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Friday, July 31, 2015

Shell in Artico: proteste e fessure nella nave spaccaghiaccio, ma si va avanti lo stesso


 Nave spaccaghiaccio Shell

Gli attivisti sopra e sotto il ponte dell'Oregon





La Shell ha iniziato a prendere di mira l'Artico nel 2012. Da allora fino ad adesso ha speso ben sette miliardi di dollari inseguendo quella che finora e' una chimera petrolifera: bucare il polo Nord. 'obiettivo e' la concessione Burger, settanta miglia dalla riva dell'Alaska nel mare di  Chukchi Sea.

Le e' successo di tutto da allora, piattaforme a zonzo nel mare, multe, pericoli di scoppi, mancanza di garanzie di sicurezza,  ma vanno avanti imperterriti.

L'ultima e' la fessura di un metro scoperta nel fianco di una delle navi spaccaghiaccio, chiamata MSV Fennica,  essenziale per le operazioni in Artico --  che e' dovuta tornare indietro dall'Alaska dove era quasi arrivata. La  MSV Fennica, che tra l'altro trasportava anche strumentazione critica in caso di scoppi ed incidenti in Artico e' stata mandata a Portland, nell'Oregon per riparazioni.

Come e' successo il fattaccio? Pare che la Shell abbia privilegiato una rotta marina piu' breve per arrivare in Artico ma meno sicura, a causa dei fondali poco profondi -- due metri in alcuni punti, che ovviamente hanno aumentato il rischio di incagliamenti. Potevano scegliere una rotta dove i fondali sono piu' profondi, ma ci sarebbe voluto piu' tempo. Tutto sempre all'insegna dell'ultimo spicciolo, eh? E quindi ben gli sta che si sia incagliata

La Shell dice che pero' questa Fennica non e' poi cosi necessaria, ma che la vogliono in Alaska per un ecesso di precauzione. Oh si, certo. Intanto in governo gli ha detto che senza la Fennica non si puo' iniziare a trivellare.

La nave e' stata adesso riparata, cosi arrivano gli attivisti -- dopo i kayaktivisti di Seattle, altri kayaktivsti dell'Oregon e i 24 che si sono aggrappati per piu di 24 ore dal ponte St. John al largo di Portland, per formare una barricata contro il passaggio della spaccaghiacci.

Un giudice dall'Alaska ha ordinato il pagamento di una multa di $2,500 dollari l'ora, che domenica prossima sarebbero diventate $10,000 l'ora. 

Finalmente un giudice ha deciso l'evacazione del ponte e dei kayak dal mare. Ci sono stati arresti, e anche confonti fisici con alcuni dei manifestanti con i kayak rovesciati dalle navi della guardia costiera.

E cosi la Fennica e' potuta partire per il suo viaggio di morte in Artico.


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