Grazie ad Adriano Bellintani
We've fished here all our lives and
never seen anything like this
Sidney Schwartz, 2012
Pescatore della Louisiana
sui pesci con deformita'
due anni dopo lo scoppio
E cosi, sono passati gia due anni. La BP continua a mandare il televisione pubblicita' progresso in cui affermano che e' tuttapposto, che il mare e' aperto per business, che siamo tutti felici.
Invece lo sappiamo tutti che le conseguenze di questo disastro le sentiremo a lungo. Qui sopra ho cercato di mettere delle foto indicative di tutto cio' che il petrolio BP ha distrutto: delfini, coralli, pesci, persone, aironi, meduse, pellicani.
Allora erano tutti coperti di nero, oggi continuano a morire per deformazioni genetiche, aborti, e lesioni derivanti dal petrolio. Durera' molto, inutile illudersi. L'area dell'Alaska dove si riverso' il petrolio della Exxon Valedez nel 1989 non e' mai tornata ad essere come era prima.
Dei vari reportage che ho letto e visto in questi giorni, uno dei piu' interessanti, mi pare essere proprio quello di Al Jazeera sui pesci del golfo del Messico e le mutazioni genetiche, causate dal petrolio della BP.
Di alcune cose abbiamo gia' parlato in questo blog e le ho messe nella lista accanto - Corexit, killfish, brucellosi, ma qui c'e' un po tutto.
Il Dottor Jim Cowan, che lavora presso il Dipartimento di Oceanografia e di Scienze Costiere della Louisiana dice che oggi nel golfo ci sono pesci e crostacei con difetti terribili: senza occhi, senza zampe, sottosviluppati, con lesioni e buchi al corpo, pieni di petrolio, con gusci fragili e perforati e con tumori e malattie a tassi mai visti prima. Hanno tutti il sistema immunitario indebolito e ci sono molte piu' infezioni batteriche di prima. La biodiverstia' inizia a soffrire.
Ci sono zone, come Barataria Bay, in cui la meta' dei gamberetti pescati e' senza occhi, e la piaga si estende in Mississippi, Alabama. Prima dello scoppio la percentuale di gamberetti con difetti erano dello 0.1%. Adesso siamo al 50% a Barataria Bay. In altri posti le percentuali sono del 20%, ma pure sempre percentuali enormi di fronte a prima dello scoppio.
Colpa del disperasante Corexit, il cui principio attivo 2-butoxyethanol spezzetta le molecole del petrolio ma anche quelle delle membrane degli esseri viventi, non lasciando scampo a chi ci capita.
I gamberi sono i piu' "interessanti" dal punto di vista scientifico perche' hanno un ciclo vitale breve, e cosi dal giorno dello scoppio fino ad adesso sono passate tre/quattro generazioni. Il fatto che continuino a nascere senza occhi significa che le mutazioni genetiche sono avvenute e le sostanze chimiche del Corexit sono adesso parte del loro DNA.
I dispersanti entrano nella vita del mare e delle persone tramite l'inalazione, l'ingestione, contatto con pelle e occhi, e causano mal di testa, vomito, diarea, dolori addominali, al petto, problemi respiratori, alla pelle, ipertensione, depressione, problemi cardiaci e cardiovascolari. Sono carcinogenici e teratogenici - causano cio' anche difetti ai feti.
Assieme al Corexit, colpa anche degli idrocarburi policiclici aromatici - IPA in italiano, PAH in inglese - che possono anche loro entrare nel genoma, come gia' accaduto nel disastro della Exxon Valdez.
I fondali marini sono coperti di petrolio, con migliaia e migliaia di animali, piante e coralli, sommersi dal petrolio.
Il goverantore della Louisiana - votato anche grazie ai soldi del petrolio, come tutti i politici di Lousiana - dice che e' tuttapposto e che stanno aspettando le analisi.
La BP dice che le lesioni sono normali ma che stanno facendo anche loro dei test.
Il governo non dice niente. Tutto il mondo e' paese.
Darry Felder e' un biologo dell'Universita' della Louisiana che faceva analisi ai pesci gia' prima dello scoppio, perche' l'area era gia' vulnerabile a causa di tutti i pozzi trivellati. Dice che una causa aggiuntiva di danni ai pesci e crostacei potebbero essere i fanghi tossici usati per tappare il buco e di cui sono state usate enormi quantita' durante i mesi delle emissioni incotrollate. In particolare una componente dei fanghi che si ritrovano nei gusci dei gamberi e di crostacei lesionati e anneriti e' il manganese.
