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Wednesday, November 13, 2019

Venezia sommersa dall'acqua





Ho vissuto per vari anni a Padova, e ci torno ogni tanto. Non spessissimo, ma abbastanza da riconoscerla e sentirla ancora mia.  E ogni volta che ci torno cerco sempre di trascorrere un giorno a Venezia - forse la citta' ai miei occhi piu' bella del mondo. Specie se visitata fuori dai mesi piu' turistici. Venezia non ti lascia mai indifferente.

Ci sono stata a Settembre del 2019.

Ho preso il treno e ho vagato senza meta, ritrovandomi per strane calli, facendo amicizia con un sacrestano che mi ha fatto salire sopra un campanile semi-abbandonato, scendendo giu' per una cripta antica, scoprendo il collegio armeno in festa. Ho comprato unguenti da un gruppo di frati a base di intrugli erborei. C'erano ancora bambini che giocavano in una piazzetta sul finire d'estate. Cercavo di fotografare la loro palla colorata sullo sfondo di una chiesa marmorea. Mi sembrava un bel contrasto. A un certo punto mi sono ritrovata davanti alle scale di Santa Maria della Salute dove una coppia giovane si teneva stretta, cercandosi, baciandosi sull' imbrunire.  Ho cercato di essere il meno invadente possibile.

A piazza San Marco ho pure scoperto il negozio Olivetti di Carlo Scarpa, che ora si chiamerebbe Olivetti Store - anche se la Apple e' arrivata decenni dopo. Sapevo che il negozio Olivetti esisteva ma non sapevo che fosse proprio li. Sono rimasta esterrefatta a guardare l'eleganza di quella vetrina che non credo vendesse piu' niente. Ero li, orgogliosa della mia italianita', della bellezza della piazza orientaleggiante, della lungimiranza di Adriano Olivetti.

Fra qualche giorno sarei ripartita per gli USA e quella sera mi sembrava tutto romantico e triste, e lo era.

Venezia, Murano, Burano, San Servolo, il Ghetto. Tutti posti che in un tempo o in un altro della mia vita ho  avuto l'onore di assaporare per un po.

E cosi vedere quelle foto di Venezia sommersa dall'acqua fanno male, a me, come a tutti.  Pare che sia la peggior acqua alta in 50 anni, dopo l'alluvione del 1966, con l'acqua che e' arrivata fin nei meandri sotterranei di San Marco.

Che dire. Sono i cambiamenti climatici? Le condizioni meteo eccezionali? Il Mose che non ha funzionato?

Non lo so. So solo che voglio bene a questa citta' e che a volte l'Italia, le sue contraddizioni, la sua gente e gli affetti che ho lasciato, mi mancano. Vorrei solo vederla felice. 


Monday, November 11, 2019

Gli incendi mostruosi di Sydney, Australia


































'There are simply not enough fire trucks for every house. 
If you call for help, you may not get it. 
Do not expect a firetruck. 
Do not expect a knock on the door. 
Do not expect a phone call. 
Your safest option will always be to leave early.'  

Avviso alla cittadinanza dei pompieri attorno a Sydney, Australia

Le previsioni sono delle peggiori: Sydney si appresta ai peggior incendi della sua storia. Alcuni prevedono che ben 100,000 case potrebbero andar perse.

I pompieri invitano alle evacuazioni di massa, perche' semplicemente non ci sono pompieri a sufficenza per salvaguardare tutti e tutto.

Quattrocento scuole sono state chiuse.

In tre sono gia' morti.

E' stato chiamato l'esercito.





Cento cinqunata case sono state gia' rase al suolo.


I fuochi sono stati caratterizzati come catastrofici, con temperature di 37 gradi, venti a 90 chilometri orari e bassi tassi di umidita'.

Ci sono ora circa 57 incendi attivi in zona.

E pure gli sciacalli che vanno rubando nelle case delle persone evacuate.

Le ceneri sono cosi abbondanti che pare neve.

La luna e' arancione.

La multa per chi getta cicche e' di $1,320 dollari.

Non ci sono pompieri a sufficenza. E in alcune localita' potrebbe essere anche troppo pericoloso per i pompiere anche solo cercare di intervenire.

Il Premier del New South Wales, lo stato di Sydney ha dichiarato lo stato di emergenza.

Sono arrivati rinforzi da Canberra, Adelaide, Hobart, Port Macquarie.
Evacuati anche vari centri di assistenza per anziani.

La qualita' dell'aria e' tre volte peggio che a Pechino attorno alla vicina Brisbane.

Nel contempo c'e' l'ennesima siccita' record in Australia. 

Il rischio attorno a Sydney e' considerato catastrofico, il livello maggior mai riportato.

Un altra faccia dei cambiamenti climatici, in un altro angolo del pianeta.






Sunday, November 10, 2019

22 delle citta' piu' inquinate del mondo su 30 sono in India













Nel 2017 il numero di morti per inquinamento in India e' stato di 1.2 milioni di persone. 

La meta' di queste persone aveva meno di 70 anni. 

