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Saturday, March 23, 2019

I siti del MISE censurati. Luigi Di Maio, cosa ha da dire?



Sono mesi che si verificano errori imprevisti!
Che vergogna.




Un tempo da questo sito si poteva accedere al titolo, alla sua storia.
Ecco invece cosa viene fuori adesso.



Gli italiani invece non sanno niente, grazie alla censura
(non ci sono altre parole!) del MISE

Luigi di Maio: e' uno scandalo



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Non ci siamo. Credo di avere avuto tanta pazienza, di avere scritto e richiesto informazioni scritto piu' e piu' volte ai ministeri in questione,  senza mai avere avuto risposte soddisfacenti e senza mai che i siti in questione del MISE fossero ripristinati.

Iniziamo dall'inizio.

Gia verso la fine del 2018 (credo che fosse Ottobre) mi accorsi che c'era qualcosa che non andava coi siti ministeriali. Quello del MISE non mostrava niente di rilevante, pareva propaganda; quello dell'ambiente invece era ancora in piedi. All'inizio pensai che fosse colpa del mio browser, che ci fosse qualcosa di strano dagli USA, o con magari qualche firewall da casa mia o dall'universita'.

Ma niente.

VPN, cambio di browser, computer e account non cambiarono la situazione. Il sito del MISE era essenzialmente una scatola vuota, almeno per quanto riguardava il petrolio.  Poteva solo essere un problema a monte. E cosi pensai che stavano facendo cambi, manutenzione, qualcosa.

Pero' mi faceva davvero strano che *tutte* le pagine con gli iter petroliferi erano perse.

E' stato cosi per mesi, finche'  a un certo punto pure quello dell'ambiente e' saltato!

Almeno al MISE avevano messo qualche pagina per passatempo, inutile ma esistente, con iniziative pseudogreen di Sergio Costa, roba fluff certo, ma qualcosa. E invece all'ambiente esce... errore!! Cioe' il Ministero dell'ambiente non dava informazione alcuna, neanche roba fluff.

Queste pagine, a mio avviso, sono fondamentali. Perche' danno informazioni, riassunti, mappe, documenti, tutto in un unico posto. E' una delle poche cose buone fatte dai ministeri passati.

Lo so che adesso ci sono un sacco di galli e galletti e galline del petrolio, ma c'e' stato un tempo, all'inizio di questa mia avventura, in cui questi documenti non erano pubblici. Solo il BUIG nel 2007 era in rete, ed anzi era pure difficile da trovare. Per tutto il resto dovevi andare fisicamente al Ministero.

A Roma. 

E infatti ci siamo andati: non io personalmente ma Erik Fortini e altri petrol-attivisti dall'Abruzzo, fra cui miei cari amici che andarono apposta in uno di quei maestosi edifici dell'era fascista a fare le fotocopie del malloppo di Ombrina della prima ora nel 2010. E' stato da li che abbiamo mandato le prime osservazioni.

Ricordo anche vari email scritti a burocrati a Bruxelles indicando loro che non era certo nello spirito della partecipazione popolare di Aarhus che il governo italiano non rendeva accessibili i documenti al popolo. A un certo punto telefonai pure a Franco Terlizzese, durante l'affaire Ombrina Mare, e ripetei anche a lui che non andava bene questa mancanza di coinvolgimento pubblico. Gli dissi che avevamo mandato decine e decine di email ma che non sapevamo se fossero arrivati, e se ne voleva di piu' eravamo pronti a inviarne di nuovi. Lui mi disse che gli avevamo intasato la casella postale!

E poi, pian piano e' iniziata la digitalizzazione. Ora, forse l'avrebbero fatto lo stesso, ma il punto e' che c'e' stato un po di pressione anche qui, e che e' stato qualcosa per cui abbiamo dovuto lavorare e mi secca non poco che gli attuali ministri pensino di poter tornare indietro, e non si sa perche'. Avere quelle scartoffie e quelle mappe in rete, a mio avviso, e' stata un altra conquista democratica che non e' piovuta dal cielo e per il quale l'Abruzzo ha quantomeno messo pressione.

Torniamo alla storia piu' recente.

A un certo punto mi accorgo che gli Australiani vogliono tornare a trivellare in Sicilia e in Emilia Romagna. Ci sono fior di comunicati agli investitori (e anche qui altri galletti che fanno finta che le abbiano fatte loro queste scoperte!) e voglio sapere cosa ha da dire il governo italiano.

Ma niente. Niente. Tutto e' oscurato.

Perche'? Non lo so. Per censura? Per ignoranza? Perche' avevano promesso niente piu' trivelle ed ora invece ci sono queste ditte che dicono di avere avuto permessi e quindi meglio non mostrarli quei permessi?

A tuttora non so la risposta.

