Arriva da Science un nuovo studio sulla sismicita' indotta -- che in Italia non esiste.
Matthew Weingarten, dell'Universita' del Colorado, il principale ricercatore dello studio riassume cosi' il suo lavoro:
“Questo e' il primo studio che misura le correlazioni fra pozzi di reiniezione e terremoti su scala nazionale. Abbiamo documentato un enorme aumento della sismicita' indotta, dal 2009 in poi e crediamo che l'evidenza sia schiacciante: i terremoti vicino ai pozzi di reiniezione sono indotti dalle operazioni di petrolio e di gas."
In totale il numero di terremoti associati con i pozzi di reiniezione e' aumentato da una dozzina l'anno negli anni settanta a piu di 650 nel 2014, alcuni anche di intensita' fra i 4.7 e 5.6 -- a Prague in Oklahoma, a Trinidad in Colorado, a Timpson in Texas e a Guy in Arkansas.
I principali colpevoli sono i pozzi ad "alto tasso di reinizione" che pompano piu' di 300,000 barili di monnezza nel sottsuolo al mese. A volte invece che la monnezza viene immessa acqua con altre sostanze chimiche per stimolare la produzione di idrocarburi nei pozzi vicini. L'idea e' di aumentare la pressione nei pozzi attivi immettendo materiale nelle vicinanze in modo da "spingere" il petrolio o il gas verso il pozzo d'interesse. La tecnica si usa da molto tempo e non e' necessariamente collegata al fracking, dove invece la roccia viene fratturata. In ambo i casi -- che sia monnezza o stimolazione -
la pressione sotterranea cambia.
Assieme a Matthew Weingarten, i professori Shemin Ge, Jonathan Godt, Barbara Bekins e Justin Rubinstein dell'Universita' del Colorado e del U.S. Geological Survey (USGS) hanno esaminato circa 180,000 pozzi di renizione e di stimolazione dal Colorado alla East Coast. Di questi, piu' di 18,000 erano associati a terremoti (il 10%!) principalmente in Oklahoma e in Texas. La maggior parte dei pozzi problematici e' ancora attiva.
Fra i pozzi di reinizione e di stimolazione, quelli di reinizione di rifiui sono piu' problematici perche' i quantitativi immessi sono meno regolamentati e semplicemente arrivano in grandi volumi, modificando tutte le pressioni sotterranee senza che il sottosuolo possa adattarsi. Quelli di stimolazioni sono piu' gestibili, nel senso che l'arrivo dei fluidi e' piu' graduale e direzionato. La probabilita' che si sia un terremoto da pozzo di reinizione di rifiuti e' 1.5 piu' alta che ce ne sia uno da un pozzo di stimolazione.
Cosa hanno trovato? Methanolo, ethanolo, composti organici volatili, i BTEX (benzene, toluene, ethyl benzene and xylenes) composti clorinati. Molte di queste sostanze sono collegate con i fluidi di perforazione usati dall'industria petrolifera.
E poi, uno studio dell'sui neonati condotto dall'Universita' di Pittsburgh il cui titolo dice tutto: Lower Birth Weight Associated with Proximity of Mother’s Home to Gas Wells.
Qui i recercatori hanno studiato 15,500 neonati di tre contee dal 2007 al 2010 scoprendo che piu' vicino si viveva vicino ai pozzi da gas, piu' alto era il rischio per i neonati di nascere sottopeso - e del 34%!
“Mothers whose homes fell in the top group for proximity to a high density of such wells were 34 percent more likely to have babies who were ‘small for gestational age’ than mothers whose homes fell in the bottom 25 percent. Small for gestational age refers to babies whose birth weight ranks them below the smallest 10 percent when compared to their peers.”
Ovviamente i petrolieri sono andati in fibrillazione ed hanno attaccato come hanno potuto. Ma intanto questo studio si aggiunge ad altri che mostrano la stessa cosa. Nel 2012 una pubblicazione della Cornell University mostrava la correlazione fra basso peso alla nascata e la presenza di pozzi da fracking nelle vicinanze.
In questo caso:
“The introduction of drilling increased low birth weight and decreased term birth weight on average among mothers 2.5 kilometers of a well compared to mothers 2.5 kilometers of a future well. Adverse effects were also detected using measures such as small for gestational age and APGAR scores, while no effects on gestation periods were found.”
“These findings suggest that shale gas development poses significant risks to human health and have policy implications for regulation of shale gas development.”
Ed ancora nel 2013 un altro studio mostava il calo del peso alla nascita condotto da studiosi di Princeton, Columbia and the Massachusetts Institute Technology.
Ma niente paura, e' sempre tuttapposto.
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