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Saturday, April 22, 2017

Aprile 2017: il 51% dell'elettricita' tedesca da rinnovabili -- record del vento, il nucleare crolla








Le rinnovabili segnano altri record nella nazione, arrivando a generare il 41% dell'energia elettrica nel paese, con 19.5 TeraWatt-ore. Il nucleare invece collassava, ai livelli piu' bassi da 40 anni a questa parte. 


Nella seconda settimana del mese, le rinnovabili arrivano al 51% del totale.
Tutto questo e' impressionante perche' la Germania non e' il Costa Rica, e le quantita' di energia che servono a questo paese, un gigante industriale e produttivo, sono molto piu' grandi del Costa Rica o dell'Uruguay. 

A fare la parte del leone e' stata l'energia da eolico. Il 18 Marzo c'e' stato in record della produzione, con Eolo che regalava 38.5 GW di energia. Il record precedente era arrivato il 22 Febbraio 2017,  poche settimane prima, segno che siamo in fase continua di crescita. 

E' cresciuto anche il sole, sono cresciute le biomasse, e l'idroelettrico. Quello che e' crollato invece e' stato il nucleare, che non e' mai stato cosi basso dagli anni settanta.

Dei 19 reattori nucleari dell'epoca, ne sono rimasti attivi sono otto. Uno di questi, Gundremmingen B, chiudera' in estate.

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Nessuno se n'e' accorto, a casa, ma il giorno in cui questo e' successo, il 21 Aprile 2017, segna una piccola nuova rivoluzione green, perche' e' dal 1882 che il carbone fa parte del sistema energetico inglese.

La prima centrale a carbone del paese venne aperta sulla Holborn Viaduct di Londra. Nel 2015 il carbone dava alla nazione il 23% dell'energia.

Nel 2016, il 9% dell'energia.

Il 21 Aprile, zero. 

Il Regno Unito dice di voler smantellare tutta l'infrastruttura carbonifera entro il 2025.

Il carbone genera il doppio dell'anidride carbonica del gas naturale, e quindi e' un bene che venga eliminato!

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La tendenza e' in realta' in tutta Europa.  Dopo 500 anni di carbone, gli impianti dedicati all energia fossile vengono smantellati a ritmi record.

Non solo il Regno Unito, ma anche la Francia, il Portogallo, l'Austria e la Finlandia stanno chiudendo i loro impianti a carbone, perche' non sono piu' economici, perche' la gente non li vuole piu', perche' il futuro e' altrove.

La spinta verso la chiusura e' arrivata principalmente dal fatto che nel Regno Unito si e' deciso di raddoppiare il prezzo del carbone in vista dell'obiettivo di eliminare del tutto il carbone dal mix energetico entro il 2025, e cosi la produzione di energia dal carbone e' diventata non competitiva con le altri fonti, prime fra tutti sole e vento.

In parallelo le emissioni britanniche di anidride carbonica sono calate del 20%.

E' sempre bene avere degli obiettivi nazionali, intelligenti e ben pensati, Di solito, quando ci sono, e' un segnale che si fa sul serio, ed e' cosi' che le ditte serie si adeguano, cambiano, innovano, in modo da non avere problemi quando la data arriva.

E cosi alla fine, gli obiettivi vengono raggiunti prima del previsto.


Il risultato di tutte queste cose, e' che in Europa adesso, nel 2017, e' piu' economico costruire centrali a sole o a vento, che un impianto nuovo a carbone o a gas.

Entro il 2030 sara' piu' economico aprire un campo eolico che mantere una vecchia centrale a carbone in azione.

Entro il 2036 sara' piu' economico anche aprire un campo solare.

Si stima che nel 2017 il sole per la prima volta superera' il carbone.

In Germania ci sono almeno 27 centrali a carbone in via di chiusura.

In Francia, la Engie, che fornisce elettricita' al paese dice che toglieranno il carbone dal mix entro il 2018.

La Electricite de France ha annunciato la vendita del business del carbone. 

In Danimarca, il prinicipale fornitore di energia, la Dong Energy dice che sara' carbon-free entro il 2023.

Come sempre, occorre solo volerlo, programmare, e partire. 







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