Guarda caso, i fanghi usati dalla BP avevano fino al 90% di particelle a base di manganese.
Andrew Whitehead e' professore alla Louisiana State University, che ha studiato il killifish, un innocuo pesciolino che e' alla base della catena alimentare marina, e ha trovato che anche qui le sostanze tossiche del petrolio e dei dispersanti sono entrati nel loro genoma. Hanno danni al cuore, non si sviluppano e muoiono.
I pesci piu' grandi mangiano il killifish deformati e dal genoma mutato, e noi umani mangiamo loro. Evviva.
Whitehead e' preoccupato degli effetti a catena di questi danni al genoma e pensa che siamo solo all'inzio, visto che il killifish e' un animlae semplice e piccolo - come i gamberi - e che per vedere gli effetti sui pesci piu grandi ci vorra un po, ma che arrivaranno prima o poi.
I delfini pero' non hanno aspettato, e sono morti in centinaia. Le sostanze chimiche che hanno mangiato durante il tempo dello scoppio sono migrate nei loro tessuti, e nei grassi che vengono poi usati durante la fase di gestazione, e cosi ci sono anche problemi di aborti dei delfini, e di feti deformi.
Il professor Ed Cake, 72 anni, ha studiato i delfini e la vita del mare in altri casi di disastri ambientali e dice che non solo l'area dell'Exxon Valdez non e'mai tornata ad essere come era prima, ma neanche l'area di Campeche in Messico, dove scoppio' un pozzo nel 1979, non e' mai tornata ad essere come prima.
I pescatori dicono che continuano a tirare su balle di petrolio e di catrame e residui tossici dalle reti, e che se ne vedono ancora lungo le spiagge.
I residenti non vanno a fare il bagno e non mangiano pesci del golfo.
Oil spills are forever.
In Italia non succedera' mai.
8 comments:
Purtroppo in Italia e' gia' successo, nel golfo di Genova, e i pescatori lo sanno bene. Report di RAI3 ne ha parlato. Tutto per l'affondamento della nave cisterna Haven
Chissa' se a monte di queste fotografie ci sono gli stessi discorsi sulla sicurezza degli impianti, sulle royalties, sulle grandi opportunita' per l' occupazione che alcuni politici ci hanno goffamente propinato e nell' italia della crisi stupidamente rintuzzano. Di questi tempi si sentono cose incredibili ed aberranti come in campo teorico finanziario e' ormai codificato il "rischio Longevita'" che pare non aiuti lo sviluppo economico di una nazione......
Insomma,se addirittura la longevita' delle persone e' diventata un rischio delle cosiddette societa' evolute, mi chiedo che modello di sviluppo sostenibile possano mai partorire menti cosi' infelici, e quale posizione possano mai prendere sul tema dell' inquinamento , oltre che teoricamente abbassa il rischio longevita'?
Complimenti per il Blog.
ma sei il robur che conosco io? ciao!
Chiedo scusa per l'OT, ma non ho trovato um contatto e-mail.
Mi chiamo Massimo e sono l'autore di un blog di informazione alternativa portoghese (ma sono italiano!): ero alla ricerca di valido materiale sulla questione fracking e, per mia fortuna, ho incontrato "No all'Italia petrolizzata".
Penso fará piacere all'Autrice sapere che quanto da Lei scritto é stato tradotto per il pubblico del Portogallo e degli altri paesi di lingua portoghese.
I crediti sono stati rispettati (il nome del blog appare sottoforma di link) e nel post agendado per oggi pomeriggio (21.04.2012) é anche presente la lettera da inviare al presidente Obama con tanto di istruzioni per l'uso.
Desidero pertanto ringraziare l'Autrice e, con i saluti, porgo l'augurio di continuazione dell'ottimo lavoro.
Massimo De Maria
Link: http://informacaoincorrecta.blogspot.com
ciao massimo, grazie! l'autrice sono io
Maria Rita D'Orsogna
li su ci sono tutti i miei contatti email. vivo in California, ma sono di origini abruzzesi.
buon portogallo e grazie della notifica
ciao!
MR
QUI
direi di si. a presto
E' l'apocalisse!
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