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Thursday, January 21, 2016

Il 2016: anno record del sole







La parola preferita da Trump in queste elezioni e' stata "tremendous" che vuol dire, piu' o meno, eccezionale.

Il 2016 e' stato proprio questo negli USA: un anno eccezionale con 4 GW installati nel solo terzo trimestre del 2016 e con il quarto trimestre che lo superera' secondo la Solar Energy Industries Association. 

Nel terzo quarto del 2016 che va da Luglio ad Ottobre l'installazione di solare e' aumentato del 99% rispetto al secondo quarto, fra Aprile e Luglio, del 191% rispetto ad un anno prima. 

Un nuovo megawatt arriva negli USA ogni 32 minuti.

Come si e' arrivati a questo? 

Grazie al Federal Solar Investment tax credit, incentivi per favorire il solare. Non si sa bene cosa succedera' con il nuovo presidente, e siccome l'incentivo doveva essere rinnovato entro il 2017, chi era interessato a ricevere fondi ha installato il suo sistema fotovoltaico nel 2016.

Ad usufrirne maggiormente di questo incentivo, costruttori di impianti a grande scala, mentre il solare sui tetti di casa ha avuto un leggero calo. Chi voleva il sole in casa per motivi ambientali li ha gia' installati, gli altri hanno bisogno di piu' tempo per essere convinti. Lo stato con maggiori installazioni solari e' la Calfornia, ed e' proprio da qui che arriva la saturazione sui tetti di casa. Occorrera' lavorare di piu' sui residenti di altri stati per convincerli. Allo stesso tempo, l'installazione in California di fotovoltaico a grande scala ha avuto una crescita notevole con 1 GigaWatt installato nel solo terzo trimestre del 2016.

Quello che pero' e' certo e' che nel 2016, fra tetti di casa e grandi installazioni, sarano attivi negli USA 14 nuovi Gigawatt, un aumento dell'88% rispetto al 2015.  Si prevede che la crescita continuera' a questo ritmo, fino al 2020, con picchi di 20 GigaWatt annui.

Gli eseperti prevedono che il sole e' una industria in crescita e che anche chi non ci crede per la natura sara' convinto dai ritorni economici e dal mercato.

Il futuro sara' tremendous per il sole,  come direbbe Trump. 


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21 Gennaio 2016

Sono usciti i dati ufficiale del lavoro nell'industria solare negli USA.

Il Solar Foundation’s National Solar Jobs Census 2015 riporta che dal Novembre 2014 al Novembre 2015 il solare e' cresciuto del 20.2 % e che adesso lavorano nell'industria fotovoltaica circa 209 mila persone.  Secondo lo stesso ente, il solare cresce piu' della media dell'economia del paese -- ad un tasso di 12 volte di piu'. 

Di tutti i nuovi posti di lavoro creati negli USA, uno su ottantatre era nel fotovoltaico, l'1.2% di tutti i lavori nuovi. Per di piu', il lavoro nel sole e' cresciuto del 123 percento negli scorsi sei anni, con lavori di installazione, produzione e manutenzione.

Il petrolio? Manco a dirlo, affossa. Dal 2014 ad oggi sono stati persi circa 200mila posti di lavoro negli USA. Il solare invece ha creato piu' lavoro che non petrolio e gas sia nel 2014 che nel 2015. Il numero di impiegati e' il 77% in piu' rispetto all'industria di carbone.

E il futuro continua ad essere brillante: l'occupazione crescera' di circa il 15% nel 2016, undici volte di piu' che il lavoro nell'oil and gas.

Basta solo volerlo, veramente.


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20 Marzo 2015


Ogni tanto li vedi in giro per Los Angeles, camioncini verdi ibridi con scritto "Solar City".

Sono nati nel 2006, una delle piccole startup attorno a San Francisco con una manciata di impiegati. Prendevi appuntamento e venivano a casa per aiutarti ad installare fotovoltaico sui tetti. Il business e' cresciuto, raddoppiando di anno in anno ed ora hanno 9000 impiegati in tutta America. E' la piu grande ditta di fotovoltaico negli USA.

E' una storia che si ripete in tutta la nazione con il solareche fa passi da gigante. Secondo la Solar Foundation, una non-profit, a Novembre 2014 c'erano circa 170mila impiegati nell'industria del sole, con un aumento di impiegati del 22% e con circa il 30% di pannelli installati in piu' rispetto al 2013.

E' un tasso di crescita dieci volte maggiore di qualsiasi altra industria, visto che l'occupazione negli USA e' cresciuta solo del 2% nel'ultimo anno.  Ci sono ora piu' impiegati nel solare che nel carbone, il doppio, e siamo li li con i petrolieri che invece di impiegati ne hanno 200 mila.

E cosi, il 2014 e' stato soprannominato l'anno del sole negli Stati Uniti, E' una crescita che pare inarrestabile e che ha portato con se ricchezza distribuita senza che nessuno si avvelenasse i polmoni.

Perche' tutto questo?

Beh, si parte certo dai sussidi governativi, la Federal Solar Investment. Ma prima che si inizi a strillare, occore ricorcare che i petrolieri ogni anno ricevono circa 37.5 miliardi di dollari in sussidi
e che quello che va al sole sono noccioline al paragone. 

Poi c'e' da considerare che i costi calano, sia per la manifatturazione dei pannelli che per l'installazione, e per il finanziamento. I prezzi in un anno, dal 2013 al 2014, sono calati del 10% in totale.  Ci sono anche metodi piu' creativi e piu economici per passare al sole, fra cui il leasing dei pannelli, ci sono migliori impianti di stoccaggio e sistemi di batterie piu' efficenti.

E alla fine, a differenza del petrolio questa e' ricchezza ed occupazione distributa. 

Di tutti i suoi vantaggi il sole e' anche democratizzante.