Nel mondo intero, di 5 milioni di persone decedute a causa di attacchi di cuore, cancro ai polmoni e altre malattie e infezioni cardiocircolatorie direttamente associabili all'aria inquinata e alle concentrazioni troppo elevate di PM 2.5 nel mondo.

In India i tre quarti della popolazione e' esposta a livelli insalutari di inquinamento dell'aria secondo quanto stabilito dal governo centrale.

Notare che i livelli di inquinamento stabiliti dal governo centrale dell'India sono.. quattro volte maggiore rispetto ai livelli stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS).

Nessuno stato indiano riesce a stare *sotto* i livelli di inquinamento fissati dall'OMS.

Un indiano che nasce oggi ha una aspettativa di vita diminuita di circa 5 anni rispetto a una persona che nasce sotto le stesse condizioni economiche e sociali, ma senza inquinamento nell'aria.

In due distretti e' ancora peggio: a Hapur e Bulandshah non troppo lontano da New Dehli l'aspettativa di vita diminuisce di 12 anni per l'inquinamento.

E' il maggior tasso di perdita di vita nel mondo intero per colpa dell'inquinamento. 

Nel 2017 la Corte Suprema del paese ha imposto al ministero dell'ambiente e delle foreste e dei cambiamenti climatici di introdurre azioni concrete per fermare l'inquinamento nel paese e sopratutto in New Dehli.  Si stima che per rendere la citta' vivibile, occorra quantomeno calare le concetrazioni di PM 2.5 (paricolato nell'atomosfera di diametro uguale o inferiore a 2.5 micron) del... 74%.

Vari sono i punti di azione pensati dal governo: rendere piu' stringenti gli standard di emissioni delle automobili, ridurre il numero di veicoli a diesel,  vietare l'uso di pet-coke e di fornaci, limiti alle emissioni di nitrati e di composti sulfurei (NOx e SOx), aumento del trasporto pubblico, e limitare la costruzione di centrali a carbone, vietare i fuochi d'artificio, aumentare il numero di veicoli elettrici, usare le targhe alterne.

Il National Clean Air Programme, e' il progetto nazionale che descrive questa cosiddetta "guerra all'inquinamento" per ridurre le concentrazioni di PM 2.5 del 20-30% nei prossimo 5 anni.
Non si sa se queste cose funzioneranno, e come. Ma per l'intanto l'India soffoca.

Friday, November 8, 2019

India: l'inquinamento e' cosi alto che le centraline non possono misurarlo



I livelli di inquinamento in India e in particolare a New Dehli sono cosi alti che le centraline non riescono a misurarne i livelli.

Le concentrazioni di particelle fini (PM 2.5, le piu' insidiose dal diametro di 2.5 micron o meno), e di altra monnezza nell'aria hanno sfondato il limiti immaginati da chi ha disegnato tali strumenti di rilievo.

Ovviamente tutto questo non e' salutare per chi vive li, il cielo e' grigio e tossico, e la nebbia e' accecante. Gli occhi lacrimano, la visibilita' e' ridotta, il respiro e' affaticato. Non si riescono a distinguere i colori dei semafori.  Il numero di persone che arriva in ospedale con problemi di respiro e' aumentato vertiginosamente.

L'indice di qualita' dell'aria e' stato misurato a 650 - un valore di 500 e' considerato una emergenza immediata. Poi non ci sono stati piu' indici.

New Delhi e' da vari anni una delle citta' piu' inquinate del mondo. E una perfetta confluenza di aria secca e di calura, di bruciatura di rifiuti agricoli e non, di fabbriche che emettono fumi che restano in circolazione invece che diffondere lontano, e di poca ventilazione, ha portato a questi livelli inaccettabili di Novembre 2019.

20 milioni di persone sono a rischio. 

C'e' pure stato da poco Diwali, una festa nazionale che si celebra con fuochi d'artificio illegali (perche' la corte suprema li ha eliminati) che certo non portano ad aria piu' pulita.

 Il Chief Minister della citta', una specie di supervisore, Arvind Kejriwal, dice che la citta' e' una camera a gas.

E' stato dichiarato lo stato di emergenza, le scuole sono state chiuse e gli aereoporti pure. Insomma l'intero paese si e' fermato.

Alcuna stime dicono che respirare l'aria di New Dehli per un giorno e' come fumare 25 sigarette.

E cosi la gente se ne sta chiusa in casa e il governo distribuisce le maschere - cinque milioni!
E' stato vietato di bruciare rami secchi di campagna - ma i satelliti hanno identificato almeno 3,000 focolai e sono state proposte le targhe alterne.

Niente da fare, l'inquinamento da PM 2.5 nella citta' di 23 volte superiore agli standard fissati dall'organizzazione mondiale della sanita' che fissa i livelli di qualita' dell'aria.

Gia' nel 2017 si stimava che in India l'inquinamento da PM 2.5 fosse nove volte maggiore a quanto salutare e che tutto questo inquinamento portava alla morte prematura di 670,000 persone nel paese, L'aria malsana porta ad attacchi di cuore, e di asma, tumori e problemi di respirazione.

Quanto grave e' la situazione in India? 

Almeno 22 delle 30 citta' piu' inquinate nel 2018 nel mondo erano non piu' in Cina, ma in India.