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Saturday, December 12, 2009

Le mie impressioni




La patria es agonia y deber
Jose Marti' - Domino Square, Little Havana, Miami


Sono stata lontana dal computer per un paio di giorni - dopo la conferenza ho trascorso un po' di tempo a Miami Beach e poi a Key West e volevo un po di quiete per un giorno o due. Ho spento tutto. Questa storia del petrolio mi ha veramente cambiato la vita e ho pure un altro lavoro...

Intanto mi sono arrivati vari email e comunicati con idee e commenti e in cui si chiedeva la mia opinione sulla legge. Cosa posso dire? Non sono un legislatore, e invece di attaccare la legge insultandola in maniera gratuita ecco qui cosa penso sulla base di fatti e argomentazioni, e non sentimentalismi. Alcune di queste cose le ho gia' dette, altre ci ho riflettuto in questi giorni:

1) Legge o non legge i signori Petroceltic, Vega e MOG vanno avanti con le proposte di trivellare il nostro mare. Occorre non dimenticare questo fatto e far pressione sulla provincia e sugli organi locali che mandino i propri testi e le proprie osservazioni al ministero. Vogliono trivellare a 5 o 6 km da Punta Aderci e dall'Acquabella di Ortona. Di nuovo, prego tutte le associazioni o le persone di buona volonta' di scrivere un testo di contrarieta' al governo centrale e per mostrare che siamo tutti compatti e contrari. Mi si puo' scrivere qui.

2) La proposta di legge dice che sono vietate le estrazioni di oli combustibili. Questa frase non ha senso. Gli oli combustibili sono un derivato industriale del petrolio e NON si estraggono. E' come dire e' vietato estrarre benzina. Sottoterra non c'e ne' benzina ne oli combustibili, ma IDROCARBURI.

3) Se uno guarda le mappe preparate dagli amici del WWF e di Legambiente appare che in realta' le diciture zona sismica e zona vitivinicola coprono quasi tutto l'Abruzzo. Ma la domanda che io mi pongo e' : chi classifica le zone vitivinicole? Supponiamo che uno compra un terreno 'vitivinicolo' . Supponiamo che poi lo spianti e che rimanga nuda terra. Quel terreno e' ancora vitivinicolo? Guarda caso, e' quello che e' successo al Feudo di Ortona.

E poi, supponiamo che un buco esista o che le giunte future decidano di cambiare il modo di classificare le zone vitivinicole. Quanto facile sara' mettere un pozzo di petrolio a 100 metri da una zona vitivinicola o da una qualsiasi altra area protetta?

Non era meglio scrivere tutto l'Abruzzo?

4) Occorre allora esser chiari di modo che fra due, tre, dieci anni, non arrivi l'ENI di turno a decidere di "reinterpretare" la legge come meglio pare a loro.

Io avrei messo un testo di questo genere:

Sono vietate tutte le operazioni di esplorazione, estrazione, trivellamento, stoccaggio, coltivazione, e raffinamento a tutti gli stadi di idrocarburi, inclusi, ma non limitatamente a oli pesanti e leggeri, gas e sabbie bituminiche. Il divieto si applica per tutto il territorio regionale.

Semplice e chiaro.

5) C 'e' stato un gran parlare del fatto che la moratoria attuale fosse anti-costituzionale. L'attuale legge, che io sappia (ma potrei sbagliarmi) non e' stata dichiarata anticostituzionale dal governo. Vige ancora. La persona che ha sollevato la possibilita' che fosse anticostituzionale e' stato proprio un personaggio secondario del PdL, tale Daniele Toto, imparentato a Carlo Toto, il "salvatori della patria" per l'Alitalia, ed ex proprietario dell'Air One. Ne abbiamo parlato qui. Praticamente, e' stato questo galantuomo a mettere le pulci nell'orecchio dei governanti di Roma, non si sa perche'.

6) Questa battaglia non e' di destra e non e' di sinistra. E' un puro caso che al governo regionale ci sia una (ambientalmente incompetente) giunta di destra. La sinistra, ai tempo che furono, ha fatto altrettanto pena, con la giunta Del Turco che diede tutti i permessi, seguito dall'assessore all'ambiente del tempo, Franco Caramanico. Me lo ricordo ancora Del Turco che diceva che il petrolio avrebbe portato lavoro, che l'ENI era una santa e che il centro oli di Ortona era il progresso! E mi ricordo benissimo Mr. Caramanico dire in piazza a Paglieta che lui non ci poteva fare niente, che firmare le carte per l'ENI erano "atti dovuti" e che era meglio non dire niente alla popolazione perche' lui non avrebbe saputo offrire spiegazioni e proposte.

