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Sunday, March 31, 2019

L'ENI imperterrita a trivellare il paradiso delle Algarve, Portogallo

















Torniamo in Portogallo, dove sono state tante le decisioni in merito alle trivelle ENI nelle Algarve, un piccolo paradiso naturale a sud della nazione, e in un campo a mare,  46 chilometri al largo dalla citta' di Aljezur.

Ne abbiamo parlato in varie occasioni dell'ENI alle Algarve, qui per la prima volta, e poi qui quando venne deciso di porre un freno alle trivelle in seguito alle proteste in mezzo mondo. 

Adesso un altro colpo di scena, in negativo: il fermo precedente, deciso dalla corte di Loulé che aveva accolto le proteste del gruppo anti-trivelle Algarve Fossil Fuel Free platform (PALP) contro le estrazioni di petrolio, e' stato revocato.

Non e' ben chiaro perche', ma e' certo che la gente non ne vuole sapere. Quelli del PALP dicono che e
 un passo indietro e che e' contro i principi fondamentali delle leggi ambientali del paese varati nel 2014.  Vogliono portare in causa il ministero del mare e dell'ambiente, a causa degli impatti negtivi che il petrolio avra' nel mare delle Algarve.

La corte aveva accolto le richieste del PALP in Agosto 2018, fermando le trivelle sulla base del principio di precauzione.

L'ENI e la portoghese GALP dovevano iniziare a trivellare a Settembre 2018, e a suo tempo annunciarono di essersi ritirate, impossibilitate ed esasperate dal clima di ostilita' nei loro confronti. 

E che si aspettavano? Confetti rosa?

Ma questo ritiro non e' mai stato confermato, ricordano quelli del PALP. Entrambe le ditte infatti hanno mantenuto i loro procedimenti legali contro le decisioni del tribunale di Loule che li aveva fermati e non c'e' stato mai nessun documento ufficiale dove dicono: ce ne andiamo.

Furbi eh? 

Si nascondono, dicono X e fanno Y di modo che nessuno ci pensi troppo.

Le tre concessioni sotto discussione, Lavagante, Gamba e Santola sono ancora classificate come attive, e sulla pagina delle operazioni ENI in Portogallo c'e' ancora scritto che hanno firmato accordi con GALP e che hanno il diritto di trivellare a scopo esplorativo piu di 9,000 chilometri quadrati di mare in Portogallo.

Non potro' mai esprimere lo schifo che mi pervade quando scrivo e parlo di questa gente, e mi sorprende che dopo 12 anni, lo schifo resti tale, fresco e indignato, di quando per la prima volta questa ditta di morte decise di venire a trivellare i vigneti della mia infanzia.





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