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Wednesday, April 22, 2009

Stefania Prestigiacomo: La trave e la pagliuzza


** Continuano ad arrivare visite di persone in merito alla questione terremoti e petrolio. I post in merito sono qui, qui e qui. **

Oggi e' la giornata della terra, l'Earth Day, che nasce nel 1970 in seguito ai riversamenti in mare di petrolio grezzo nella baia di Santa Barbara, incidente del 1969. Da allora nei mari californiani sono state installate esattamente zero trivelle.

In occasione del giorno della terra, i governanti hanno deciso di riunirsi in un nuovo G8, dedicato esclusivamente ai temi della difesa dell'ambiente. Parlare dei guai del pianeta e' gia' qualcosa, anche se, come sempre, sono i fatti che servono. A rappresentare l'Italia, la nostra Stefania Prestigiacomo, una vera paladina dell'ambiente. Di lei e del suo curriculum ammazza-natura e ingrassa-portafoglio abbiamo gia parlato qui.

E' molto ironica la scelta di Siracusa, voluta proprio dalla Prestigiacomo, come sede di questo evento. Siracusa infatti e' stata totalmente distrutta nel suo ambiente, nel suo tessuto sociale dall'ingordigia di petrolieri e poltici. Qui tutto lo sfruttabile e' stato sfruttato: senza amore, senza lungimiranza, senza rispetto ed in nome del "progresso" selvaggio degli anni cinquanta. A beneficiarne pochi privilegiati: la melma umana fatta di mafie, intrighi di palazzo, poltici senza scrupoli e inciuci speculativi.

A due passi da Siracusa c'e' il triangolo della morte petrolifera, un aggregato di raffinerie fra “Priolo-Augusta-Melilli” e la val Noto ad alto potenziale trivelle, nonostante sia patrimonio artistico dell'umanita'. L'intera provincia di Siracusa è tra le più inquinate d’Italia. I petrolieri la avvelenano e regalano tumori e leucemie alla gente. Ma questi sono morti che non fanno notizia. E siccome una volta iniziato non si finisce mai, arriveranno presto un rigassificatore e un inceneritore, come prevede il governo di cui la Prestigiacomo fa parte. A Siracusa non gli manca niente.

Come gia detto, la famiglia Prestigiacomo e' con-proprietaria della Coemi spa, della VED, la Vetroresina Engineering Development, e della fallita Sarplast, tutte in prima linea nello sfruttamento scellerato della terra. La VED e' pure sotto processo per bancarotta fraudolenta, trattamento e smaltimento illegale di rifiuti, violazione delle norme di sicurezza nei confronti dei dipendenti. La dentro ci lavorano pure i suoi parenti, ma non glien'e' importato nulla.

Ma al G8 la nostra Stefania deve pur dire qualcosa, e cerca di arrampicarsi sugli specchi con qualcosa di neutrale e di commovente per tutti: diamo l'acqua potabile a tutti i bimbi e togliamo il piombo dalle vernici. Facciamo piu' studi epidemiologici sulle mamme e sui bambini, riduciamo l'esposizione ai prodotti chimici, miglioriamo la qualita' dell'aria negli ambienti chiusi.

Avra' spulciato tutti i libri delle sue aziende per trovare qualcosa che non la riguarda!

Il suo obiettivo, secondo la Repubblica (e secondo l'Agenzia giornalistica italiana, CHE APPARTIENE ALL'ENI) e' di salvare i bambini di tutto il mondo che ancora vivono senza acqua potabile e che si ammalano di dissenteria e di malaria. L'immagine che arriva subito agli occhi e' quella dei bimbi del sub-sahara africano, che certamente vanno difesi. Ma quanta stoltezza nel non voler guardare ai propri peccati, e nel non voler far qualcosa di concreto dove fare si potrebbe. Si cara Stefania, e' piu' facile guardare lontano che in casa propria: si evita di fare i conti con se stessi e le proprie responsabilita' .

I bimbi di Gela non hanno forse diritto all'acqua potabile, inquinata dall'ENI e dal loro impianto Clorosoda? I bimbi siracusani non hanno diritto a nascere senza deformita'? I bimbi siciliani non hanno diritto a vivere senza tumori e leucemie?

E' piu' facile pensare alla dissenteria dei bimbi africani e poi sedersi e fare inciuci di ogni genere con l'ENI, lo so. E' piu' facile parlare vagamente degli studi epidemiologici, piuttosto che obbligare l'ILVA di Taranto, per dirne una, ad abbassare le emissioni di diossina. E' piu' facile farsi la bella al G8 che non sa dei suoi scheletri nell'armadio, piuttosto che obbligare la propria ditta a smaltire i rifiuti tossici nella maniera giusta. Agli occhi del mondo questa donna e' la persona piu' importante d'Italia per la difesa della natura! Che vergogna.