Tutti sono benvenuti, ma questa NON e' una lotta del PD, o di chi fa le leggi migliori.
Io personalmente non accettero' strumentalizzazioni. Il PD ha delle colpe molto gravi in questa faccenda, primo fra tutti quello di avere taciuto dal 2001 al 2007 e di aver approvato progetti di cui non capiva ne' pericolosita' ne' impatto. Se non fosse stato per il Comitato Natura Verde all'inizio e per e tutti i movimenti sorti dopo, e un po' anche per la sottoscritta, la politica nel suo complesso NON AVREBBE FATTO NULLA. E' troppo facile adesso cavalcare l'onda della contrarieta' quando tutta la regione e' compatta e dice no. Ripeto, tutti sono bene accetti, e spero che nessuno voglia sfruttare la situazione a scopi politici.

Nella mia opnione, la politica abruzzese nel suo complesso, e con le dovute eccezioni presenti sia a sinistra che a destra, hanno mostrato fortissimi limiti culturali e democratici.

Voglio vedere come si metteranno questi politici (sia di destra che di sinistra) quando si trattera' di lottare contro altri temi, come gli inceneritori o il nucleare, e quando si trattera' di spiegare alla gente che incenerire non e' cosa buona, che si deve reciclare/ridurre/riusare in maniera ossessiva, che il nucleare andrebbe anche bene, se non fosse che l'uranio scema, che nessuno sa dove mettere la monnezza tossica e che noi Italiani non sappiamo nemmeno dove mettere quella pre-1987 (anno del referendum). Voglio vedere le leggi per l'economia verde, per il risparmio energetico, per il vuoto a rendere.

Infine. La parola ambientalismo non e' un peccato. Io non so quale sia la sua definizione esatta, ma voglio interpretarla nel suo modo piu' nobile: avere cura dell'ambiente per avere cura di se stessi. Non siamo diversi dagli uccelli riempiti di petrolio o dalle ranocchie a due teste: avvelenare l'ambiente significa avvelenare noi stessi, perche' come gli uccelli e le ranocchie quell'ambiente e' la nostra casa e dobbiamo averne cura.

4 comments:

Anonymous said...

parole che sono musica per le mie
orecchie.

carlop

Anonymous said...

Cara Maria Rita, alle tue perplessità ed acute osservazioni, è necessario aggiungere il fatto, inquietante(!) e purtroppo non noto, che l'ENI, benchè sollecitata più volte e per iscritto, non ha permesso a me ed all'altro proprietario la restituzione della caparra ricevuta in sede di sottoscrizione del preliminare di compravendita; non essendosi a tutt'oggi (a distanza di oltre dodici mesi) nemmeno degnata di una benchè minima risposta al riguardo. Perchè? Cosa significa questo comportamento di ENI? Perchè il sottoscritto e l'altro proprietario non sono ancora stati liberati dalla 'colpa' di non aver voluto vendere il proprio terreno all'ENI, non volendo quest'ultima ricevere la restituzione della caparra a suo tempo versata in ns. favore? Cosa c'è dietro?

giosuè said...

ABRUZZO/PETROLIO: VERDI-SD, CHIODI INTERVENGA CON UNA MORATORIA

''La Giunta regionale d'Abruzzo ha approvato una legge fragile che non aggiunge nulla e non da certezza. Una legge che verra' automaticamente impugnata dal Governo. L'unico modo per evitare l'incostituzionalita' piena e' una moratoria motivata dalla redazione del Piano regionale delle industrie e di nuove planimetrie di rischio sismico. Per questi motivi chiedero' la moratoria per altri tre anni, integrando, rispetto alla Legge approvata un anno fa, il territorio di tutta la regione e non soltanto la costa teatina''

fonte:
http://www.asca.it/news-ABRUZZO_PETROLIO__VERDI-SD__CHIODI_INTERVENGA_CON_UNA_MORATORIA-881696-ORA-.html

Tom P. said...

E' diventato ambientalista anche il papa
http://www.asca.it/news-PAPA__DEGRADO_AMBIENTE_PREOCCUPA_QUANTO_TERRORISMO_E_GUERRE-881850-ORA-.html