Kuwait: 13 Agosto 2017.
Un minuscolo paese, ma il sesto piu' grande repositorio di petrolio del mondo.
Ci sono delle perdite di petrolio nel golfo di Persia.
Nelle vicinanze di Ras al-Zour, zona a sud del paese, costiera con resort e spiagge. Nelle vicinanze la citta' di al-Khiran dove vanno in molti per fuggire dal caldo torrido della stagione.
Ras-Al-Zour e' anche il centro scelto dalla Kuwait National Petroleum Company per la costruzione della piu grande raffineria del Medio Oriente. Quando sara' completa potra' sfornare 615mila barili di petrolio al giorno. La raffineria costera' almeno 11.5 miliardi di dollari.
Ma all'inizio le autorita' decidono di non avvertire nessuno di queste perdite. Si vede che pure in Kuwait occhio non vede cuore non duole, specie visto la petrol-economia del paese.
Ma a un certo punto la marea nera e' diventata impossibile da nascondere, la gente ha iniziato a fotografare e cosi anche l'agenzia ambientale del Kuwait ha dovuto ammettere il danno e rilasciare foto ufficiali.
Anche Sky Truth, la non-profit USA che dal cielo esegue monitoraggio dell'inquinamento sulla terra dai satelliti ha rilevato chiazze e petrolio in mare.
Si e' temuto per le centrali di energia e di rifornimento acqua poste lungo la costa.
Il capo di tale agenzia ambientale e' uno sceicco, che si chiama Abdullah al-Sabah e che ha detto che chiunque sia il reponsabile di queste perdite paghera' caramente per l'accaduto.
Non sappiamo ancora adesso quanto petrolio sia finito in mare, se il petrolio arrivi da pozzi a terra o da petroliere a mare e di chi sia la colpa.
Si presuppone che forse sia stata colpa di un oleodotto vecchio di 50 anni.
Il paese non e' troppo attrezzato per la pulizia e cosi' la Chevron e gli specialisti di una ditta di terzi, la Oil Spill Response hanno aiutato nelle operazioni di salvaguardia dell'ambiente e delle cose.
In realta'
Non si sa se la Chevron sia in qualche modo responsabile dell'accaduto.
Dal canto suo, Sky Truth, facendo stime dai suoi satelliti parla di circa 140mila litri di petrolio finiti in mare.
Ma tutto questo arriva tardi ed infatti, Khaled al-Hajeri, il presidente della Green Line Society del Kuwait, una non-profit che si occupa di ambiente accusa duramente il suo governo:
"The government failed to issue a statement communicating the severity of this disaster. There was no warning people against fishing or entering the polluted area, even though it is close to some of the most popular summer destinations in Kuwait. This is what happens when under-qualified individuals handle the government's most sensitive environment entity."
Anzi, accusa che si sapeva delle perdite gia' tre giorni prima che arrivasse il governo. Dice che la gente ha il diritto di sapere, e queste perdite avranno conseguenze sul pescato, sul cibo, sul mare, e sulla salute di chi li vive.
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Altre perdite il giorno 22 Agosto 2017.
Altre perdite ancora il giorno 18 Settembre 2017
Il giorno 23 Gennaio 2017 era addirittura stata dichiarata l'emergenza nazionale per altre perdite di petrolio dal campo al-Maqwa. Ma non furono rilasciate ne le cifre del rilascio in mare, ne furono date particolari speigazioni dell'accaduto.
Nell'Agosto 2016 altre perdite presso il campo Ahmadi.
Nel Febbraio 2016 un pozzo si incendio e scoppio'.
Chissa' quanti altri casi di petrol-perdite di cui noi non sappiamo niente.
Anche in Kuwait.
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