Ma non gli riesce proprio a Mauro Febbo di essere un po serio! Riassunti:
1. Maggio 2011: va dicendo che lui non e' contro il parco, ma che si deve stare attenti ai vincoli, e alle limitazioni imposte ai comuni - fra cui le balle dei frantoi da abbattere e il cattivissimo Ente Parco che diventera' un nuovo tiranno locale.
2. Agosto 2011: deve per forza ammettere di essere contrario al parco, dopo tanti tentennamenti. Conserva il ruolo di coordinatore.
3. Settembre 2011: il ministero gli dice che il Parco si fa, che lui lo voglia o no e che si sbrigasse a perimetrarlo.
4. Settembre 2011: propone il "Parco ad Isole" nella derisione totale dei cittadini
5. Settembre 2011: chiede al governo una proroga al limite del 30 Settembre, data finale per le perimetrazioni locali del Parco. Il ministero gli da picche di nuovo.
E cosi ieri i comuni di Casalbordino, Fossacesia, Vasto assieme a Lanciano, Mozzagrogna, Cupello, Frisa e Francavilla hanno mandato le loro perimetrazioni
(le prime 3) oppure la richiesta formale di farci parte (le ultime 5).
Gleiele hanno mandate scavalcando Febbo, a cui si sa che del Parco non importa niente. Invece Febbo cosa fa?
Manda al governo solo le decisioni di Ortona e di San Salvo e il no al Parco di San Vito, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro.
Continua a dire che lui fara' pressione a Roma sui deputati del PDL per cancellare la legge che istituisce il parco -- ma chi crede di essere? - e che siamo 4 a 4 nel si o nel no al Parco - come se fosse una partita di calcio.
Chissa' dov'erano tutti questi conti con il petrolio! E comunque, gli ricorda Lorenzo Luciano, i comuni che non lo vogliono il Parco sono solo il 16% della popolazione totale!
Mauro Febbo: questo e' chi ci governa. Quanto tempo perso, quanti sprechi, quante cose che avremmo potuto fare di piu' se invece di lui ci fosse stata una persona seria e competente a perimetrare il Parco.
Mauro Febbo: si vergogni!
Non votiamolo mai piu', assieme ai sindaci di San Vito, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro, a cui interessano solo le palazzine e niente di piu.
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3 comments:
...e insieme a Fratino e soprattutto Chiodi e compagnia ...
Un esempio anzi un campione negativo per tutto l'Abruzzo, sembra uscito da un film di Albertone! Speriamo che non faccia danni irreparabili...
Una delle prime persone a parlare di parco a isole ( piu precisamente " parco a macchia di leopardo) fu Gaetano Basti, attraverso la (sua) rivista d'Abruzzo. GiĆ nel 94, sicuramente anche prima.
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