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PS: Notare che Renzi non parla mai di Abruzzo. Perche'? Io credo perche' lo sa pure lui che non ha che da perderci in Abruzzo nel dire si alle trivelle. Siamo tutti contro, e il problema e' piu' sentito rispetto a qualsiasi altra regione italiana. Il merito e' di tutti noi. Io sono stanca morta, ma occorre continuare cosi. Vorrei solo che ci fosse piu' gente a dirmi: vuoi una mano?
Grazie a tutti.
Ad maiora e vediamo che succede adesso.
Legnini e Pezzopane - it's time to wake up.
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Si e' conclusa la fase di invio di osservazioni di contrarieta' al progetto Ombrina Mare da parte della Medoilgas di Sergio Morandi.
Al Ministero dell'Ambiente sono state inviate numerose centinaia di comunicazioni e da ogni spaccato della societa' civile d'Abruzzo, incluse associazioni di commercianti, di balneatori di enti religiosi, sportivi, turistici, ambientali e culturali nonche' da numerosi accademici e cittadini della regione, tanto da intasare piu' volte i computer del Ministero dell'Ambiente a Roma.
Testi di contrarieta' ad Ombrina sono arrivati da tutta Italia e da associazioni ed amanti dell'Abruzzo residenti in Germania, Irlanda, Inghilterra, Marocco, Olanda, Svizzera, USA, Canada, Slovenia, Spagna, Montecarlo, da ben sessanta associazioni francesi nonche' dal direttore della Croce Rossa Internazionale della sede dello Yemen.
Una lista parziale di testi di contrarieta' e' qui elencata:
http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/Ombrina_d30BCMD_2014/
Nel loro complesso sono state sottolineate numerose criticita' dell'intervento della Medoilgas, fra cui la superficialita' dei nuovi documenti presentati in sede di AIA, la mancata analisi del rischio collegata ad Ombrina Mare - rimandata ad altra sede come se si potesse continuare ad infinitum nell'attesa - la mancanza di risorse per far fronte ad eventuali incidenti considerato l'esiguo capitale sociale che resta alla Medoilgas, dati ed analisi dati poco affidabili e la piu' totale incompatibilita' di una FPSO e di quattro o sei pozzi di petrolio a sei chilometri da riva con l'Abruzzo che vogliamo.
Non sappiamo come finira' la questione Ombrina Mare cosi come non sappiamo cosa si agita dentro i palazzi romani, se sara' la voce del buonsenso a prevalere o se invece i troppo comuni inciuci
italici avranno la meglio.
Di certo, dopo la grande manifestazione del 13 Aprile 2013, l'Abruzzo intero ha dimostrato un grande senso civico e di partecipazione popolare in modo democratico, intelligente e costruttivo. Se Ombrina verra' fermata - e non possiamo saperlo - il merito non sara' di nessun partito, movimento politico o "grande" associazione ambientalista, quanto delle centinaia di persone che dal primo giorno hanno
cercato di informare, di lavorare nel concreto, mettendo pressione ai governi regionali e centrali che si sono susseguiti nel corso di questi sei anni e rendendo Ombrina Mare un caso politico, prima ancora che ambientale.
Grazie dunque a tutti quelli che hanno usato il proprio tempo nell'esprimere il proprio dissenso.
Un ringraziamento particolare va ad Assunta Di Florio, Ilaria Giangrande, Antonio Maria Cristaldi, Iolanda De Simone, Grazia D'Ercole, Francesco Ferella e Fabrizia Arduini che per dieci giorni hanno lavorato con me nell'organizzazione e nell'assistenza di invio di Osservazioni al Ministero e senza i quali non sarebbe stata possibile una cosi grande partecipazione pubblica.
Le osservazioni della sottoscritta - 107 pagine di cui si prega di non abusare - sono qui:
www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/Ombrina_d30BCMD_2014/Ombrina2014_D'Orsogna.pdf
Al Ministero dell'Ambiente sono state inviate numerose centinaia di comunicazioni e da ogni spaccato della societa' civile d'Abruzzo, incluse associazioni di commercianti, di balneatori di enti religiosi, sportivi, turistici, ambientali e culturali nonche' da numerosi accademici e cittadini della regione, tanto da intasare piu' volte i computer del Ministero dell'Ambiente a Roma.