Non so se essere piu arrabbiata per lo schifo morale di una donna che rappresenta gli Italiani, oppure del fatto che cosi bellamente, sulla prima pagina del quotidiano la Repubblica c'e' scritto che le notizie arrivano dritte dritte dall'ENI.

Come potranno mai parlare dell'Abruzzo petrolizzato i giornali italiani visto che sono tutti in qualche maniera collegati all'ENI? A differenza del terremoto, qui i morti hanno ancora da venire, saranno diffusi nel tempo e nello spazio, verranno per malattie e non per calamita' natuarali.

Potranno pararsi come vogliono pero' gli Abruzzesi SANNO che il dito e' puntato contro l'ENI e le sue amiche. Sanno che la nostra classe politica e' fatta di uomini e di donne stolti, ignoranti e inutili, partendo da Gianni Chiodi che parla a vanvera e includendo Daniela Stati, Daniele Toto, Mauro Febbo, Emilio Nasuti, Gianfranco Giuliante e tutti coloro che potrebbero fermare la deriva petrolifera in Abruzzo ma non lo fanno.

Come per la Prestigiacomo, cosi i nostri poltici: e' piu facile far prendere aria ai denti piuttosto che far qualcosa di concreto.

Fonti: altrog8

8 comments:

Anonymous said...

Cara Maria Rita, torno a scrivere dopo un periodo di impossibilità perchè emotivamente colpita, come tutti , dal tremendo terremoto. Voglio rigraziarti di nuovo per la forza e la coerenza. Intanto ti comunico che è in edicola il numero di D'Abruzzo con il tuo articolo e che ho deciso, se le persone non vengono al blog a leggere le tue ricerche, gliele potremmo portare più vicino. Cioè mi copio e stampo il tuo post e lo porto a scuola, lo lascio in sala insegnanti o al mio negozio, sul bancone ecc. Quanto alla manifestazione non credo che ci sia ancora lo spirito giusto per farla , ma mi terrò informata sul blog. Mi viene un dubbio: i post li copio e li firmo prof. Maria Rita d'Orsogna. Ma tu sei d'accordo?

maria rita said...

viviana (giusto?) va bene - per me l'importante e' informare il popolo al meglio che possiamo. la lotta e' impari, piu' scavo e piu la fitta rete fra poteri poltici, giornalistici e decisionali, diventa ingarbugliata. ciao - mr

wanadobee said...

possiamo parlare di petrolio, di terremoti e crolli, di perche' l'universita' italiana e' in crisi, di perche' nessuno investe in italia, e di perche' l'italia non conta piu' nulla a livello mondiale.
Possiamo parlare di questi e altri problemi ma alla fine, gira e rigira, percorrendo i problemi dal baso a ritroso verso l'alto si arriva sempre ad un unico nodo fatto di incompetenza, corruzione morale e monetaria, affarismo, raccomandazioni, tornaconto personale e dei propri amici.

mario franco basilico said...

L'Italia è una repubblica fondata sulla corruzione, è quasi impossibile sfuggire al contagio, pochissimi ci riescono, quando si ha una famiglia è molto molto difficile, quando si ha un'attività è impensabile.
Per questi motivi le persone meritevoli, con rammarico, devono cedere il passo alle persone senza scrupoli.

giosuè said...

fonte:http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/governo/20090422205734865039.html
ma come?
dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Stefania Prestigiacomo
ai paesi in via di sviluppo, sopratutto quelli più ricchi di petrolio si chiede di non usarlo... e da noi in Abruzzo, trivellazioni, permessi di ricerca, istanze di concessioni di coltivazione, concessioni di coltivazione, stoccaggio, ecc. spalmati su tutto il territorio sia in terra ferma che in mare è tutto concesso!!!
io non capisco!
come a dire valle e costa e tutta roba loro!!!
buttiamo giù due righe e protestiamo al sito:http://www.g8ambiente.it/?costante_pagina=contatti&id_lingua=2

Irene said...

Io invece penso che sia giusto fare la manifestazione, ora più che mai. Non bisogna abbassare la guardia, mai..è il loro gioco, e la tragedia del terremoto non deve distigliere l'attenzione dall'argomento petrolio poichè c'è tra essi un forte collegamento.
un abbraccio a tutti

irene

mario franco basilico said...

giosuè, non ti sorprendere sta facendo il suo interesse, cerca di non far fare agli altri quello che vuole fare lei.

giosuè said...

come mi ha informato ninodb vogliono ora bucare anche a bomba:

da permesso di ricerca:
MONTE PALLANO
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/dettaglio.asp?cod=531
mappa immagine:
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/mappa.asp?cod=531

a istanza di concessione di coltivazione in terra ferma: ora però si chiama
COLLE SANTO
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/dettaglio.asp?cod=297

le coordinate geografiche sono le stesse di MONTE PALLANO

non si fermano, chissà se i nostri politicanti lo sanno?