E cosi posso solo scrivere i miei blog, e appena trovato un po di tempo, ai ministeri in questione.

Il 31 Gennaio 2019 mando questo:


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Da: D'Orsogna, Maria-Rita R [mailto:dorsogna@csun.edu]
Inviato: giovedì 31 gennaio 2019 09:04
A: Segreteria DGS-UNMIG
Oggetto: pagine web scomparse?



Gentile segreteria dell'UNIMG, scrivo perche' vorrei sapere dove sono andate a finire le pagine web con tutti i dettagli dei vari permessi petroliferi in Italia.

Ad esempio, cliccando su vari link, un tempo attivi come i seguenti:

unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/elenco.asp?tipo=ICM

unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/regioni/regione.asp?


e molti altri, vengo rimandata sempre qui:

https://unmig.mise.gov.it/index.php/it/

e dove si dice che

Il sito UNMIG si rinnova - Continua l'attività di manutenzione programmata per migliorare il servizio e allinearlo a standard più avanzati. 

Pero' le informazioni non ci sono! E per quanto mi sia impegnata, non sono riuscita a trovare nessuna informazione su nessun pozzo, permesso, ditta petrolifera operante in Italia. Sono varie settimane che cerco di capire e di scovare ma non riesco a risalire a niente.

Spero che si tratti di un qualcosa di temporaneo (fino a quando?) perche' questo non e' un servizio migliore o con standard piu avanzati, ma inizia a sapere un po' di censura.

La trasparenza era uno dei cavalli di battaglia del M5S; soprattutto e' un diritto sancito da vari trattati che l'Italia ha firmato: la gente ha il diritto di sapere cosa si agita nel proprio sottosuolo.

Grazie,
MR


Mi viene risposto questo, dopo una settimana!!  


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From: Segreteria DGS-UNMIG
Sent: Thursday, February 7 2019 2:03 PM
To: D'Orsogna, Maria-Rita R
Subject: R:  pagine web scomparse?

 

Gentile Maria Rita D’Orsogna,

le informazioni pubblicate nella versione precedente sito DGS-UNMIG sono presenti anche nella nuova versione del sito.

I dati non sono più consultabili con le modalità fornite in precedenza ma sono pubblicati in formato CSV, in linea con le indicazioni Open Data, e sono disponibili per il download e la successiva elaborazione offline.

In particolare l’elenco dei titoli minerari è pubblicato alla pagina https://unmig.mise.gov.it/index.php/it/dati/ricerca-e-coltivazione-di-idrocarburi/elenco-dei-titoli-minerari-vigenti

La divisione Sistemi informativi del Ministero, con la collaborazione della DGS-UNMIG, sta procedendo allo sviluppo di funzionalità di consultazione interattiva analoghe a quelle fornite nella versione precedente del sito.

Cordialmente  





Ora se uno clicca sul link di cui sopra cosa viene fuori?

Un pdf con... le pagine del BUIG!! Ma quello posso scaricarmelo anche da me! E il BUIG, cioe' il Bollettino Ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse, contiene informazioni striminzite, e non tutti gli iter. Mi sento presa in giro, specie perche' mentre che loro fanno viaggi pindarici con questa "funzionalita' di consultazione interattiva" le informazioni non ci sono, e nessuno sa dire esattamente quando questo lavoro finisca. Ovviamente la domanda e': ma mentre che sviluppano questa opera maestra, non era meglio lasciare il mondo come stava e sostituire le cose a lavoro finito?

Non si sa. La mia ultima missiva e' qui:

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From: D'Orsogna, Maria-Rita R
Sent: Thursday, February t, 2019 6:50 PM
To: Segreteria DGS-UNMIG
Subject: Re: pagine web scomparse?


Grazie della risposta, ma non ci siamo proprio.

L'elenco a cui rimandate in pdf (o in csv) non e' assolutamente dettagliato. Sono solo le pagine del BUIG!

Dove sono le vecchie cartine interattive, con le coordinate, le mappe google, la storia dei permessi, l'elenco per regione, per ditta trivellante, per sezione in cui bastava cliccare e non scrollare giu' per elenchi lunghissimi?

Quei siti erano utilissimi e non capisco perche' nella "foga del cambiamento" non abbiate potuto tenere le cose utili.

Mi viene detto: La divisione Sistemi informativi del Ministero, con la collaborazione della DGS-UNMIG, sta procedendo allo sviluppo di funzionalità di consultazione interattiva analoghe a quelle fornite nella versione precedente del sito.
Personalmente sono vari mesi che attendo di vedere queste interazioni interattive. Mesi.

Quando verranno messe su? Esiste una stima del tempo necessario? Perche' ci vuole cosi tanto tempo? E perche' nel frattempo non tener su le cose che invece erano utili?

