Sono morti in 24 nell'impianto petrolchimico della Pemex nella citta' di Coatzacoalcos, porto messicano nello stato di Veracruz.
La dinamica dell'incidente non e' chiara, ma si sa che a causa di una perdita di gas c'e' stato un incidente che ha portato oltre alla morte dei 24, il ferimento di altre 136 persone di cui alcune in modo grave.
Altre diciotto persone sono disperse, e parte dell'impianto non e' ancora stato ispezionato a causa delle condisizioni di inagibilita'.
L'odore di ammonia pervade il tutto e Reuters riporta che c'e' ancora fumo nero che sale dalle ceneri. Si specula che a causa dei bassi prezzi del petrolio sicurezza e manutenzione sono un po passati al dimenticatio, non solo in Pemex, e che questo incidente e' dovuto proprio ai tagli di personale e di controlli dediti alla sicurezza.
A complicare tutto, il fatto che i corpi non sono ancora stati rilasciati e dati alle famiglie, e ne sono stati resi noti i noi dei 24 morti. La gente aspetta fuori dall'impianto petrolchimico (respirando monnezza!) per paura che i corpi dei loro cari vengano fatti scomparire, per evitare che ci siano autopsie e che magari vengano fuori verita' scomode per Pemex.
L' impianto produceva vinile ed era in joint venture con il produttore messicano di plastica Mexichem. Si producevano qui 900 tonnellate al giorno di chloroethene.
E' la prima volta che succede? No. A Febbraio 2016 nello stesso impianto un incendio ha ucciso una persona. Nel 2013 altri 37 sono morti nello stabilimento centrale di Citta' del Messico. In 26 invece morirono in un altro impianto Pemex per la produzione di gas naturale nel nord del paese nel 2012.
Nel 2015 scoppio' la piattaforma Abkatun Permanente, causando la perdita di quasi 800 milioni di dollari.
Evviva il petrolio.
La dinamica dell'incidente non e' chiara, ma si sa che a causa di una perdita di gas c'e' stato un incidente che ha portato oltre alla morte dei 24, il ferimento di altre 136 persone di cui alcune in modo grave.
Altre diciotto persone sono disperse, e parte dell'impianto non e' ancora stato ispezionato a causa delle condisizioni di inagibilita'.
L'odore di ammonia pervade il tutto e Reuters riporta che c'e' ancora fumo nero che sale dalle ceneri. Si specula che a causa dei bassi prezzi del petrolio sicurezza e manutenzione sono un po passati al dimenticatio, non solo in Pemex, e che questo incidente e' dovuto proprio ai tagli di personale e di controlli dediti alla sicurezza.
A complicare tutto, il fatto che i corpi non sono ancora stati rilasciati e dati alle famiglie, e ne sono stati resi noti i noi dei 24 morti. La gente aspetta fuori dall'impianto petrolchimico (respirando monnezza!) per paura che i corpi dei loro cari vengano fatti scomparire, per evitare che ci siano autopsie e che magari vengano fuori verita' scomode per Pemex.
L' impianto produceva vinile ed era in joint venture con il produttore messicano di plastica Mexichem. Si producevano qui 900 tonnellate al giorno di chloroethene.
E' la prima volta che succede? No. A Febbraio 2016 nello stesso impianto un incendio ha ucciso una persona. Nel 2013 altri 37 sono morti nello stabilimento centrale di Citta' del Messico. In 26 invece morirono in un altro impianto Pemex per la produzione di gas naturale nel nord del paese nel 2012.
Nel 2015 scoppio' la piattaforma Abkatun Permanente, causando la perdita di quasi 800 milioni di dollari.
Evviva il petrolio.
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