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Wednesday, September 7, 2011

La figura barbina di Mauro Febbo e di Antonio Sorgi


Ieri l'incontro fra comuni e i rappresentanti del ministero dell'Ambiente per il futuro del parco della costa teatina a Roma.

Il Centro d'Abruzzo non poteva dirlo meglio:

Signori, se non siete arrivati a una conclusione, il commissario e' inevitabile. A questo punto quello che potete fare e' di indicare almeno una zonizzazione del Parco, poi comunque sara' il ministero a decidere.

Parola di Stefania Prestigiacomo!

Una brutta figura annunciata, un appuntamento a cui gli otto comuni che fanno parte del Tavolo di coordinamento istituito dal consiglio regionale e presieduto dall' assessore Febbo, si sono presentati impreparati.

E cioe' Febbo e Sorgi pensavano di fare i galletti - Febbo non voleva ne il Commissario ne il parco - ma gli e' andata male. Il governo gli dice che il parco si fara' e gli manda il commissario checche ne dica lui.

Il direttore generale Grimaldi ha pure dovuto ricordare a Febbo e Sorgi - nonostante tutte le balle dette negli scorsi giorni - non solo che il Parco si fara' ma che, per loro interesse, avrebbero dovuto gia' da tempo indicare le zone da mettere sotto tutela.

Liha sgridati, come si fa con i bambini!

Il ministero ne sapeva piu' di loro. Hanno detto che vogliono unire Punta Aderci, Vasto, il biotopo costiero di San Salvo, la lecceta di Torino di Sangro, Fosso della Farfalle a Rocca San Giovanni, la pinetina di San Vito, la via Verde lungo la Ferrovia, e possibilmente la zona dei Ripari di Giobbe di Ortona. Poi ci si puo' mettere tutto quello che si vuole.

Garantiti anche i fondi: per la sola istituzione 700mila euro.

Vasto, Fossacesia e San Salvo hanno gia' fatto o stanno per finire la propria perimetrazione.

Ora spetta a Ortona, San Vito Marina, Rocca San Giovanni, trovare i perimetri,
che gli piaccia o no.

Lanciano e Mozzagrogna intanto hanno chiesto di farci parte pure loro.

Ma siccome l'arroganza e' l'ultima a morire, Febbo continua:

Non e' detta l'ultima parola. Ho chiesto al ministero una proroga dei tempi. Il ministero deve prima valutare, la documentazione deve compiere altri due passaggi istituzionali, poi decidera' . Tuttavia l'arrivo del commissario non e' una "punizione" rivolta all'Abruzzo ma e' come se il Parlamento in questo caso commissariasse il ministero per il Parco che alcuni sindaci della costa hanno detto che non gradiscono.

Eh? Tradotto in Italiano? Febbo, si metta l'anima in pace. Qui l'unica punizione per l'Abruzzo e' che e' lei a fare l'assessore all'ambiente. Tutta la costa teatina lo vuole questo parco, a parte gli speculatori edilizi e i loro amici.

Decida lei come vuole essere ricordato in questa questione.

Vuole essere ricordato come il nemico di turno?

Vuole rappresentare quello che rappresenta Nicola Fratino per il centro oli? Decida lei.

Noi non ne possiamo piu' di tanta malapolitica e arroganza.

2 comments:

nogat said...

Questi galletti appena mettono un pò fuori il naso dal loro pollaio subito si fanno tirare le penne...

giacinto2000 said...

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