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Tuesday, November 16, 2010

Salviamo la Basilicata dalle grinfie della Total




Rimandiamo i francesi della Total a casa loro!


**** Se avete un account di Posta Elettronica Certificata si puo' mandare il tutto ai seguenti indirizzi:

Dott. Salvatore Lambiase
Ufficio Compatibilità Ambientale
Dip. Ambiente, Territorio e Politiche della
Sostenibilità – Regione Basilicata
salvatore.lambiase@regione.basilicata.it

E p.c.

Dott. Agatino Mancusi
Assessore Dip. Ambiente, Territorio e Politiche
della Sostenibilità – Regione Basilicata
ass_ambiente.territorio@regione.basilicata.it


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Questa e' l'occasione per tutti gli italiani per mostrare che non siamo Nimby e se il petrolio non va bene in Brianza, in Abruzzo, in Puglia, in Sicilia o a Chioggia, non va bene neppure in Basilicata. La Basilciata e' la regione che piu' ha sofferto gli scempi delle estrazioni petrolifere ed e' stato il caso piu' convincente per fermare il petrolio da altre parti d'Italia, perche' non e' ne in Kazakistan, ne in Nigeria, ma a nella nostra - supposta civile - Italia.

Ormai siamo collaudati con le osservazioni e per chi volesse dare una mano ai lucani contro ben quattro progetti petroliferi, ecco qui quattro concessioni da contestare.

Gorgoglione - modulo 1

Aliano - modulo 2

Teana - modulo 3

Val D'Agri - modulo 4

Le istruzioni che mi arrivano sono le seguenti:

Il tutto va mandato entro il 24 Novembre 2010 a:

Regione Basilicata
Ufficio Compatibilità Ambientale
Via V. Verrastro
85100 - POTENZA

oppure faxato a 0971 669082

Chiunque volesse cambiare, adattare e integrare puo' modificare il file a proprio piacimento. Per chi avesse problemi economici e vuole mandare lo stesso puo' scrivere tutte le informazioni base a me (i 4 punti di cui sotto) in un email e poi mandero' ai lucani istruzioni per riempire i fax nella maniera appropriata. Ma se potete permettervelo, mandate il tutto dalle vostre citta' di origine che fa piu' scena.

I moduli vanno:

1- compilati con i propri dati personali;
2- firmati in calce;
3- siglati lateralmente in ogni foglio;
4- accompagnati da una fotocopia di carta di identità o passaporto o
patente.

Grazie a Enzo e a Albina per averli preparati!

12 comments:

Anonymous said...

ABBIAMO SOLO SABINA GUZZANTI COME CINEMA DI DENUNCIA.....

davide said...

segnalo che cliccando aliano(modulo2),
salta fuori gorgoglione(modulo1).

- non accettano neanche mail certificate?
vogliono evitare il rischio di risparmiare qualche albero e qualche kg di co2???
o forse rendere più complicate le cose...

davide said...

dimenticavo:
se non usate il fax, e l'inviate per posta, se possibile stampate almeno fronte retro!

inoltre,per la prossima volta,cheido qui a qualche avv. in linea: ci sarà un modo più sn ello - con pari valore giuridico- per far sottoscrivere uno stesso foglio a più persone?

supertramp said...

se si può utilizzare la posta elettronica certificata (PEC) metto a disposizione la mia per inviarle, fate sapere...

maria rita said...

non so l'indirizzo di pec della regione basilicata, vedo di chiedere.

davide, grazie, ho ristemato i link - era l'una e mezza di notte... ciao!

giacinto2000 said...

Il Ministero per lo Sviluppo Economico dice il primo no alle trivellazioni off shore di petrolio e gas. Si tratta di una istanza presentata dalla società Petroceltic, che avrebbe voluto trivellare il fondo del Canale di Sicilia.

Tra le motivazioni del rigetto, il Ministero ha preso in considerazione una nota diffusa dalla Regione Sicilia alcuni mesi fa, in seguito ad alcuni incontri con un ristretto numero di sindaci della costa sud dell'isola, nella quale si esprimeva la netta contrarietà al rilascio di nuove autorizzazioni per le piattaforme petrolifere.

Viler said...

se inviate l'email è importante inviarla da una PEC (posta certificata) altrimenti non le accettano.

Ugo Lo Tufo said...