Testi di contrarieta' ad Ombrina sono arrivati da tutta Italia e da associazioni ed amanti dell'Abruzzo residenti in Germania, Irlanda, Inghilterra, Marocco, Olanda, Svizzera, USA, Canada, Slovenia, Spagna, Montecarlo, da ben sessanta associazioni francesi nonche' dal direttore della Croce Rossa Internazionale della sede dello Yemen.
Una lista parziale di testi di contrarieta' e' qui elencata:
http://www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/Ombrina_d30BCMD_2014/
Nel loro complesso sono state sottolineate numerose criticita' dell'intervento della Medoilgas, fra cui la superficialita' dei nuovi documenti presentati in sede di AIA, la mancata analisi del rischio collegata ad Ombrina Mare - rimandata ad altra sede come se si potesse continuare ad infinitum nell'attesa - la mancanza di risorse per far fronte ad eventuali incidenti considerato l'esiguo capitale sociale che resta alla Medoilgas, dati ed analisi dati poco affidabili e la piu' totale incompatibilita' di una FPSO e di quattro o sei pozzi di petrolio a sei chilometri da riva con l'Abruzzo che vogliamo.
Non sappiamo come finira' la questione Ombrina Mare cosi come non sappiamo cosa si agita dentro i palazzi romani, se sara' la voce del buonsenso a prevalere o se invece i troppo comuni inciuci
italici avranno la meglio.
Di certo, dopo la grande manifestazione del 13 Aprile 2013, l'Abruzzo intero ha dimostrato un grande senso civico e di partecipazione popolare in modo democratico, intelligente e costruttivo. Se Ombrina verra' fermata - e non possiamo saperlo - il merito non sara' di nessun partito, movimento politico o "grande" associazione ambientalista, quanto delle centinaia di persone che dal primo giorno hanno
cercato di informare, di lavorare nel concreto, mettendo pressione ai governi regionali e centrali che si sono susseguiti nel corso di questi sei anni e rendendo Ombrina Mare un caso politico, prima ancora che ambientale.
Grazie dunque a tutti quelli che hanno usato il proprio tempo nell'esprimere il proprio dissenso.
Un ringraziamento particolare va ad Assunta Di Florio, Ilaria Giangrande, Antonio Maria Cristaldi, Iolanda De Simone, Grazia D'Ercole, Francesco Ferella e Fabrizia Arduini che per dieci giorni hanno lavorato con me nell'organizzazione e nell'assistenza di invio di Osservazioni al Ministero e senza i quali non sarebbe stata possibile una cosi grande partecipazione pubblica.
Le osservazioni della sottoscritta - 107 pagine di cui si prega di non abusare - sono qui:
www.csun.edu/~dorsogna/nodrill/Ombrina_d30BCMD_2014/Ombrina2014_D'Orsogna.pdf
3 comments:
ho appena letto il tuo paper. grazie per informare con chiarezza, per dare i numeri, per proporre alternative, per opporti all'approssimazione e alla superficialita'. grazie per ricordare il contesto globale in cui va valutata la questione, per ricordare i valori che dovrebbero guidare certe decisioni. dici che renzi tace. solo il fatto che renzi non ti abbia chiamato a far parte del suo team di assessori dice molto sul suo modo di fare politica. ma anche tu stai facendo politica, e grazie per farla in maniera alternativa, ovvero partendo davvero dal basso, dall'informazione condivisa, diretta alle persone una per una, in modo che ciascuno abbia gli strumenti per formarsi la propria opinione. e poi passando all'impegno in prima persona, in modo da orientare le opinioni consapevoli in un movimento che possa avere rilievo pubblico. e' un metodo lento, e' vero, ma cambia il mondo. e a volte suscita anche rivoluzioni repentine, mai perdere le speranze : )
MR noi abbiamo fatto ben poco, senza di te tutto ciĆ² non avrebbe neanche avuto inizio!
Grazie ti seguamo dall'inizio. Sei una grande forza senza di te non saremo arrivati qui. Se hai bisogno di aiuto cerchero' di esserci. Giusy
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