Temsah, ENI 2004
Ai politici italiani piace sempre ricordare che in Italia non ci sono incidenti, che siamo piu' bravi di tutti, e che le piattaforme in Italia sono e saranno tutte sicure.
Ecco allora una meraviglia ENI in Egitto.
Il giorno 10 Agosto 2004 la GlobalSantaFe's Adriatic IV, un jack-up temporaneo che stava trivellando nei mari d'Egitto per conto dell'ENI, della BP e della General Petroleum Corporation d'Egitto, riunite in un consorzio detto Petrobel, si incendia ed affonda a sessanta chilometri dal canale di Suez.
Sembrava tutto sotto controllo, e invece ... dopo qualche giorno anche la piattaforma Temsah - non troppo distante dalla Adriatic IV - divampo' in un enorme incendio, con riversamenti incontrollati di fanghi ed idrocarburi nel mare.
L'ENI subito' rilascio' un comunicato stampa dove diceva che la situazione era sotto controllo e che non c'erano stati morti fra i 150 addetti: il comunicato e' qui.
Ebbene, dopo la bellezza di dodici giorni, la situazione era tutt'altro che sotto controllo - le fiamme erano giunte a piu' di venti metri di altezza, e la situazione
era talmente disperata che si decise di distruggere la piattaforma Temsah.
Alla fine, c'e' voluto UN MESE per i vigili del fuoco della citta' di Port Said con l'aiuto di navi spagnole per domare l'incendio.
In totale questa meraviglia dell'ENI, la piattaforma Temsah ha funzionato per 58 giorni.
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