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Wednesday, January 13, 2016

Petrolio: cosa cambiera' nel 2016



Il crollo dei prezzi del petrolio - ai suoi livelli minimi da dieci anni, a circa 37 dollari al barile, ha portato a tanti nuovi scenari nel mondo, e qui proviamo ad analizzarli alcuni.

Intanto, l'Arabia Saudita ha appena annunciato che per chiudera' il 2015 con un deficit di 98 miliardi di dollari, dopo aver chiuso anche il 2014 in disavanzo. Era dal 2000 che non succedeva. Ci saranno tagli, la benzina aumentera' del 50%, si investira' di piu' nelle rinnovabili. 

Dal canto loro, gli Stati Uniti, ingolfati da petrolio pompato grazie al fracking ed altre tecniche, quasi tutto stoccato a Cushing, Oklahoma, decidono di eliminare il veto alle esportazioni di petrolio americano all'estero.  A causa dei progressi con il fracking infatti la produzione e' salita alle stelle.

Fino qualche anni fa sarebbe stato inpensabile: il veto all'esportazione sussisteva da oltre quarant'anni, per la precisione dal 1973, dai tempi dell'embargo di petrolio da parte dei paesi arabi. 

Perche' il veto viene eliminato solo adesso? Per pressioni da parte dell'industria petrolifera e dei repubblicani loro amici. In cambio i repubblicani hanno accettato che aumentassero i sussidi all'energia prodotta da vento e al sole, come volevano i democratici. Manca solo la firma di Obama al via libera, e ci si aspetta che Obama firmera' questa sorta di quid pro quo.


E' certo una vittoria per i petrolieri americani che da due anni chiedevano la fine del veto alle esportazioni. Secondo loro aumentera' la sicurezza nazionale, l'economia verra' stimolata e si creeranno nuovi posti di lavoro. In questa nuova legge, il presidente avra' il diritto di ripristinare il veto se ci sara' pecunia di petrolio in anni futuri.

Gli USA gia' esportano circa 400,000 barili di petrolio ogni giorno verso il Canada, che e' l'unica eccezione al divieto di esporatazione. E' un aumento di nove volte la cifra esporatata nel 2008, ma ancora solo il 3.8% della produzione totale di petrolio USA. Si preme per maggiori "valvole di sfogo"
per il petrolio USA.

E' tutto molto triste: invece di correre con le rinnovabile continuiamo a spremere petrolio dalla pancia della terra, a inquinare nella cieca rincorsa di denaro. 

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