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Thursday, November 12, 2009

La politica dell'inciucio


Questo testo l'ho preso dal sito di Apocalisse Italia. Penso che sia un capolavoro di lucidita' e di sintesi e vorrei condividerlo con voi. Anche se qui parlo principalmente di petrolio, la filosofia e i metodi usati dall'ENI e dai politici corrotti e' la stessa per tutti gli altri problemi d'Abruzzo e d'Italia. In una parola: ci sta da mangiare.

Il testo originale dell'articolo e' qui.

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La politica dell'inciucio sembra non morire mai, ne in Abruzzo ne in Italia piu' in generale.

Continuo a leggere le notizie locali su giornali online e offline ma la conclusione e' sempre la stessa. Si governa per fare gli interessi di pochi e si ignorano completamente i molti. No, non sono comunista, non sono di sinistra e mai lo saro', ma l'evidenza dei fatti e' sotto gli occhi di tutti.

Energia, spazzatura, sanita' e terremoto sono i temi che piu' occupano i nostri politici. Perche' ? Ci dicono sempre che sono delle emergenze. Ma sara' vero ? Io non ci credo piu'. Io dico che sono le grande bufale che ci vendono tramite giornali e telegiornali. Se uno vuole prendere delle decisioni impopolari cosa fa ? Semplice, ormai si spaccia tutto per una emergenza, e allora si puo' fare tutto.

Ho degli amici degli amici che vogliono fare un inceneritore perché incenerire vuol dire guadagnare un sacco di soldi. La monnezza abbonda e ci sara' sempre, un business sicuro. Gli inceneritori sono un modello di business a rischio zero visto che lo stato ti da pure i CIP6: contributi pubblici che dovevano essere destinati alle energie rinnovabili e che poi sono stati estesi a "rinnovabili e assimilabili". E grazie all'assimilabile ci entra di tutto, inceneritori, turbogas e energia di scarto delle raffinerie. I Moratti e l'Eni prendono soldi CIP6.

E i CIP6 sono sovvenzionati dai cittadini con una speciale tassa sulle loro bollette energetiche del 6-7% del loro totale. Togliere ai cittadini per dare alle varie bande legalmente organizzate, come se in Italia non pagassimo gia' troppo le bollette energetiche. Lo stato al servizio di pochi.

E allora, visto che il business e' perfetto l'unico problema e' farle costruire queste macchine spargi cancro. Come si fa? Se una regione ricicla il 50% dei rifiuti lo puoi giustificare economicamente un inceneritore ? Certo che no. Allora la raccolta differenziata e' meglio che non c'e' e che non si faccia. Educare il cittadino al riciclaggio ? No, meglio di no. E' controproducente. Pianificare per tempo le discariche ? Ancora, meglio di no, senno come fai a creare l'emergenza ? Nel vastese in questi giorni c'e' l'emergenza discariche, che tradotto vuol dire che siamo all'emergenza che precede l'inceneritore con l'inciucio politico-imprenditoriale collegato.

A Campobasso, l'eroe abruzzese Marrollo chiude la divisione prefabbricati di Mafalda. Usano la scusa della crisi (altra grande opportunita' per fare soldi) per chiudere una fabbrica e ancora una volta, hanno la scusa perfetta. Come fai a contestare che c'e' la crisi ? Eppure i dipendenti dicono che solo ora hanno scoperto che il piano per fare un impianto a biomassa era stato avviato 2 anni fa, quando scoppiavano di lavoro. Mistero Marrollo, presidente della Confindustria Abruzzo, altro cortocircuito politica-potere-controllo-controllato. E la gente va a casa disoccupata.

Altra emergenza: quei disgraziati di dipenti di Villa Pini. Gente che lavora e non viene pagata da mesi. Ma si puo' concepire cosi' uno stato moderno ? A quanto pare si. Quanto tempo devono aspettare quei poveracci per essere pagati ? Perche' non sospendiamo al consiglio regionale lo stipendio fino a quando lo avranno i dipendenti di Villa Pini. Vediamo se poi l'emergenza dura piu' di una settimana.

Febbo, assesore regionale all'agricoltura dovrebbe occuparsi di difendere i contadini e il VALORE del loro lavoro. Invece si occupa di tutt'altro. Oggi lo ritroviamo a parlare di energia e di una centrale idroelettrica all'interno del Parco Regionale Sirente Velino. Appena eletto invece si occupo' delle royalties del petrolio con una proposta di legge che voleva mettere d'accordo tutti.

La teoria e' che siccome i comuni limitrofi non ci guadagnano niente dalle royalties era meglio spartire la torta anche con loro. Complimenti. E intanto i contadini che lui dovrebbe difendere non sono rappresentati da nessuno e vengono pagati una miseria per i loro prodotti. Si spaccano la schiena e fanno il lavoro piu' duro di tutti e subiscono il prezzo imposto dai grandi distributori.

Febbo intanto si occupa di petrolio. E allora e' di oggi la notizia che un centinaio di trattori di allevatori sono pronti a marciare su Roma perche' dicono che non sono difesi da nessuno. Come dargli torto ? Spero che scarichino tanta merda davanti ai palazzi delle istituzione, ma conoscendo certi soggetti che ci sono dentro, sono sicuro che troveranno il modo di fare soldi anche con quella!

Altro servizio vitale, altro mega-business. L'acqua e' l'affare del futuro e allora ecco servita la privatizzazione dell'acqua. E sia a livello nazionale che locale, con il grande statista Chiodi in prima fila che si avvia alla centralizzazione dell'acqua in Abruzzo. Dicono che e' per risparmiare poltrone, ma il problema del numero di poltrone e' marginale. Il problema e' che le poltrone vengono gestite dalla politica per fare il sistema di potere e per creare tutti gli inciuci sulla spartizione del "potere ad poltrona". Se su quelle poltrone ci avessero messo delle persone preparate, e non i soliti trombati elettorali e raccomandati, forse oggi avremmo un sistema idrico efficiente e non ci sarebbe bisogno di riformare un bel niente. Ancora una volta si crea una emergenza, quella dello spreco, per giustificare il fallimento della politica e dei suoi metodi d'inciucio.

