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Friday, October 1, 2010

Assomineraria: "creiamo consenso"




Non sapevo se ridere o piangere quando ho letto di Assomineraria che vuole promuovere il settore parapetrolifero per "crearsi consensi", visto che sono odiati un po' in tutta Italia.

Cos'e' questo parapetrolifero? Gia' di per se, il nome fa ridere ed e' un modo per rendere piu' delicato quello che delicato non puo' essere.

Non e' petrolio, ma parapetrolio!

Praticamente, vogliono coinvolgere un po di piu' le industrie locali in modo da aumentare il proprio "consenso" fra la gente. Della serie: io ti do un pochino di mansioni da svolgere in loco e in cambio cerco di crearmi una immagine di industria santa e che vuole bene alla gente del posto.

Come se fossimo tutti nati ieri!

Ecco allora il parapetrolio - praticamente i servizi petroliferi. Se l'ENI fosse riuscita a trivellare in Abruzzo, la Buonefra, Fratino e Marrollo sarebbero stati anche loro para-petrolieri.

Secondo un comunicato di giugno 2010 - contorto, barocco e prolisso - Assomineraria sta preparando un nuovo filone di attivita' con una serie di incontri nelle sedi piu' interessate al petrolio - e alla sua devastazione ambientale. Dicono:

In questo contesto, il Workshop punta a creare maggiore consapevolezza e consenso presso gli opinion-makers locali intorno all’idea che le Imprese di Beni&Sevizi del settore upstream, in ciascuna Regione, si debbano comportare anche come parte di un “sistema a rete” per gestire insieme una serie di problemi di comune interesse, dalla creazione dei necessari supporti logistici ed infrastrutturali ai rapporti con le diverse istanze locali, allo sviluppo di risorse tecnico-professionali, alle questioni ambientali etc.

Cioe' in poche parole vogliono farci il lavaggio del cervello, dopo 15 anni che hanno distrutto la Basilicata che andra' tutto bene perche' ci sara' il parapetrolio.

Il primo di questi incontri per "creare consenso" e' svolto proprio a Matera. Ma davvero pensano di "crearsi consenso" in Basilicata dopo che gli hanno rovinato campi, miele, acqua potabile, polmoni e speranza per il futuro?

Interessante che non abbiano scelto Potenza - li hanno gia' preso tutto facendo leva sull'ignoranza della gente e non gli serve piu' il consenso per le operazioni future. Si sono gia' presi tutto con la prepotenza. Siccome ora vogliono investire anche in provincia di Matera, cercano li di passare per santi e dicono di avere invitato 50 esponenti "altamente qualificati"

di imprese di Beni e Servizi associate ad Assomineraria, di compagnie petrolifere, di Confindustria e Regione Basilicata, del Ministero dello Sviluppo Economico, di Organizzazioni sindacali, dell’Università e dei media regionali e con la partecipazione di un numerosissimo pubblico di osservatori.

Dicono di avere portato avanti un dialogo molto serrato e che

l’obiettivo è stato quello di discutere delle esperienze fin qui sviluppate dagli operatori impegnati nella valorizzazione delle risorse del sottosuolo, e le prospettive che si possono aggiungere a questo impegno, evidenziando anche la necessità di sostegno e condivisione da parte delle diverse istanze locali che hanno il compito di promuovere la crescita del sistema produttivo regionale.

Tante parole per dire che gli serve una regione ancora piu asserviente cosi' anche Matera e' stata conquistata.

Le mie domande: ma come mai della gente normale nessuno ne sapeva niente? Come mai non si parla in nessun posto dell'ambiente? Come mai neppure una parola sulla devastazione ambientale che l'ENI ha portato in Basilicata? Come mai non si parla del fatto che i tumori scoppiano in Basilicata? Del fatto che vogliono trivellare dietro l'ospedale? Del fatto che trovano scarti petroliferi nelle dighe, nelle falde acquifere, nel miele? Del fatto che la gente emigra senza sosta dalla Basilicata?

Ah gia' il parapetrolio li salvera' tutti!

Poi dicono che

Numerosi sono stati i riferimenti allo crescita negli ultimi trent'anni del comparto parapetrolifero a Ravenna.

Puo' darsi, ma si dimenticano di dire che per colpa delle estrazioni di metano Ravenna e' affondata di oltre un metro, e hanno fortissimi problemi di erosione alle costa che e' indietreggiata anche di 50 metri in alcuni posti, con gravi conseguenze sull'industria turistica.
Forse il parapetrolio e' meglio dell'attivita' turistica?


I prossimi workshop-lavaggio del cervello saranno in Emilia Romagna e in Sicilia, anche li si parte con la disinformazione. Interessante che in Abruzzo nemmeno ci provano!

Assomineraria - che vergogna, e che vergogna per chi di quei 50 esponenti "altamente qualificati" gli crede a queste balle.

Ma poi, cosa vuole dirti Assomineraria?

Il loro obiettivo non e' di voler bene alla Basilicata, alla Puglia o all'Abruzzo o all'Italia.

Il loro obiettivo e' di trivellare questa nazione, da cima a fondo, possibilmente indisturbati e con il consenso di un popolo, il piu' supino possibile.

Sta a noi fargli vedere che non ci crediamo nemmeno un pochino e che siamo piu intelligenti di loro e delle loro bugie.

Fonti: Assomineraria

2 comments:

Anonymous said...

intanto e' partita pure l'azione sul governo per ammorbidire il decreto delle 5 miglie e iniziare a dar eun po' di esenzioni qui e li. Incredibile ma vero, e' tutto scritto su n documenot ufficiale della MOG:

"In addition,
Assomineraria has requested the Italian Government to implement urgent modifications to the
Decree, in those areas which most heavily impact Italian offshore E&P activities."

davide said...

più che parapetrolieri,etc.
sono dei gran paraC.
ma con pazienza e tenacia (in quantità industriali) vinciamo noi.