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Thursday, April 17, 2008

Arrivano anche gli Irlandesi


Ecco qui una nuova novita'. Pare che tutti ormai abbiano capito quant'e' facile estrarre il petrolio, indisturbati, in Abruzzo. Oltre alla Mediterranean Oil and Gas, di cui sono certa riparleremo, ci sono pure gli irlandesi della Petroceltic.

Dalla loro presentazione powerpoint per gli investitori scopriamo che sono i proprietari di permessi esplorativi a Civitaquana, nel chietino, e che contano anche loro di usare la raffineria e il porto di Ortona come punti di appoggio. Notate dalla figura che molti dei loro permessi, specie nella zona di Ortona, lambiscono la costa. Dell'Abruzzo dicono la stessa cosa che dicono gli altri petrolieri. Leggo:

Italy: a good place to do business

Favorable fiscal terms, Low entry costs, Low political risk, Well developed infrastructure, High gas prices, Limited competition to date.

TERMINI FISCALI FAVOREVOLI, BASSE SPESE DI INGRESSO NEL TERRITORIO, BASSI RISCHI POLITICI, INFRASTRUTTURA BEN SVILUPPATA, ALTI PREZZI DELLA BENZINA, COMPETIZIONE LIMITATA.

No significant licence rental, all work programs discretionary, very simple regime, gives high values for oil and gas.

COSTI PER LICENZE [ESTRATTIVE] INSIGNIFICANTI,
PROGRAMMI DI LAVORO A DISCREZIONE [DELL'ESTRATTORE], REGIME MOLTO SEMPLICE,
RENIDMENTI ALTI PER PETROLIO E GAS.


Cioe' siamo il paradiso dei petrolieri!!! I costi sono bassi, c'e' totale lassismo nei vari vincoli e nella presentazione di programmi, per cui, perche' no?
E la colpa non e' dei petrolieri, si badi bene, e' dei POLITICI che siccome non ne capiscono niente, non si preoccupano di svegliarsi, di usare la testa, di leggere, di informarsi, di imparare, di chiedere a chi ne sa piu' di loro, e, finalmente, di dire, o fare qualcosa.

Quelli hanno solo visto che passeranno piu' navi al porto di Ortona e si sciolti in un brodino di giuggiole. Sia la Mediterranean Oil and Gas che la Petroceltic, oltre all'ENI, hanno intenzione di usare la raffineria e il porto di Ortona come importante punto di lavorazione del petrolio. Le mie indagini sono maggiormente centrate su Ortona, ma il discorso coinvolge tutto l'Abruzzo, specie il Teramano.

Dal sito delle Petrolceltic, si scopre anche che il valore monetario dei pozzi di Miglianico e di Ortona, al dicembre del 2007, era stimato essere di 400 milioni di dollari e che prevedevano di essere oprerativi dalla meta' del 2008. Quello
di Ombrina Mare si prevede che dara' 160 milioni di dollari come valore totale e che iniziera' la produzione nel 2010. Altro che esporativi. Sanno gia' quando inziano a trasportarlo sulla terra ferma!

Se non vogliamo fare la fine di Gela, e' ora di svegliarsi. Arrabbiamoci. Diciamolo a tutti. Non va bene cosi, dare a noi i veleni, agli stranieri i profitti, e ai politici gli introiti del porto. Non va bene proprio per niente.

6 comments:

Anonymous said...

CIAO ANGELO BIONDO..... GRAZIE !!

LOTTEREMO FINO ALLA MORTE NON GLIELA DAREMO VINTA A QUESTI COLONIZZATORI CON LA COMPLICITA' DI OMINUSCOLI SENZA SCRUPOLI E SENZA MIDOLLO SPINALE. SinceraMente.......se continuano su questa strada, ci sarà una resistenza simile a quella dell'ultima guerra ad Ortona... soprattutto ora che anche i pescatori si sono accorti di quello che accade!
RISCHIO RIVOLTA ....

Anonymous said...

Ma è così facile prenderci in giro? Ma perché la situazione è così degenerata? Sono 2 domande che mi affollano la mente. La necessità energetica sicuramente c’entra, ma le scelte politiche sono sicuramente il timone di una nazione. Aberrante la prospettiva energetica italiana: il nucleare. Ma le alternative ci sono e dobbiamo pretendere la loro seria applicazione. Costi quello che costi, dobbiamo evitare che ci riducano ad un colabrodo, e ci ritengano facile terra di conquista. Già la definizione di Paese delle meraviglie (per chi ci violenta) è cosa certa: vengono, fanno, guadagnano, ci danno le briciole, ci lasciano i disastri e se ne vanno (forse). Si rischia la mobilitazione popolare.
Cara Maria Rita, l’esasperazione può fare brutti scherzi….. in Ecuador, invece, con una protesta non violenta, i movmenti indigeni hanno cacciato la Texaco che ha devastato per oltre 10 anni, con una dissennata attività estrattiva, ettari ed ettari di Foresta Amazzonica. Si stanno quantificando i danni che la multinazionale dovrà risarcire. Stanno proponendo all’assemblea costituente la natura come soggetto giuridico e quindi di diritto. Parlano di azionariato rivolto sia al popolo che ad altre nazioni volto all’acquisto del restante giacimento petrolifero esistente, non per estrarlo ma per lasciarlo dov’è! Convinti che avranno più beneficio sia loro che l’intero enturage internazionale in termini di mancato inquinamento. Visionari? Non credo, piuttosto lungimiranti.
Un caro saluto da Fenice.

Tatone Massimo said...

ok .....da domani inizio a cercare petrolio anche io....inizio a scavare davanti gli ufficio portuali del sindaco.....
se si continua così la nostra Abruzzo diventerà un formaggio svizzero...un emmental...mha andiamo bene

Anonymous said...

xchè che hanno fatto i pescatori?

Anonymous said...

Domenica 20 aprile (domani)
intersezionale del CAI!!!!

Escursione da Ortona a Vasto lungo la Costa dei Trabocchi!!!!

Bellissimo!!!!!!!!!!!

Partecipare e' semplicissimo: basta scegliere un tratto di costa a piacere, da Vasto a Ortona, raggiungerlo, scendere sul vecchio tracciato ferroviario, e incontrerete tantissime persone, mangerete e berrete primizie abruzzesi, e farete una SPLENDIDA passeggiata lungo uno dei percorsi piu' belli del Mondo!!!!!!!!

DAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!

Una sPLENDIDA occasione per conoscere un po' di piu' i Trabocchi e la Costa d'Abruzzo!!!!!

A domani!!!!!

Anonymous said...

Capperi.
scusate il colpevole ritardo...

Domani escursione organizzata dal CAI lungo la Costa dei Trabocchi!!!

Info su www.caiortona.it

Ma questa escursione non e' organizzata soltanto dal CAI di Ortona, ma anche, essendo un'intersezionale, dal CAI di Vasto, Lanciano, ortona e Guardiagrele.
Domani, tutta la costa sara' interessata da queste passeggiate.
ripeto: sul sito
www.caiortona.it troverete infos, locandine e brochure.
Saluti, a domani.

Capperi. Scusate ancora.