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Sunday, June 2, 2013

Dalla Sicilia

Mi arriva questo dal mio amico Mike il Cavaliere sulla questione trivelle in Sicilia

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Il turismo in Sicilia è uno dei settori trainanti per l’isola, considerato che da' OCCUPAZIONE VERA. Sicuramente questo fatto i CERVELLONI DI STATO lo sanno ma fanno di tutto per dimenticarlo.

Con l’approvazione del Documento SEN (Strategia Energetica Nazionale), lo stato italiano, senza rispetto alcuno per la peculiarità di ciascun territorio, dà priorità alla coltivazione delle fonti fossili.

Chiaramente la Sicilia fa la parte del leone con tutte le istanze di ricerca e coltivazione petrolifera che le società petrolifere, più o meno conosciute, hanno presentato.

Fare la parte del leone si fa per dire considerato le miserabili royalties che le società danno per via delle varie franchige che il Belpaese concede alle stesse.

L’obiettivo? Perforare sempre e in qualunque posto: Pantelleria, Isole Egadi, scarpata ibleo maltese
prima fra tutte.

I rischi? Nessuno secondo loro, altissimi secondo tantissime persone che al momento non hanno alcuna voce in capitolo. Si perché se non succede un disastro (prima o poi è scontato che avverrà) il nostro Belpaese si guarderà bene dall’applicare una normativa in tema di scurezza ambientale non dico ottimale ma quantomeno decente.

A partire dal 2009 si è visto un proliferarsi di istanze per effettuare prospezioni geofisiche e per realizzare piattaforme. Le varie Bande del Buco (Eni, Edison, Transunion etc..) hanno presentato progetti sempre più fantasiosi.

Ad esempio nel Canale di Sicilia abbiamo la Edison che insieme all' Eni cerca di realizzare Vega B, una sorta di piattaforma Zombie visto che gia' trent’anni fa dovevano realizzarla.

Presi di invidia quelli della Northern Petroleum cercano di rispondere alla Edison: voi costruire pure la vostra piattaforma Zombie intanto noi della Northern in futuro realizzeremo la nostra piattaforma Mitologica andando alla ricerca di Efesto.

Sembrerebbe impossibile ma è proprio vero visto che i permessi di ricerca della Northern (d 29 GR-NP e d30 GR-NP) rientrano completamente all’interno del grosso apparato vulcanico denominato Empedocle da poco scoperto (2005), di cui l’isola Ferdinandea (isola creatasi a seguito di un eruzione nel 1831: si innalzò dall'acqua formando l'isola, la quale crebbe fino ad una superficie di circa 4 km² e 65 m di altezza) costituisce soltanto una sua bocca.

Purtroppo quelli della Transunion, col permesso di ricerca denominato d 361 CR – TU, sembra siano rimasti a bocca asciutta, nessun progetto fantasioso. Certamente questo permesso si ritrova in prossimità di molte aree SIC e di notevole interesse pubblico (Biviere di Gela, Foce e Fondali fiume Irminio, Punta Cammarana, C.da Branco Piccolo) ma questa non è una novità.

Si….. è anche vero che questo permesso si trova anche a pochi chilometri dalla costa, ma anche questo non è una novità (quanti permessi e concessioni in Italia sono nelle stesse condizioni ?).


 A guardar bene… però, la futura piattaforma che intendono realizzare (al momento sono solo nella fase delle prospezioni geofisiche) si trova esattamente di fronte a Punta Secca.



Adesso ho capito. Dopo la piattaforma Zombie della Edison e quella Mitologica della Northern, la Transunion vorrrebbe realizzare la Piattaforma Narrativa.

Perché ? il motivo è semplice: Punta Secca non è altro che la località dove si trova la Spiaggia di Montalbano.



Che dire …. magari Camilleri potrebbe scrivere un romanzo dove il nostro Commissario si fa un bagno nelle nere acque di Vigata.

2 comments:

Italia said...

Andare a colpire proprio una regione come la Sicilia, ricca di bellezze artistiche...è veramente una vergogna!...

lorenza said...

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/06/04/news/gela_sversamento_dalla_raffineria_macchia_oleosa_verso_il_mare-60320056/