Non capisco la logica, e mi dispiace dirlo ma al cittadino comune tutto questo manda un solo messaggio: censura.

MR


E poi ho ben pensato di volerne scrivere un giorno, su questo blog, se non altro per farli vergognare, ma ho mille cose da fare e ho messo un po in standby.

A un certo punto il sito del Ministero dell'Ambiente torna attivo, come prima.
Come era morto cosi e' risuscitato.

E poi qualche giorno fa, il 19 Marzo 2019 per essere precisi, il Senatore Gianluca Castaldi del M5S, che avevo messo in CC in tutti questi email mi scrive per dirmi che ha stilato una interrogazione parlamentare sul fato del sito del Minsitero dello Sviluppo Economico.
 
La mando qui, credo che sia un testo di interesse pubblico.

A lui: grazie per l'interessamento, a chi legge e a chi siede dietro le sedie del Ministro dello Sviluppo Economico, da Di Maio al tecnico della rete: datevi da fare! 

Vediamo come va a finire.


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MANTOVANI, CASTALDI, LANZI - Al Ministro dello sviluppo economico -

Premesso che:

1.dallo scorso 4 gennaio è online la nuova versione del sito della DGS UNMIG - Direzione Generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche del Ministero dello sviluppo economico - che, secondo la notizia riportata sullo stesso sito, è stato sottoposto ad una manutenzione programmata "con l’obiettivo di migliorare il servizio e allinearlo a standard più avanzati";

2.a quanto risulta all'interrogante, nella versione precedente del sito erano presenti i dati di tutte le attività minerarie ed energetiche, ciascuna delle quali corredata dai provvedimenti relativi all’iter di concessione, allo stato attuale dell’intervento e alle scadenze future. Tutti questi dati dettagliati risultano attualmente "oscurati";

3.a titolo di esempio, si cita la pagina sulla "Ricerca e coltivazione di idrocarburi" dove è attualmente presente solo l'elenco dei titoli minerari vigenti ma non è possibile accedere ai relativi provvedimenti sui diversi permessi di ricerca e concessioni di coltivazione. Per quanto invece riguarda le istanze per il conferimento di nuovi titoli, non è possibile accedere ai documenti connessi all'iter dell'istanza stessa;

4.tale medesimo "oscuramento" riguarda i provvedimenti, i documenti o le procedure inerenti le attività sullo stoccaggio del gas naturale e i titoli minerari per la ricerca e coltivazione di risorse geotermiche;

5.considerato che:

6.a parere dell'interrogante, questo oscuramento dei dati non è giustificato dalla manutenzione del sito della DGS UNMIG o da altre motivazioni tecniche. Risulta infatti buona pratica costruire un nuovo sito web in un’area privata e contemporaneamente mantenere accessibili online le informazioni nella modalità già in essere, specialmente se le informazioni fornite sono ancora attuali e di interesse per la consultazione, per giungere allo spegnimento del vecchio sito e alla messa online del nuovo solo quando questo sia in grado di fornire tutte le informazioni necessarie;

7.i due siti web, il vecchio e il nuovo, avendo due nomi a dominio diversi potrebbero anche convivere contemporaneamente e il nuovo sito potrebbe temporaneamente rinviare al vecchio quando l’utente richieda di visualizzare i dati dettagliati delle attività oggetto di interesse;

8.questo oscuramento si sta protraendo per un tempo eccessivamente lungo, essendo trascorsi oltre due mesi da quando le informazioni sono scomparse dal sito;

9.rilevato infine che:

10.tale oscuramento rischia di limitare fortemente il diritto di accesso da parte dei cittadini e degli addetti ai lavori ai dati e ai documenti gestiti dal Ministero dello sviluppo economico connessi alle attività descritte;

11.tutte le pubbliche amministrazioni devono attenersi al principio della trasparenza inteso, ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, come accessibilità totale dei dati e documenti da loro detenuti, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche;

12.l’oscuramento di tali dati determina una errata o incompleta informazione nei confronti dei cittadini dei territori dove sono presenti attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi, generando sospetti di mancanza di trasparenza da parte di una pubblica amministrazione;

13.si chiede di sapere:

14.se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati;

15.quali siano le motivazioni che hanno determinato l'oscuramento dei documenti, dei provvedimenti e altri dati relativi alle attività minerarie ed energetiche riportate sul sito della DGS UNMIG, escludendo le cause dovute alla manutenzione del sito stesso e altre giustificazioni tecniche;

16.se sia intenzione ripristinare, in tempi urgenti, l'accesso a tali dati in modo da permettere ai cittadini e agli addetti ai lavori una corretta informazione e conoscenza delle suddette attività, tutto ciò in coerenza con il principio della trasparenza cui devono attenersi le pubbliche amministrazioni secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

















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