Lucani FORZA, le lettere arriveranno a valanga.

LUIGI said...

Nei giorni scorsi è passato a casa mia un rappresentante dell'ENI per offrirmi un allaccio di luce e gas. Il ragazzo era anche gentile e molto preparato sulle tariffe. Gli ho chiesto se sapeva qualcosa dei progetti ENI in Abruzzo e sono stato a sentire la sua risposta. Mi ha detto che i pozzi sono ultrasicuri, nessun inquinamento. Allora gli ho spiegato un po' di cosette. E' rimasto senza parole, forse le conosceva già ma non pensava che ormai lo soppiamo anche noi utenti. Peccato che a casa non ho il computer e non gli ho potuto far vedere niente, ma quello che leggo me lo ricordo bene: dati, non chiacchiere.

Alla fine gli ho fatto una domandina: secondo te io mi faccio convertire all'ENI solo perché venite a dirmi che risparmio qualche centesimo sulla bolletta? secondo te in Abruzzo ENI ha ancora qualche credibilità?

Vai vai e lascia perdere gli altri appartamenti del condominio perché qui adesso ci penso io a mettere tutti in guardia. E visto che sei bravo vedi un po' se non è il caso che anche tu passi a vendere servizi di altre ditte.

saluti

Luigi

maria rita said...

grazie luigi, dovremmo fare cosi tutti quanti.

davide said...

premesso che l'ecopistolotto è sempre giusto ,anche con l ultima ruota del carro che sbatte tutto il giorno per strappare un contrattino,
premesso anche che è lodevole informare amici, conoscenti e sconosciuti,
premesso pure che mi dà tanta noia fare sempre il rompi scatole (sigh!),
la domanda nasce spontanea:
secondo voi in italia -fatta eccezione di sorgenia e pochissime altre realtà-, le multiutility che vi forniscono l'energia come la producono ?? da chi la comprano???
per non parlare come viene usata della tassa della spazzatura...

ma quelle bollette le paghiamo senza batter ciglio, senza brontolare.. solo perchè c'è un passaggio commerciale in più che fa scomparire per magia il puzzo di petrolio???

=> allargate la protesta, pretendete da tutti produzione energetiche a basso impatto,
scrivete il vostro dissenso ai dirigenti, boicottate,pretendete tassa puntuale sui rifiuti, andatevi a cercare le minuscole compagnie che producono free oil,carbon and atom,
convincete il condominio a fare il cappotto al palazzo (coibentare), a installare pannelli solari o fotovoltaici,
ripartitori di calore,
montate nei rubinetti riduttori di flusso,
applicate alla centralina un disgiuntore elettrico,
installate doppivetri,
richiedete modifiche per ventilazioni naturali al posto dei climatizzatori ,
adottate caldaie a condensazione,
non lasciate gli elettrodomestici in stand-by, non mettete nel frigo alimenti caldi,
sostituite le vecchie lampadine ad incandescenza con quelle a basso consumo (CFL – fluorescenza compatta) o a led,
se in casa o in ufficio avete caldo, non aprite la finestra, ma impostate una temperatura più bassa sul termostato! un paio di gradi Celsius in meno, significano tanta energia risparmiata in più! diversamente se hai freddo, prima di aumentare la temperatura del termostato (sarebbe opportuno non superare i 18°C) indossa un maglione - è inverno! - anziché gironzorale in t-shirt!
se non puoi installare i doppi vetri,adotta i paraspifferi: alcuni sono simpaticissimi!
preferisci la doccia al bagno, e se puoi, sostituisci lo scaldabagno elettrico con una caldaia a gas (a condensazione).

enzo said...

Per Davide e per gli altri - fornirò la pec della Regione Basilicata, ma per la prossima volta, oramai non facciamo più in tempo. Volevo però precisare che questo aiuto che abbiamo chiesto non è per far firmare una petizione a più persone, ma affinché più persone, singolarmente, mandassero le loro osservazioni alla Regione Basilicata. Per far capire ai nostri dipartimenti e ai nostri politici che c'è molta gente attenta alla questione petrolio. Lo scopo è di ottenere il blocco di nuove perforazioni o nuove ricerche, con una moratoria.
Grazie comunque per l'impegno e l'aiuto e spero che sarete con noi anche alla prossima contestazione.
Enzo