Il campo ENI in fiamme in Alaska
L'impianto ENI poi incendiatosi e distrutto
Questo e' solo un piccolo blog, e a volte vorrei sorvolare le cose che leggo perche' e' nauseante parlare solo di cose brutte. Vorrei parlare di Rachmaninov a Napoli, vorrei parlare di Boyhood, girato su un periodo di dodici anni, vorrei parlare di Les Mills Body Pump. E invece mi pare di essere il bollettino dei disastri petroliferi - pure oggi.
Ma com'e' possibile che la stampa italiana non parli di questo incendio, di questo progetto dell'ENI, di cui siamo azionisti al 30% tutti noi?
E' successo tutto la notte di Sabato 27 Dicembre, a North Slope, Alaska presso il Nikaitchuq Operations Camp. E' scoppiato un incendio, il personale del campo petrolifero ENI e' stato evacuato. Per fortuna nessuno si e' fatto male, e secondo le autorita' non ci sono stati neanche danni all'ambiente, nonostante i forti venti.
Nel campo vivevano 80 persone, ed e' stato tutto raso al suolo dall'incendio.
Non e' chiaro perche' siano sopraggiunte le fiamme, ma solo che questo campo serve da supporto per le trivelle ENI nel campo Nikaitchuq nel Beaufort Sea dove ci sono circa 200 milioni di barili di petrolio e dove l'ENI opera dal 2011.
E' il primo campo petrolifero dell'ENI in Artico.
Cosa ci facevano qui? Beh, inizialmente era solo un campo onshore, poi hanno deciso di trivellare lateralmente per arrivare ai giacimenti offshore. Estraggono qui circa 25mila barili al giorno.
E quindi, quando diranno che per loro e' tutto sicuro e perfetto - beh, neanche no.
Qui tutto quello che stavano facendo a Nikaitchuq.
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