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Saturday, February 18, 2017

I ghiacciai del'Antartico che si staccano senza sosta -- l'ultimo pezzo grande come tutta Manhattan

ghiacciaio coperto dall'acqua sciolta che formano

 
100 chilometri di lunghezza
100 metri di larghezza
500 metri di profondita' 



  
Jacobshavn glacier, Groenlandia
Vari pezzi si sono gia' staccati il 15 Febbraio 2015 e poi il 16 Agosto 2016. 
Il documentario Chasing Ice e' stato realizzato 
qui da James Balog ed il suo Extreme Ice Survey team


 Beaufort Sea, Alaska, 2016
Il 24 Marzo 2016 l'esensione dell'Artico ha raggiunto la 
sua minima area da che i satelliti misurano le dimensioni dei ghiacciai dal 1979

Eltanin Bay, Antartico; ghiaccio che si stacca e linea del ghiacciaio 
che indietreggia  presso il Ferrigno Ice Stream, 2016


Getz Ice Shelf, Antartica, 2016 
con un pezzo di ghiacciaio che sta per collassare.


I Larsen A e B Ice Shelves sono gia' collassati;
l'immagine del 2016 e' di cio' che resta del Larsen B, 
ghiacci recenti sottili oppure acqua,
formatisi dove prima c'era il ghiacciaio vero.
Il Larsen C sta per collassare. 


 Pine Island Glacier, 2017

 Pine Island Glacier, 2017 --  prima del collasso

 Pine Island Glacier, 2017 -- dopo il collasso


I nostri ghiacciai continuano a perdere pezzi, la temperatura media del pianeta continua ad aumentare, i danni delle fossili ai polmoni e alle democrazie continuano ad infierire. Un giorno di tutto questo pagheremo il conto; anzi forse lo paghiamo gia', in termini di qualita' di vita, di salute, di bellezza persa.

Ci sono stati allarmi da parte della NASA, Mr. James Balog e la sua truppa hanno trascorso mesi per documentare il collasso di uno dei ghiacciai della Groenlandia, chiamato Jacobshavn Glacier, ma non mi pare che nel mondo si avverta l'urgenza di fare granche'.

Il tutto e' irreversibile, almeno per sul breve termine.

L'ultima notizia di questo nostro stravolgere il pianeta arriva dall'Antartide, dove un ghiacciaio grande quanto Manhattan si e' staccato dal Pine Island Glacier.

A confermarlo sono le immagini e le foto della NASA: c'e' stata una spaccatura di circa un chilometro o due e il ghiacciaio e' poi finito in mare per conto suo.

Non e' la prima volta che succede: gia' a Luglio 2015 un altro pezzo dello stesso ghiacciaio si era staccato, creando una spaccatura piu' grande, di circa 30 chilometri. Sono scomparsi circa 500 chilometri quadrati di nevi in botto solo.

Secondo il glaciologo Ian Howat l'evento di questi giorni e' una specie di assestamento successivo all'evento di un anno e mezzo fa.

Si prevede che cadranno dal Pine Island Glacier altri pezzi, visto che gia' altre crepe sono state scovate dai satelliti. Una di queste e' a 10 chilometri dal fronte, per cui potrebbe essere un evento di grande portata.  In genere le crepe sono difficili da scoprire perche' la spaccatura arriva dall'interno: l'acqua calda del mare arriva da sotto la superficie del ghiacciaio e le crepe iniziano a formarsi da sotto, per poi affiorare in superficie.

Intanto l'attenzione e' puntata anche sul Larsen C Ice Shelf, un altro ghiacciaio dell'Antartide che secondo i monitoraggi presto perdera' anche lui un pezzo impoenente.  Sotto monitoraggio anche altri ghiacciai della Groenlandia, in Canada e il West Antarctic Ice Sheet il cui collasso, se dovesse esserci, potrebbe portare all'innalzamento dell'acqua del mare di un metro entro il 2100.

E certo il 2100 e' lontano e non riguarda noi, ma se non facciamo niente, chiunque sara' li, nel 2100 ci maledira'.


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