“Queste disposizioni nazionali calpestando
tutte le competenze regionali in materia di governo del territorio,
turismo, protezione civile e salute, produrranno irrilevanti benefici
economici e sociali ed elevati pericoli ambientali per il
territorio italiano, già caratterizzato da rilevanti rischi geologici e
ambientali. Si favorisce così una nuova e irragionevole colonizzazione
del territorio e del mare italiano da parte dell’industria petrolifera,
mettendo a rischio aree di pregio naturalistico e paesaggistico e
fiorenti attività economiche legate al turismo e alla pesca, con lo
scopo di estrarre idrocarburi di dubbia qualità, che agli attuali tassi
di consumo, valutate le riserve certe a terra e a mare censite dal
Ministero dello Sviluppo Economico, potrebbero coprire il fabbisogno
nazionale per un periodo non superiore ad un anno”.
L'ENI e le sue amiche da tempo hanno dei permessi per estrarre gas nell'Alto Adriatico, proprio di fronte a Venezia, e a Chioggia, e nel delta del Po'.
L'ENI e le sue amiche da tempo hanno dei permessi per estrarre gas nell'Alto Adriatico, proprio di fronte a Venezia, e a Chioggia, e nel delta del Po'.
Numerosi studi fatti gia' dal 1975 fino ai giorni nostri che mostrano ripetutamente come l'opera di estrazione, con trivellamenti e petrurbamenti dell'equilibrio sotterraneo hanno fortissime probabilita' di causare la subsidenza. Chi vive in Veneto ed ha una certa eta' lo saper averlo sperimentato nel corso degli anni e tutti abbiamo sentito dire che Venezia sta sprofondando. Cosi' dal 2002 esiste una moratoria contro le trivelle nelle acque del Veneto.
L'ENI pero' ora non perde tempo, e' proprio dal 2002 che si organizza, convince, ammorbidisce, e i politici vacillano. Come al solito si scrivono leggi incomprenisibili, fatte apposta per poter essere raggirate. Quella del 2002 (chissa' perche' non gli piaceva piu'!) viene leggermente modificata: sotto le spinte dell'ENI arriva il decreto Milleproroghe (gia' il nome sa di illegale) Praticamente si dice che il divieto di trivellare e di cercare idrocarburi resta, ma solo se esiste la subsidenza.
Cioe' e' compito della regione mostrare che esiste questo fenomeno, senno' l'ENI puo' fare quel che vuole. E adesso a piu di dieci anni, il gioco e' arrivato alla fine, e vogliono addirittura cancellare i divieti come dice Zaia
"senza che sia mai
stata accertata l’assenza di rischio di subsidenza. Anzi è accertato
il contrario. La Regione Veneto ha stanziato risorse per
fronteggiare il fenomeno dell’abbassamento dei terreni in Polesine.
Legittimare le trivellazioni nell’Adriatico in zone sensibili come
Venezia è pura follia!”.
1 comment:
segnalo che la regione veneto ha approvato istanza in provincia di treviso con DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2257 del 27 novembre 2014 pubblicata su Bur n. 118 del 12 dicembre 2014
le attività in progetto sono riconducibili all'approntamento della postazione sonda "Cascina Daga 1 dir" e alla perforazione del pozzo esplorativo omonimo, posto in Comune di Nervesa della Battaglia in via dei Santi in prossimità del confine con il Comune di Spresiano, nell'ambito del Permesso di Ricerca denominato "Carità".
http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=287518
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