San Leonardo non ci pensiamo....proprio....

Anonymous said...

xkè a san leonardo no?

Tatone Massimo said...

caro anonimo sto cercando di organizzare a san Leonardo....se si farà pubblicheremo qui quando e dove...

Anonymous said...

sono sempre io..volevo sapere se riesci..noi veniamo...siamo un gruppone di ortona centro....l'importante è che voi trovate il luogo e fate venire la gente..al resto pensiamo noi...le conferenze le stiamo facendo da tutte le parti...la gente merita di essere informata...