The accident has left us without water because the river we take
potable water from
is contaminated.
The people are indignant because there is no water to
drink.
Ana Riva, sindaco di Coca, Ecuador
Cosi, dopo il Canada, passiamo all'Ecuador.
Il giorno 31 Maggio 2013 in Ecuador a causa della pioggia si e' staccato del terriccio lungo la fiancata del vulcano Reventador.
Poteva essere un evento di poco conto: quella era gia' di per conto suo una zona idrogeologicamente instabile e la frana non era neanche tanto grande. Invece questi spostamenti di terreno hanno causato una piccola-grande catastrofe perche' con il carico di terriccio si e' rotto un oleodotto della PetroEcuador che era seppellito nelle vicinanze.
L'oleodotto spezzato ha cosi' causato lo sversamento complessivo di circa 420,000 galloni di petrolio, cioe' circa 1 milione e seiecento mila litri di petrolio. Il petrolio e' poi finito nei fiumi Napo e Coca, tributari del Rio delle Amazzoni e sono arrivati verso la citta' di Coca, piu' a valle.
Coca ha 80,000 abitanti e per colpa del petrolio hanno dovuto chiudere l'acquedotto della citta'. L'inquinamento e' grave - anche se i volumi di petrolio, tutto sommato non sono enormi - perche' sono stati intaccati volumi di acqua molto grandi - si calcola infatti che dal fiuma Coca il petrolio sia arrivato in Brasile ed in Peru. Il presidente dell'Ecuador ha anche chiesto scusa alle due nazioni infatti.
Il ministro dell'ambiente del Peru Manuel Pulgar Vidal, ha detto alla televisione nazionale Canal N che lo sversamento e' un “ problema grave” e che se i danni saranno elevati chiederanno compensazioni.
Queste sono le immagini pubblicate da Diario Hoy, un giornale dell'Ecuador, e mostrano quanto gravi siano state le perdite.
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