Dalla sanita' all'acqua lo slogan e' sempre lo stesso: unico ente centralizzato per gestire torte sempre piu' grandi con la scusa del risparmio. Ancora una volta si cerca di mettere una pezza a decenni di mala politica che ha interferito alla grande sul sistema sanitario, che lo ha comandato dettando assunzioni di medici, primari e amministratori. E ora la colpa di chi sarebbe della "cattiva organizzazione" ? Dei troppi manager ? Benvenuti allo scarica barile.

E i pozzi di petrolio ? Le raffinerie come facciamo a farli ? Ancora con l'arma del ricatto dell'emergenza lavoro. Non c'e' lavoro e arriva l'Eni o la Petrceltic o la ECOPETROLI. Stendete il tappeto rosso ci portano una manciata di posti di lavoro. A Ortona una classe dirigente ignorante, corrotta e al servizio solo del proprio portafoglio ha spalancato le porte ai petrolieri pur di far arrivare le navi in porto. Gli interessi di pochi su quelli di tutti, tanto per cambiare.

Il terremoto ? E' una grande emergenza ma fare prevenzione non porta voti. Meglio aspettare che cada tutto cosi' puoi andare in tv a tagliare nastri e consegnare case agli sfollati di gionro, mentre di notte vai a puttane sperando che non ti beccano. E intanto dopo un terremoto cosa fai, ti metti a fare le gare d'appalto ? No, tutto con trattativa diretta nell'apoteosi della politica dell'inciucio.

Energia, acqua, spazzatura: questi i temi che saranno sempre piu' centrali perche' e' li che adesso e in questi anni ci sara' da spartirsi un sacco di soldi. Ovviamente al cittadino generico medio faranno credere che ci sono delle emergenze per poter giustificare inceneritori, privatizzazioni e pozzi di petrolio.

Avanti Italia.

6 comments:

Redarrow said...

http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_12/abruzzo_petrolio_moratoria_referendum_germano_antonucci_a0febd36-cf85-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml

L'ASSESSORE STATI - E la Regione? Qual è la posizione della giunta? «Si tratta di un falso problema» scandisce a Corriere.it l'assessore all'Ambiente, Daniela Stati. «Siamo la Regione verde d'Europa - spiega - e quindi non corriamo questo rischio. Il presidente Chiodi e lo stesso Berlusconi sono stati chiari: non ci sarà nessuna petrolizzazione dell'Abruzzo».

Questa frase della stati è eccezionale, vero? Però non capisco cosa ci sta a fare lei, visto che ormai l'abruzzo è verde, quindi non serve fare niente.. ;-)

FR:D said...

Per quanto riguarda il risparmio delle poltrone sopratutto nell'acqua avrei molto da ridire: da quando è stata istituita l'aca (privatizzando la società che gestisce l'acqua pubblica) a oggi, tutti quei tecnici che andavano a riparare tubature e facevano un buon lavoro, con un metodo tramandato e perfetto, oggi fanno tutti i dirigenti! In giro vedo più macchine dell'aca nei supermercati, vicino ai bar e in tutti i luoghi del diletto che autobus... il lavoro pratico è stato "delegato" a società esterne che non sono preparate come chi lavorava prima di loro. Tutto questo non costa di più?
E' un esempio che può essere moltiplicato per tutte le categorie citate da MR.

Valle Nora said...

Brava la nostra Maria Rita che con le sue chiacchiere scritte su tutti i foglietti e i siti inciuciati, che offendono chiunque capiti senza una morale. L'abruzzo è una regione verde perchè l'abbiamo fatta noi e i nostri padri che non stavano a scrivere le coglionate vostre. E' sempre facile dire male e non agire in bene, questo noi lo sappiamo. Ma adessso deve finirla questo scempio di falsità di emeriti scienziati, professorine, galline che fanno incontri, convegni, cene e quant'altro con i soldi dei contribuenti (italiani non americani) per dire cosa?
Ciao e potresti anche pubblicare i miei commenti. Comunque a me basta che la leggete voi.

giosuè said...

senti valle nora troll perditempo ora sappiamo la tua vera natura, vai altrove!

hermes pittelli said...

Gentile, 'raffinata' (nel senso del petrolio) e competente Valle Nora, la battaglia per l'ambiente nasce dalla gente per la gente. Anche per quella come Lei e per le vostre famiglie. Fatevi un giro in Val d'Agri o in Sicilia a Gela e nel siracusano e poi decidete se volete per la vostra terra e per i vostri figli quel tipo di non-futuro. Le professoresse galline stanno nelle giunte regionali e al governo.
I presunti convegni e cene sono sì pagati con soldi italiani, ma sono quelli dei comitati e dei movimenti che si autofinanziano e quelli, personali, della Professoressa D'Orsogna che, senza mai un rimborso spese, vola da una parte all'altra del globo per tentare di difendere l'Abruzzo, persino da certi abitanti davvero scellerati.
Lei quando comincia a rimboccarsi le maniche, a informarsi e ad agire, invece di insultare?

cordialità, hermes pittelli

supertramp said...

Troll:
Nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, mailing list, chatroom o nei commenti dei blog - è detto un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati. Spesso l'obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war); una tecnica comune consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione già lungamente (e molto più approfonditamente) dibattuta, specie laddove la questione sia già tale da suscitare facilmente tensioni sociali.

fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)