"We love you, Governor"
We love you too, Ms. Ono.
La battaglia contro il fracking nello stato di New York va avanti.
In questo stato esiste una moratoria temporanea dal 2008, anno in cui si decise che prima di approvare o di vietare il fracking occorreva indagare bene i suoi effetti su acqua, ambiente e aria.
E cosi dopo 4 anni di dibattiti, rinvii, audizioni pubbliche e incontri, si e' arrivati a Mercoledi' 13 Febbraio 2013, quando il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, doveva rendere pubblico un rapporto sugli impatti del fracking sull'ambiente, testo sul quale si sarebbero dovute basare le leggi e le regole per governare il fracking a New York State.
Mercoledi' 13 Febbraio pero' e' arrivato ed e' passato ed il rapporto non e' stato terminato.
Cuomo dice che e' piu' importante fare le cose per bene piuttosto che rispettare scadenze arbitrarie. Il governatore ha ambizioni pubbliche sulla scala nazionale e ovviamente non vuole fare sbagli nella sua decisione - e chissa' se per il fracking per se, o per i suoi calcoli elettorali e al proliferare di gente che e' contraria al fracking.
Il New York Times dice che e' per calcoli politici.
Ad ogni modo, a causa dello slittamento di questo rapporto, che doveva essere stilato dall'Health Commissioner dello stato di New York, Nirav Shah, si stima che la moratoria restera' in vigore per almeno un altro anno ancora, per la gioia di residenti, attivisti e ambientalisti e per la delusione dei petrolieri.
Appena la notizia e' diventata pubblica, Yoko Ono ha scritto un email a Cuomo con le parole "We love you Governor - Thank you, Governor Cuomo, for taking time to do a more complete health study.”
Intanto pero' varie cittadine New Yorkesi hanno affrontato la questione da soli e hanno vietato il fracking sul loro territorio da soli.
Tutte assieme rappresentano 1.6 milioni di persone. I comuni che invece hanno approvato il fracking contengono 180,000 persone. Fanno nove a uno contro il fracking.
Sara' una strada tutta in salita per i signori del fracking, come e' giusto che sia.
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