Wednesday, September 15, 2010
Il Petrolio a Malpensa
Siccome l'aereoporto di Malpensa ha pochi guai, ora hanno deciso di aggiungerne altri. La ditta petrolifera Northern Petroleum, che abbiamo gia' incontrato in Puglia perche' vuole trivellare il mare del gargano, ha deciso di voler bucare anche una zona a ridosso dell'aereoporto di Milano.
La Po Valley ci aveva gia' provato in Lombardia con il suo manager Pierluigi Vecchia che diceva di volere trivellare l'Italia "per ragioni affettive". Ne avevamo gia' parlato un po di tempo fa, e anzi a suo tempo andai pure a tenere una conferenza informativa in Brianza.
Ora tocca alla Northern Petroleum, altri australiani dimostrare il proprio affetto per l'Italia.
Del resto le mappe parlano chiare, e basta solo guardare le cartine che tira fuori il ministero delle attivita' produttive per vedere che colabrodo l'Italia diventera' - solo che invece di acqua in mezzo al colabrodo ci passera' petrolio amaro, puzzolente e inquinante. Una bella vista per chi atterra a Malpensa!
I comuni interessati questa volta sono Lonate Pozzolo, Golasecca, Ferno e Mercalli. Pare che il petrolio sia sotto un bosco proprio vicino all'aereoporto.
E ancora una volta il copione e' sempre lo stesso - sindaci ignoranti che parlano di opportunita', di bisogno di studi da parte delle ditte petrolifere, che si fidano dei petrolieri come se quelli avessero a cuore Lonate Pozzolo o Golasecca. Sindaci che fanno le battute, senza davvero chiedersi cosa significhi avere il petrolio dietro casa e soprattutto senza credere di essere loro i padroni del loro territorio.
Dice infatti il sindaco Piergiulio Gelosa, sindaco di Lonate - scherzosamente, invece di essere preoccupato:
Secondo un primo studio di questa Northern Petroleum anche la nostra zona potrebbe "galleggiare" sul petrolio, ma è chiaro che è tutto da verificare. Non avendo avuto molto fortuna in cielo chissà che non ne avremo di più sotto terra.
E' qui che io mi arrabbio.
Non e' la Northern Petroleum che dice che forse c'e' petrolio a casa tua e tu abdichi alle loro verifiche. Perche' dopo le verifiche, verranno le richieste per un pozzetto, e poi per dieci, e poi per camion, infrastrutture, reti, raffinerie. E poi ti sei giocato la tua vita sana.
Dovrebbe invece essere un popolo intelligente e cosciente a decidere se come collettivita' si vuole diventare un distretto al petrolio, e se la risposta e' si, allora si procede con studi, trivelle, buchi, monnezza tossica e piani Seveso.
Ma la decisione a monte deve essere tua e non della Northern Petroleum.
Ovviamente per dire delle cose cosi' il tipo in questione non legge i giornali, non sa che l'industria petrolifera non porta fortuna a nessuno, se non ai petrolieri.
Eppure Trecate non e' lontana, eppure la Brianza e le dure lotte contro la Po Valley non e' lontana, eppure il disastro della Louisiana dovrebbe avuto far riflettere. Visto il livello a cui siamo dubito che sappia persino cosa stia succedendo in Basilicata dove trovano petrolio e derivati dell'industria petrolifera nel miele e nelle dighe di acqua potabile. O che la Northern Petroleum vuole bucare il canale di Sicilia in acque profonde, proprio come la BP in Louisiana.
Ma a noi il petrolio ci portera' fortuna invece.
Come sempre in Italia - si va avanti verso il futuro con passivita', sperando che Godot, la Northern Petroleum, la provvidenza divina, ci portino fortuna. Speriamo, cosi' ci possiamo godere la dolce vita - finche' dura.
Dove finiremo mai in questo paese.
Fonti: Varesenews
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
1 comment:
questi sono dei pazzi.
non ho parole.
paura un po'.
Post a Comment