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Wednesday, January 22, 2014

Il film pro-fracking cancellato dal film festival del Minnesota



Il Frozen River Film Festival si svolge ogni anno in Minnesota. 

Quest'anno le date sono dal 22 al 26 Gennaio e sono in progetto 50 fra film e documentari.

Ci sono programmi per tutti, bambini, incontri con registi, attori, workshop per imparare i segreti della recitazione, della produzione e del finanziamento.

Manchera' un solo film.

FrackNation.

E' questo il film pro-fracking, finanziato dall'industria del petrolio e del gas che era stato accettato al festival, ma che alla fine gli organizzatori hanno dovuto cancellare.

Perche'?

Perche' nessuno - produttori, attori, finanziatori, registi o supporter di varia natura - voleva prendersi la responsabilita' di andare sul palco a difenderlo!

E' la prima volta in nove anni di festival a Frozen River che un film approvato per la proiezione viene cancellato.

FrackNation e' stato anche cancellato dal piu' noto Mountain Film in Telluride, Colorado e soprattutto dal famoso Sundance Film Festival di Robert Redford in Utah appunto per i suoi finanziamenti di origine "petrolifera".

Uno dei membri della commissione che seleziona i film a Frozen River, Mike Kennedy, dice che l'idea era di programmare una sessione di domande e risposte dopo la proiezione di due film, FrackNation e Gasland2, quest'ultimo documentario indipendente e critico del fracking ma appunto, nessuno si e' reso disponibile dallo staff di FrackNation per difenderne le tesi.

Kennedy dice che lui personalmente e' contro il fracking, ma che il festival voleva proiettare FrackNation per dare l'opportunita' a tutti di illustrare e difendere il proprio punto di vista e per creare un dibattito alla fine il piu' possibile aperto e inclusivo.

Ma nessuno ci e' voluto andare.

Evidentemente lo sanno anche i signori del fracking che non si puo' difendere l'indifendibile.

Qui la storia del documentario Gasland. Nel 2009, a Sundance vinse il primo premio nella sezione documentari. Nel 2011 e' stato candidato all'Oscar come miglior documentario dell'anno.








1 comment:

stefano said...

All'inizio, finito di leggere l'articolo, ho pensato "wow, finalmente qualcosa si muove!", poi però ho riflettuto sul fatto che questa presa di posizione poco cambia. Sostengo questo perchè fintanto che c'é da "dimostrare" qualcosa, accogliere così i commenti entusiasti, i bravi e gli applausi per il coraggio, siamo tutti in prima fila, ma cosa si fa davvero nel silenzio, nell'ombra, lontano dai riflettori, per combattere monopoli, inquinamento, lobby? ...