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Sunday, July 10, 2016

I bulloni corrosi e pericolanti dei pozzi golfo del Messico e di Norvegia








Il golfo del Messico, questo enorme laboratorio di trivelle, fanghi di perforazione, e petrolio estratto ha un piccolo grande problema.

Il problema sono i bulloni che vengono usati sottacqua per connettere i vari oleodotti, per ancorare le strutture al fondo marino, e per mille altre operazioni di logistica petrolifera acquatica. Questi bulloni, prodotti dalla General Electric, continuano a fallire: sono corrosi, si allentano, spesso non reggono.

Ma non e' ben chiaro cosa esattamente porti a questi malfunzionamenti: potrebbero esserci problemi durante la produzione da un punto di vista di metallurgia, o forse le condizioni estreme sottomarine fanno si che i logorii siano piu' impattanti di quanto previsto, o forse ancora i rivestimenti non sono sufficentemente isolanti, o ancora potrebbe essere "over torquing" cioe' li si stringe troppo forte quando li si avvita e questo porta a condizioni di stress deteriorante al lungo termine.

Oppure e' semplicemente il ciclo naturale di un bullone che dopo un certo numero di anni .... parte.

Ma c'e' un altro possibile problema: i bulloni della General Electric non sono fatti negli USA, ma sono mandati in outsourcing altrove. La General Electric non rivela dove sono fatti. In Cina?  Potrebbe essere che dovunque vengano fatti tali bulloni gli standard siano inferiori? Potrebbe essere che invece di usare materiale eccellente e a prova di corrosione, abbiano deciso di risparmiare usando materiale un tantino piu scadente?

Non lo sappiamo.

E' evidentemente pero' che questo non e' un piccolo problema. I bulloni certo sono fisicamente piccoli. Ma diventa un enorme problema per la sicurezza, se si pensa alle conseguenze dei fallimenti, e a quanti milioni di bulloni esistono sottacqua.

Basta solo dire nel golfo del Messico ci sono circa 3000 pozzi attivi e 27,000 pozzi abbandonati.

Sono preoccupati in molti - dalla General Electric che manifattura questi bulloni petroliferi, ai petrolieri stessi, alle entita' ambienatali.

Secondo il Wall Street Journal, le indagini sui bulloni sono iniziate nel 2013, quando il dipartmento dell'interno rispose ad un allarme da parte della Generale Electric secondo la quale alcuni dei suoi bulloni potevano essere difettosi.

Partono le indagini sulla corrosione di bulloni vecchi e nuovi e viene fuori che non si tratta solo di bulloni quanto di interi sistemi sub-acquatici per la prevenzione di scoppi durante le emergenze che non sono sicuri al 100%. I problemi, dai bulloni in su, non sono solo della General Electric ma anche della National Oilwell Varco  e della Schlumberger che producono entrambi blowout preventers.

Secondo il direttore associato del Bureau of Safety and Environmental Enforcement presso il dipartimento dell'interno, Allyson Anderson Book, i bulloni difettosi sono un problema molto grave, perche' sebbene siano componenti semplici, sono alla base di tutti i sistemi di controllo e di estrazione.

Questi difetti ai bulloni sono stati riscontrati almeno dal 2003. Cioe' sono 13 anni di bulloni difettosi. Si stima che siano coinvolte direttamente almeno 2400 strutture, anche se come detto, ci sono circa 30,000 pozzi nuovi e vecchi nel Golfo del Messico.

La stessa Anderson Book dice che e' un problema sistematico e profondo che richiedera' enormi controlli e cambiamenti. I bulloni difettosi e corrosi dovranno essere cercati e sostituiti entro il 2017. 
Ovviamente questo comportera' spese non indifferenti. Il costo varia dai $600,000 agli $800,000 dollari al giorno durante le ispezioni e le riparazioni per pozzo. Occorre infatti fermare il flusso di petrolio e portare in superficie ferraglia varia per esaminarne le condizioni. Il lavoro su ogni singola piatatforma puo' durare anche un paio di settimane.  E' evidente che sono costi astronomici.

Uno dira' -- e vabbe' i norvegesi lo fanno meglio. E invece no, viene fuori che in Norvegia, secondo gli utlimi studi del 2013 ogni tre settimane c'e' un incidente in mare dovuto a qualche tipo di fallimento dei bulloni.
Come detto mille volte, nessuna struttura umana e' esente dall'uso continuo, dal logorio. E qui siamo a varie centinaia di metri sotto il livello del mare con strutture delicate e con chissa quanti bulloni. Ne vale la pena?

E in Italia? C'e' qualcuno che controlla lo stato dei bulloni nei pozzi esistenti nel paese? In mare, in terraferma? O come sempre, tuttapposto?


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