Darrell Blatchley, D’Bone Collector Museum, Davao City, Filippine
Non e' la prima volta che accade e non sara' l'ultima temo.
Ed ogni volta fa un po piu' male, perche' ci si rende conto che queste non sono piu' eccezioni, ma la realta' quotidiana della vita marina e in generale animale che stiamo distruggendo.
Una giovane balena e' stata trovata nelle Filippine con circa 40 chilogrammi di plastica in pancia.
Occorre fermarsi un attimo a pensare l'enormita' di questo numero.
Quaranta chili di plastica - quanti pezzi di plastica sono?
E ovviamente la balena e' morta di fame e di sete, perche' tutti quei quaranta chili avevano zero nutrienti. La balena avvertiva un senso di sazieta' ma non aveva niente di commestibile in pancia.
La balena malgrado tutto continuava a secretare succhi gastrici che mai avrebbero potuto spezzettare la plastica. E cosi, invece di digerire le buste di plastica, hanno finito con il lesionare le pareti dello stomaco della balena ed a causare lacerazioni. Ovviamente non solo la plastica non poteva essere digerita, la balena non poteva neanche espellerla.
La balena, maschio, giovane, 5 metri di lunghezza, 500 kg di peso, e' stata trovata Sabato 16 Marzo, nei pressi di Davao City, Filippine. Le autorita' hanno ricevuto una chiamata perche' una balena si era arenata e vomitava sangue, non riusciva a stare ferma e pareva morente. Alle autorita' fu chiesto di venire a prendere quello che presto sarebbe stata una carcassa.
Darrell Blatchley, esperto di mammiferi marini presso il D'Bone Collector Museum a Davao City ha cosi' portato la balena nel suo laboratorio ed eseguito la necroscopia.
Sono venuti fuori un pezzo di plastica dopo l'altro.
Cosa?
Sedici sacchi di riso, innumerevoli buste di plastica, contenitori di merendine, corde di nylon dei pescatori. La plastica era super ammucchitata, densa densa, come delle enormi sfere. Alla fine la plastica ammontava all'8% del peso corporeso della balena. Molta di questa plastica era cosi vecchia che aveva iniziato a calcificare, a creare massa compatta. Tutto questo peso in piu' era peso morto per la balena che ha cosi difficolta' a nuotare, stanchezza, e a perdita di peso.
I ricercatori si sono chiesti come avesse potuto la balene vivere cosi a lungo con tutta quella roba in corpo.
Come gia' detto non e' la prima volta che questo accade: balene, delfini, uccelli, pesci sono sempre piu' dagli stomaci plastificati. Secondo l'UNESCO 100,000 mammiferi marini muoiono ogni anno a causa della plastica. A volte gli animali muoiono di fame, altre volte i pezzi di plastica portano a lesioni ai loro organi interni.
La plastica e' ovunque, dai fondali piu' remoti dei mari, fino alle nevi piu' estreme dei poli terrestri, che siano abitati dall'uomo oppure no. Le Filippine, come molta dell'Asia, sono specialmente pericolose per gli animali marini perche' e' una delle nazioni con il tasso di inquinamento da plastica piu' alto del mondo. Molti dei suoi fiumi pullulano di rifiuti, plastica di ogni genere.
Sebbene ci siano varie leggi contro la plastica in mare nelle Filippine, queste non vengono spesso rispettate. Ci sono oltre 7mila isole nel paese, e visto che in ciascuno di essa la plastica monouso abbonda, e' evidente che il problema e' enorme. Il tutto viene reso ancora peggiore dall'eccesso di pesca che riduce in modo drastico il cibo vero per le balene che non posson fare altro che mangiare plastica.
E cosi, le Filippine sono il terzo paese piu' plastica-inquinante dei mari mondiali. Il 60% della plastica nel mare arriva dall'Asia (oltre alle Filippine, la Cina prima, l'Indonesia seconda, il Vietnam e la Thailandia).
Basta solo dire che la balena di cui abbiamo appena parlato era la 45esima balena morta a causa della plastica su un totale di 61 carcasse ricoverate nella sola Davao City negli scorsi anni. Cioe' piu' dei due terzi delle balene morte qui, e' morta per plastica.
Purtroppo l'evoluzione delle balene e' lenta. Per noi uomini e' facile riconoscere la plastica, ma non per loro.
E finche' l'evoluzione non termina il suo lungo, lumghissimo corso, di balene morte di plastica, temo, ne vedremo a decine ancora.
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